Enrico Letta e Vladimir Putin al vertice di Trieste Foto: (Ufficio Stampa / Flickr.com)
I 28 accordi firmati al vertice governativo italo-russo che si è svolto a Trieste a fine novembre sono la ciliegina sulla torta di un anno molto intenso nelle relazioni tra Italia e Russia. Non solo sono cresciute le presenze turistiche, con i russi in Italia che si sono mostrati i più generosi nella spesa pro-capite (200 euro al giorno), ma sono state rafforzate anche le relazioni internazionali. Gli accordi sono stati rilevanti non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo, con intese che hanno riguardato Eni e Rosneft, la stessa azienda del Cane a sei zampe e Novatek, oltre a Inalca con la regione di Orenburg (nell'alimentare) e il Fondo Strategico Italiano con il Russian Direct Investment Fund (nel credito). “Tra Italia e Russia si sono create nuove ed avanzate relazioni in tutti i campi di cooperazione che hanno un carattere che va oltre i partiti”, ha commentato il Presidente russo Vladimir Putin.
Gli ha fatto eco il premier italiano Enrico Letta, sottolineando che la Penisola ha “un bisogno drammatico di crescere, di creare posti di lavoro. C'è una ripresa da agganciare e in questo senso il rapporto con la Russia ci può dare posti di lavoro in settori per noi strategici”. Lo stesso Letta ha poi ricordato che il 2013 si chiuderà con un interscambio commerciale tra i due Paesi in crescita del 25 per cento, per un ammontare superiore ai 50 miliardi di dollari.
A Trieste, con la bora che soffiava a 120 km all’ora, è stato inaugurato anche l’Anno del turismo Italia-Russia. Si prevede che nel 2014 le presenze russe nel Belpaese cresceranno ancora del 50 per cento, puntando non solo sulle grandi città come Roma, Firenze e Venezia, ma anche sui “tesori” meno conosciuti. Come dice Andrea Illy, presidente di Altagamma, “siamo fortunati a vivere in un Paese così bello e la divina trinità - paesaggio, cultura e cibo – deve essere meglio valorizzata”. Cosa che i russi già sanno e sono capaci di apprezzare appieno.
E adesso occhi puntati sul vertice bilaterale del prossimo anno, che si terrà a Sochi, la città che a febbraio ospiterà i Giochi Olimpici invernali. Si tratterà di un incontro importante, anche perché l'Italia sarà impegnata nel suo semestre di presidenza dell'Unione Europea. Analizzando le dichiarazioni di Putin e Letta a Trieste, non è difficile prevedere quale sarà l'agenda dell'incontro.
Sul tavolo di Sochi potrebbe essere discussa la questione energetica, soprattutto legata allo sviluppo e all'implementazione del gasdotto South Stream, una delle arterie che dovrebbe rifornire il Vecchio Continente con il gas russo. Tutto nell'ottica di un rafforzamento della collaborazione economica. Poi il tema dei diritti civili, sui quali il premier italiano ha dichiarato di volersi impegnare in un dialogo costruttivo, essendo quella dei "diritti fondamentali" una delle questioni più sentite dalle opinioni pubbliche europee.
L'articolo è stato pubblicato sulla versione cartacea di Russia Oggi del 19 dicembre 2013
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