Il primo posto nel rating è occupato dall'italiana ENI, seguita dall'inglese Vodafone e dalla norvegese Statoil. I coefficienti migliori, fra le aziende russe, sono stati dimostrati dalla compagnia statale Rosneft (Foto: Ria Novosti)
Rosneft e Gazprom più trasparenti di Google e Apple. È questo quanto si evince dal report dell'organizzazione internazionale Transparency International. Sulla base dell'inchiesta riguardante 124 fra le più grandi aziende multinazionali, il primo posto nel rating è occupato dall'italiana ENI (7,3 punti), cui fanno seguito al secondo posto l'inglese Vodafone (6,7 punti) e al terzo la norvegese Statoil (6,6 punti). I coefficienti migliori, fra le aziende russe, sono stati dimostrati dalla compagnia statale Rosneft (4,2 punti), al 46esimo posto. La più grande compagnia petrolifera russa supera così il suo principale partner, l'americana ExxonMobil. I risultati di Gazprom sono invece leggermente più bassi: 3,5 punti (78esimo posto), mentre la più grossa banca russa Sberbank occupa uno degli ultimi posti nella lista con 1,5 punti. Nonostante ciò, in conclusione, i player russi si sono rivelati più trasparenti delle maggiori compagnie mondiali Apple (2,7 punti) e Google (2,2 punti).
Successi russi
“Nonostante le aspettative del pubblico, Google ed Apple occupano all'interno di questa classifica posizioni ultime”, constata l'analista capo di UFS IC, Il'ja Balakirev. A sua volta, negli ultimi anni, la trasparenza delle informazioni delle compagnie russe, comprese quelle a partecipazione statale, è aumentata, secondo le parole degli esperti. “Questo è stato il risultato di un lavoro sistematico volto al miglioramento del livello di amministrazione aziendale”, sostiene il direttore del dipartimento analitico di Russ-Invest, Dmitrij Bedenkov. In particolare, stando alla sua opinione, è diventata molto diffusa la pratica delle presentazioni e delle conference call sugli esiti dei periodi presi di volta in volta in esame. “Fra gli altri criteri non direttamente considerati nella composizione del rating, è possibile evidenziare un miglioramento delle pratiche dei dividendi resi pubblici dalle aziende in Russia e che riflettono sempre più gli orientamenti strategici e a lungo termine dei rapporti con gli azionisti”, aggiunge Bedenkov.
Con questo, secondo l'opinione di Il'ja Balakirev, le compagnie russe hanno notevolmente progredito in materia di trasparenza, nonostante la divulgazione delle informazioni continui a restare abbastanza unilaterale: le compagnie pubblicano tranquillamente il volume delle loro entrate, condividendo po' di malavoglia i dettagli delle spese. “Ciò influisce negativamente sulla percezione delle compagnie da parte del mercato, un classico esempio di ciò è dato da Gazprom, che apparentemente genera ingenti flussi di denaro, quando la struttura delle sue spese non è però sempre sufficientemente limpida, e per cui monitorare l'efficienza degli impieghi del capitale è di fatto impossibile”, afferma Balakirev. In particolare, le stime del progetto per la costruzione della tratta di South Stream sul fondo del Mar Nero dalla Russia all'Europa è cresciuta di una volta e mezzo a settembre 2014.
Metodi di conteggio
Il rating della trasparenza delle compagnie internazionali effettuato da Transparency International si basa su tre gruppi di criteri nei quali rientrano: il livello dei meccanismi anti-corruzione, la divulgazione delle informazioni riguardanti le società figlie e le operazioni finanziarie all'estero. Nel complesso, la classifica tiene conto della contabilità dell'azienda per tre aspetti: la trasparenza dell'apparato organizzativo, la comunicazione riguardante le operazioni anti-corruzione e la precisione del reporting a livello del paese. “In genere, con le compagnie russe è tutto in regola per quanto riguarda la trasparenza della struttura organizzativa, mentre non proprio così è con le misure anti-corruzione. Per quanto concerne invece i grandi giganti dell'information technology, la situazione è un po' diversa: meno chiara è la struttura e persino assente, molto spesso, l'informazione sui redditi a livello di paese”, sostiene l'analista capo di UFS IC Il'ja Balakirev.
Agli ultimi posti di fatto del rating si trovano, come previsto, le banche statali cinesi Bank of China, Bank of Communications e Agricultural Bank of China e anche la giapponese Honda Motor. Nel complesso, secondo i dati di Tranparency International, circa i tre quarti dei partecipanti al rating non rendono noti la somma delle imposte pagate all'estero mentre quasi metà non pubblica alcuna informazione sulle entrate estere. In particolare, nessuna delle grandi compagnie high-tech, Amazon, Apple, Google, IBM, si degna di render nota la lista dei paesi nei quali fanno business e neppure i coefficienti finanziari della loro attività nelle altre giurisdizioni. Nel 2014 Hewlett-Packard si è dichiarata colpevole di pagare tangenti in Russia, Polonia e in Messico accettando di pagare, per la cessazione delle indagini, 108 milioni di dollari alle autorità statunitensi.
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