Antonio Fallico.
: Igor Russak/RIA NovostiUn ponte per il dialogo tra Occidente e Russia. È il ruolo che può giocare l’Italia grazie (tra le altre cose) al ruolo privilegiato che il nostro Paese si troverà a svolgere in occasione del Forum economico di San Pietroburgo, in programma dal 16 al 18 giugno. Un appuntamento che vedrà la partecipazione di numerosi esponenti delle istituzioni e del business, chiamati a confrontarsi sulle opportunità commerciali da sviluppare.
"È la prima volta che Roscongress, organizzatore del Forum, indica un Paese ospite d’onore e non è certo un caso che la scelta sia ricaduta sull’Italia", rivendica con orgoglio Antonio Fallico, presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia. “Anche durante la fase più tesa dei rapporti tra Russia e Occidente, il nostro Paese ha saputo distinguersi evidenziando l’inutilità delle sanzioni. In particolare, il premier Matteo Renzi a più riprese ha sottolineato come le tensioni stiano creando problemi a tutte le parti in causa”.
Lo stesso Renzi il 17 giugno incontrerà il presidente della Federazione, Vladimir Putin. Inoltre prenderà parte alla tavola rotonda dello stesso giorno (ore 9.45) alla quale interverranno anche altri ministri. Tra gli interventi, oltre al saluto del presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia, AntonioFallico e dell’Ambasciatore dell’Italia in Russia, Cesare Maria Ragaglini, anche quelli dei rappresentanti delle principali aziende italiane e russe: Rosneft, Intesa Sanpaolo, Finmeccanica, Pirelli, Rostech, Fondazione Russa di Investimenti diretti, Sace, Vtb, Gazprom, ENI, Novatek, Enel, Unione degli industriali e imprenditori russi, Barilla e Federalimentare.“Non si tratta di un vertice istituzionale, ma il valore politico dell’operazione è innegabile”, aggiunge Fallico. Proprio l’Associazione organizza il padiglione in collaborazione con l’Ambasciata italiana a Mosca. “Su una superficie di 1.500 metri quadri, sarà esposto il meglio delle eccellenze industriali italiane”, spiega. Tre le navate previste: al centro la parte istituzionale, ai lati i rappresentanti delle aziende divisi per cluster: meccanica-alta tecnologia, energia, agro-industria, infrastrutture e finanza. “Attendiamo non meno di 150-200 aziende italiane, interessate a far conoscere la qualità della nostra produzione presso la potenziale clientela della Federazione”, aggiunge.
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