Le riforme economiche realizzate dallo zar Aleksej Mikhajlovich per far fronte alle spese militari durante la Seconda guerra del nord con la Polonia causarono un graduale deterioramento dell’economia russa.
Nel 1954 il governo russo decise di emettere monete di rame in gran quantità e di equipararle al denaro d’argento. Ma alla fine del 1650 il Paese si ritrovò ad affrontare una pesante svalutazione, una iper inflazione e una produzione di massa di denaro contraffatto. La “catastrofe finanziaria” colpì praticamente ogni fascia della popolazione, soprattutto i piccoli commercianti.
Nella notte del 25 agosto 1662 vennero affisse in tutta la città le liste con i nomi dei presunti responsabili di questa crisi economica. E nei giorni successivi iniziò quella che passò alla storia come la sommossa del rame alla quale parteciparono quasi 10.000 persone che si diressero verso la residenza dello zar per chiedere che venissero prese delle misure per risanare l’economia.
Ma la folla venne assalita dall’esercito dello zar e negli scontri morirono quasi mille persone.
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