Nella prima metà del 2021, i ricavi della Russia derivanti dalle esportazioni di petrolio sono aumentati del 21,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Lo scrive la TASS, sulla base dei dati del Servizio federale delle dogane. L'importo in questione è pari a 47,63 miliardi di dollari.
Tuttavia, il volume di oro nero consegnato all'estero è sceso dell'11,8%, e ha toccato quota 88,2 milioni di tonnellate. Un calo che si spiega con le limitazioni imposte dall'OPEC+ (Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio).
Per quanto riguarda il gas naturale liquefatto, si registra invece una situazione inversa: nonostante l’aumento dei volumi (+7,3% nei primi sei mesi del 2021, pari a 35,3 milioni di metri cubi), le entrate sono calate del -15,9% (3,301 miliardi di dollari).
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