A Torino si discute del futuro del Made in Italy (Fonte: PhotoXPress)
C’è chi cerca di far conoscere il “Made in Italy” anche dei settori di nicchia e chi punta a cercare distributori per le province più distanti da Mosca. La Task Force italo-russa sui distretti e le Pmi in corso di svolgimento fino a venerdì a Torino verrà ricordata per il boom di adesioni: 180 gli operatori e i rappresentanti istituzionali russi presenti (provenienti da 20 regioni della Federazione, tra cui quelle di Mosca, del Nizhnyj Novgorod e di Vladimir) che si aggiungono ai 530 italiani (di cui 400 imprenditori).
“Mai nelle 22 edizioni precedenti del foro avevamo raggiunto numeri simili”, rivendica con orgoglio Pietro Celi, direzione generale per le politiche di internazionalizzazione e la promozione degli scambi presso il ministero per lo Sviluppo Economico e co-presidente della Task Force, al fianco di Natela Scengheliya, numero uno della rappresentanza commerciale russa nel nostro Paese.
L’appuntamento ha preso il via nel 2002, in un periodo in cui in Italia cominciavano a fare i conti con la maturità del mercato interno e cercavano nuovi spazi oltreconfine. L’esplosione della crisi ha cambiato volto all’evento – che si svolge due volte all’anno, con un appuntamento a testa per Paese -, che oggi si configura soprattutto come l’occasione per mettere in contatto i territori, generalmente esclusi dai meeting internazionali. “Puntiamo su un approccio concreto”, spiega Celi. “Organizziamo incontri di business tra rappresentanti dei due Paesi e spesso si arriva già alla fine delle due giornate alla firma di contratti preliminari”.
Le aziende italiane di piccole e medie dimensioni trovano dunque in questo appuntamento l’occasione per far conoscere i propri prodotti in un mercato ad alto tasso di crescita come quello della Federazione, dove si sta consolidando una classe media molto interessata al “Made in Italy” di qualità. Non mancano anche le occasioni per le aziende della Federazione, che a Torino presentano le ultime novità non solo nei settori dei macchinari e dell’automotive (oggetto di tavoli tematici), ma anche in campo turistico, con l’obiettivo di far conoscere al nostro Paese destinazioni ancora poco note.
Qui il programma completo dell'appuntamento torinese
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