Volgograd torna Stalingrado per un giorno e mette in circolazione gli Stalinbus +++ AGGIORNAMENTI

Per le celebrazioni della sanguinosa battaglia che fermò l'esercito tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale, la città russa cambia nome e ripropone pullman con il volto del leader sovietico

È tutto pronto in Russia per festeggiare il 70esimo anniversario della Battaglia di Stalingrado, il sanguinoso scontro avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale alle porte della città russa (ribattezzata oggi Volgograd), che portò alla disfatta dell’esercito tedesco. Celebrazioni in pompa magna, che non hanno risparmiato toni di polemica: dal 2 febbraio al 9 maggio 2013 lungo le strade di Volgograd, San Pietroburgo e Chita, città del Sud-est del Paese, circoleranno infatti gli Stalinbus: autobus con l’immagine del leader sovietico dipinta sulla fiancata. L’iniziativa è stata finanziata da donazioni raccolte dal partito Comunista russo e da alcune organizzazioni di nostalgici.

L’orgoglio nazionale comunque si rispecchia anche nella decisione presa dall’amministrazione di Volgograd, che ha deciso di rinominare la città con il nome originale di Stalingrado durante i principali anniversari della Grande Guerra Patriottica, ovvero 2 febbraio, giorno in cui ricorre la sconfitta dei tedeschi alle porte di Stalingrado, 9 maggio, giorno della Vittoria, 22 giugno, giorno della Memoria e del Cordoglio, 2 settembre, giorno in cui ricorre la fine della guerra, 23 agosto, quando si ricorda il massiccio bombardamento di Stalingrado a opera dei nazisti e 19 novembre, giorno della sconfitta delle truppe nemiche. 

+++ AGGIORNAMENTI 7 FEBBRAIO 2013 ORE 16

Non ha avuto successo la proposta, avanzata nei giorni in cui ricorreva l’anniversario della Battaglia di Stalingrado, di ribattezzare la città di Volgograd con il nome, di stampo assai più sovietico, che ha fatto passare alla storia la città affacciata sul Volga.

“La questione al Cremlino non è stata affrontata. E credo che non ne valga nemmeno la pena”, ha dichiarato il portavoce del Presidente russo Putin, Dmitri Peskov.

Così come riporta il giornale Izvestia, secondo quanto dichiarato da una fonte interna all’amministrazione presidenziale, l’idea di cambiare nome alla città “dovrebbe trovare basi storiche” più solide.  

“La scelta dovrebbe essere fatta dai cittadini locali – ha aggiunto Peskov -. Ma cambiare nome attualmente sarebbe irrazionale. Anche dal punto di vista economico. Se cambiassero loro, inizierebbero a cambiare tutti. Le regioni, invece, devono affrontare questioni ben più serie, e non la semplice denominazione delle proprie città”.

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