I passi di Gazprom verso il Turkish Stream

Il gasdotto attraverserà il Mar Nero e si estenderà fino all'Europa meridionale (Foto: Maksim Blinov / Ria Novosti)

Il gasdotto attraverserà il Mar Nero e si estenderà fino all'Europa meridionale (Foto: Maksim Blinov / Ria Novosti)

Il nuovo gasdotto attraverserà il Mar Nero e si estenderà dalla Russia all'Europa meridionale. Secondo gli esperti, la rinuncia a South Stream è definitiva

Gazprom – la compagnia russa che detiene il monopolio del gas - ha concordato con il Ministero dell'energia e delle risorse naturali della Turchia il percorso del gasdotto "Turkish Stream” che, con una capacità di 63 miliardi di metri cubi di gas naturale, passerà sotto il Mar nero partendo dalla Russia e finendo in Europa meridionale. "È stato definito e tracciato nella mappa ora anche l’approdo del gasdotto “Turkish Stream” per la successiva ricerca e progettazione e questa è la cosa più importante”, ha riferito il capo di Gazprom Aleksei Miller all'agenzia di informazione russa Tass. In base a quanto riferito a RBTH dal monopolista russo, durante la conferenza stampa, le parti hanno discusso i punti chiave della rotta e gli ultimi dettagli tecnici. Alla fine, il gasdotto avrà la sua sezione onshore in corrispondenza dell’area del villaggio di Kayakoy e poi attraverserà il confine della Turchia e della Grecia nella zona di Ipsal.

 
Turkish Stream
il nuovo progetto di Gazprom

I dettagli del progetto

In base agli accordi presi dalle controparti russe e turche, la parte offshore del “Turkish Stream” per 660 chilometri avrà lo stesso l'itinerario che era previsto per il “South Stream”, quindi Gazprom non dovrà svolgere una nuova esplorazione oceanica e il gasdotto svolterà verso le coste europee della Turchia. Nell’ambito del precedente progetto “South stream” era previsto che il gasdotto passasse dalla Russia all'Europa meridionale, ma la società russa ha abbandonato il progetto a causa delle posizioni della Bulgaria, che ha bloccato i lavori sul gasdotto su richiesta della Commissione Europea.

Come spiegato nel servizio stampa da Gazprom, presto inizierà la progettazione e l’indagine per la sezione turca offshore della nuova pipeline. A questo scopo nel dicembre 2014, Gazprom aveva acquistato il 50 per cento delle azioni della sezione offshore del “South stream” della "South Stream Transport B.V." dai partners europei ENI, Wintershall ed EDF - scrive il giornale russo Kommersant. Secondo il giornale, l'affare è costato alla società russa un miliardo di dollari. La costruzione del gasdotto per il "Turkish stream” è affidata alla società di costruzioni italiana Saipem.

Secondo l’analista della holding finanziaria “Finam” Anatoly Vakulenko, "l’incontro di Miller con il Ministro dell’energia turca è importante per diversi motivi. In primo luogo, la discussione dei parametri specifici del progetto dimostra la serietà delle intenzioni della Russia e della Turchia. Secondo Vakulenko questo è un segnale per i paesi europei, che sperano nel ripristino del progetto “South Stream”. In secondo luogo, l'incontro dimostra l’interesse che hanno le due parti affinché inizi al più presto la costruzione del “Turkish Stream”.

"La costruzione del gasdotto permetterà alla Turchia di iniziare a ricevere presto gas naturale e alla Russia di guadagnare con l’export di materie prime", ha aggiunto.

Prospettive lontane 

In generale, secondo Anatoly Vakulenko, l’esito dell’incontro è positivo, ma sarebbe prematuro avanzare delle conclusioni in merito al costo finale del progetto, per questo occorre aspettare dati più concreti. "Gran parte del progetto sarà attuato utilizzando le infrastrutture del precedente “South stream”, il che farà risparmiare tempo e denaro in ogni caso", ha spiegato. Secondo i dati di Gazprom, nella progettazione della pipeline verrà presa in considerazione anche la crescente domanda di gas naturale proveniente dalla zona di Istanbul. In relazione a questo le parti stabiliranno il volume di gas che dovrà essere consegnato al confine con Turchia e Grecia: 47 miliardi di metri cubi all'anno. Proprio questo gas sarà il volume di gas destinato ai consumatori europei.

Tuttavia, secondo l’esperto del UFS IC Elijah Balakirev, non si è trattato di una nuova fase della trattativa. "La configurazione complessiva del progetto era già stata decisa a gennaio mentre adesso si sta solo decidendo il sito specifico per la costruzione della sezione onshore del gasdotto" -  ha detto. Secondo Balakirev, in generale, la configurazione corrisponderebbe a quella che era stata annunciata inizialmente. Inoltre - come ha osservato l'analista - per quanto riguarda i costi del progetto, ad avere un maggiore impatto, è la configurazione della sezione  offshore del gasdotto, e se si scegliesse l'opzione sulla quale ha insistito “Gazprom” inizialmente (lungo il gasdotto Blue Stream) il progetto sarebbe più conveniente.

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