Continuano le ricerche per recuperare i dispersi del naufragio che il 27 gennaio 2013 ha colpito il peschereccio russo Shans-101 nel Mar del Giappone. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’imbarcazione sarebbe stata colpita dal maltempo. Dei 30 uomini a bordo, solamente 15 sono riusciti a trarsi in salvo (11 russi e 4 indonesiani).
Così come si legge sul sito di Rossiyskaya Gazeta, è in corso un’indagine per stabilire esattamente cosa sia successo.
Secondo le testimonianze dei sopravvissuti, i corpi di alcuni marinai ormai privi di vita, morti per assideramento, sarebbero stati caricati su una scialuppa. A breve verranno inoltre interrogati cinque membri dell'equipaggio, compreso il capitano.
AGGIORNAMENTI DEL 29 GENNAIO 2013 - ORE 14.30
Non ce l’ha fatta il capitano del peschereccio Shans-101 naufragato il 27 gennaio 2013 nel Mar del Giappone: Vladimir Pavlov, 35 anni, a capo dell’imbarcazione, è morto dopo le operazioni di salvataggio a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni. Lo riporta l’agenzia Interfax, che cita la rappresentante ufficiale del dipartimento investigativo di Dalnij Vostok, Natalia Salkina: “Il capitano dell’imbarcazione Shans-101 purtroppo è morto. Insieme a lui avevano raggiunto il porto altri quattro marinai tratti in salvo, immediatamente soccorsi dai medici”.
Le condizioni del capitano sarebbero peggiorate il giorno successivo alla tragedia. E mentre proseguono le operazioni di ricerca per ritrovare i dispersi, al momento il bilancio è di 14 sopravvissuti, su un equipaggio composto da 30 persone.
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