Secondo gli esperti, Gazprom è diventata la prima azienda per l'EBITDA grazie alle forniture di gas verso l’Europa (Foto: Alexei Kudenko / RIA Novosti)
Alla fine di aprile Gazprom ha pubblicato il suo bilancio consolidato per il 2013. Secondo il documento, la società nel 2013 è salita dal terzo al primo posto per l'indice EBITDA (utili al lordo delle tasse e delle spese finanziarie). L'indice è aumentato del 22 per cento, raggiungendo un valore di 2.009 miliardi di rubli (61,4 miliardi di dollari). Al secondo posto vi è la compagnia cinese Petrochina (57,78 miliardi di dollari); al terzo, la ExxonMobil (57,48 miliardi di dollari), e al quarto la Apple (55,76 miliardi di dollari).
Per gli utili netti, Gazprom occupa il quinto posto al mondo (35,62 miliardi di dollari), mentre per i suoi ricavi è al sedicesimo posto (106,4 miliardi di dollari).
Gli esperti intervistati dal quotidiano Vedomosti ritengono che Gazprom sia diventata la prima azienda per l'EBITDA grazie al record che hanno fatto registrare le sue forniture di gas all'Europa. L'anno scorso esse sono aumentate del 16,3 per cento, e la quota di mercato della compagnia è passata dal 26 al 30 per cento. In tutto ciò, i prezzi del gas sono rimasti pressoché invariati. L'Europa è il principale mercato di Gazprom, come ha dichiarato l'analista di Ankorinvest, Sergei Bakhrameev: da essa proviene il 40 per cento dei ricavi della società.
L'EBITDA è un indice analitico che rappresenta il volume degli utili al lordo delle imposte, degli ammortamenti e degli interessi sui crediti. L'indice serve a valutare la redditività dell'attività fondamentale di una società. Viene impiegato per confrontare tra loro aziende analoghe dello stesso settore e permette di determinare l'efficienza di un'azienda indipendentemente dal suo indebitamento verso i vari creditori e verso lo stato.
Eppure, la crescita degli indicatori finanziari non si è riflessa in alcun modo sulla capitalizzazione di Gazprom, che rimane sottovalutata. La compagnia non rientra neppure tra le prime cento, in base a questo indice. Il 29 aprile Gazprom si è posizionata al 110° posto: il mercato l'ha valutata circa 85 miliardi di dollari. Per fare un confronto, la ExxonMobil il 29 aprile valeva 436,08 miliardi di dollari, e la società più cara del mondo, la Apple, valeva 511,74 miliardi di dollari.
Rothschild investe in Gazprom
Non è un caso che i titoli della Gazprom, una volta scesi di prezzo, siano stati oggetto di un forte interesse da parte della dinastia Rothschild. Il fondo Rothschild Investment Corporation nel primo trimestre del 2014 ha aumentato di sette volte i propri investimenti nei certificati americani di deposito di titoli azionari esteri (ADR), che hanno raggiunto il valore di 1,7 milioni di dollari. Lo si legge nei materiali indirizzati dal fondo alla Commissione per i titoli azionari e le borse degli Stati Uniti.
"Per una dinastia che ormai da tempo è emblema di ricchezza e potere non si tratta di una grossa somma, ma piuttosto di un segnale: la situazione sul mercato russo può ancora aggiustarsi", è l'opinione condivisa con il giornale Vzgljad dall'analista della società di investimento FBS Kira Jukhtenko.
Nel corso del primo trimestre del 2014 il valore delle azioni di Gazprom ha oscillato tra i due e i tre dollari per unità (secondo il cambio interno, 120-145 rubli). Per fare un confronto, dopo la crisi del 2008 il prezzo massimo di ciascuna azione Gazprom era salito a nove dollari (pari a 247 rubli secondo il valore medio del cambio nel 2011).
Le azioni di Gazprom restano ancora sottovalutate, secondo la Jukhtenko. L'andamento futuro del loro valore dipenderà esclusivamente dalla posizione che assumerà l'Occidente. "Se l'Occidente sceglierà di passare a sanzioni economiche più severe nei confronti della Russia, ne risentiranno tutti, e la Gazprom per prima. In quel caso, i prezzi delle azioni di Gazprom precipiterebbero verso il valore minimo, pari a circa due dollari", è l'opinione di Kira Jukhtenko. "Se invece la tensione nei rapporti tra Russia e Ucraina calerà, le azioni della società torneranno a valori intorno ai tre dollari (135 rubli), e in seguito il loro prezzo potrà aumentare ulteriormente", spiega l'esperta.
Articolo basato su materiali tratti da Vedomosti e Vzgljad
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