Destinazione Russia: insegnare il commercio

Giulio Gargiullo (Foto: archivio personale)

Giulio Gargiullo (Foto: archivio personale)

Giulio Gargiullo, marketing manager indipendente, accompagna le pmi italiane nella loro avventura imprenditoriale in questo nuovo mercato, dove il segreto del successo è l’eccellenza

Un'avventura imprenditoriale, si sa, ha bisogno di un buon piano di marketing. Questo Giulio Gargiullo l’ha imparato molto presto e ha deciso di “insegnarlo” alle aziende italiane che puntano all’estero, in particolar modo al mercato russo.

Da libero professionista, e da più di 10 anni, accompagna le aziende italiane nel loro viaggio verso la Federazione, e viceversa. Come è iniziata la sua "avventura"?

Ho iniziato a vivere a Mosca nel 2001 e non nascondo che all’inizio si è trattato di motivazioni personali. Vivendo sul posto poi, mi sono reso conto delle opportunità che questo paese poteva, e può tuttora offrire. Mi sono innamorato dell’atmosfera che si respira a Mosca, dei suoi sapori, della sua cultura. Mi sono reso conto rapidamente che l’Italia è percepita come un paese dalle grandi qualità e che quindi le aziende nostrane avevano davvero molte carte da giocare.

Come sostiene le attività imprenditoriali delle aziende italiane che decidono di operare in Russia?

Io mi occupo di marketing online quindi parto innanzitutto dalla costruzione di un buon sito internet. Bisogna però essere consapevoli che non basta solo tradurre i testi nella lingua del paese a cui si punta. Quello che io consiglio alle aziende è di adattare il contenuto alla cultura del paese, in modo da creare dei punti di contatto forti. La qualità e l’eccellenza dei nostri prodotti fanno il resto.

Quanto conta la pianificazione?

Il mio lavoro inizia con un’analisi approfondita dell’azienda, dei suoi obiettivi, delle sue potenzialità e dei rischi che è disposta a prendere. Mi è capitato di sconsigliare l’avventura nella Federazione ad aziende che non ritenevo pronte. Lanciarsi tanto per provare, è spesso controproducente. Propongo loro di dedicare il tempo necessario all’analisi del mercato che vogliono conquistare e al tipo di prodotto che vogliono esportare. Solo dopo questa fase di studio e riflessione, si può passare all’azione.

Per gli imprenditori italiani quanto è importante conoscere la cultura russa?

.0Insisto molto sull’importanza della mediazione non solo linguistica ma culturale. Bisogna essere consapevoli che non si può improvvisare in questo mercato. Ed è per questo che, prima ancora del singolo piano di marketing, io metto in relazione le persone. Poi do alle aziende gli strumenti tecnici per andare avanti. Ed è per questo che organizzo anche viaggi/scoperta con degustazioni dei prodotti alimentari nelle loro sedi produttive, o anche con l’acquisto di un capo d’abbigliamento sartoriale nell’atelier dell’artigiano. Per il buyer russo, è importante poter toccare con mano il prodotto, capire la sua storia. Poi si mettono in campo gli strumenti tecnici come le campagne di marketing online, le attività di ufficio stampa o la consulenza strategica.

Quali sono concretamente i settori con le maggiori potenzialità nel mercato della Federazione?

Sicuramente le 4 A del nostro Made in Italy: l’alimentare, l’abbigliamento, l’arredamento e l’automazione. Devo sottolineare che, in questi settori, io curo clienti che si posizionano nella fascia più alta del mercato. Qui le nostre aziende possono davvero fare la differenza. Il cliente russo vuole l’esclusività e conosco tante aziende italiane che magari non riuscivano a vendere i loro prodotti di alta gamma in Italia o in altri mercati esteri, e in Russia hanno trovato accoglienza favorevole, salvandosi in alcuni casi dal fallimento. Berto Salotti è un caso che fa scuola. Ha investito in Russia disegnando delle linee appositamente per il mercato russo e ne ha fatto la sua forza. La Russia ha appena investito 33 milioni di euro nel suo padiglione di Expo 2015, che rappresenta secondo me un volano importantissimo. Le nostre pmi fanno dei  prodotti particolarissimi, sono inventive e duttili, perfette per rispondere alle esigenze del mercato russo. Ed è questa genialità che i clienti della Federazione apprezzano e ricercano. 

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