La Russia scommette sull'Estremo Oriente

Il governo russo punta sullo sviluppo dell'Estremo Oriente per attirare nuovi investimenti (Foto: Vitaly Raskalov)

Il governo russo punta sullo sviluppo dell'Estremo Oriente per attirare nuovi investimenti (Foto: Vitaly Raskalov)

Dal Forum Economico di San Pietroburgo, i progetti per sviluppare le potenzialità di un territorio sul quale oggi puntano governo e investitori

Esperti e funzionari di alto livello, insieme per discutere del futuro di una delle regioni più grandi di tutta la Russia: l’Estremo Oriente. Il motivo è particolarmente pressante: gli investimenti dall’estero iniziano scarseggiare. Nel tentativo di far crescere questo territorio, il governo russo sta portando avanti un programma di sviluppo, il cui costo di 10 trilioni di rubli all’epoca aveva sconvolto l’ex ministro russo delle Finanze, Anton Siluanov.

L’obiettivo principale di questo programma è fare dell’Estremo Oriente russo una regione dove prevalgano produzioni di alta tecnologia, riducendo l’esodo della popolazione.

Secondo quanto dichiarato dal presidente di Vnesheconombank, Vladimir Dmitriev, circa un sesto del capitale investito è indirizzato al miglioramento delle infrastrutture per il trasporto; 500 miliardi di rubli, invece, vengono impiegati per le infrastrutture elettriche. Risollevare lo stato dell’economia solamente in questo modo, però, non è possibile. E il business questo lo capisce bene.

“Non si può fare tutto solamente con le forze dello Stato. Serve anche la partecipazione di privati, russi e stranieri - ha detto il direttore generale della compagnia EN+, Artem Volynets in occasione del 17mo Forum Economico internazionale di San Pietroburgo -. Se non è possibile, ad esempio, ridurre la percentuale dei tassi di interesse sui prestiti in tutto il Paese, potrebbe forse essere utile provare a farlo almeno in una regione? Oppure creare gli stimoli per investimenti a lungo termine? Un territorio così grande non lo si può far crescere in poco tempo”.

Le autorità hanno già concesso agli investitori alcuni sgravi, ma l’idea è quella di andare oltre. “La decisione di sgravare gli investitori dalle tasse sugli utili nell’Estremo Oriente russo è già stata presa – ha detto Vladimir Dmitriev -. Ci sono comunque altre forme di agevolazioni e facilitazioni legate alle imposte sui beni”.

Gli stranieri valutano positivamente la possibilità di investire in Russia: “A differenza di 10 anni fa, oggi il clima degli investimenti nella Federazione è notevolmente cambiato, in senso positivo”, sostiene il presidente del Fondo di Investimenti russo-cinese, Xu Bin.

“Per il momento, gli umori del tutto pessimisti degli esperti di statistica non trovano conferma: la fuga della popolazione si attesa intorno allo 0,5 per cento – ha detto il governatore di Primorskij Krai, Vladimir Miklushevskij -. Certo è che non è la stessa cosa sostituire chi se ne va, con chi arriva. Su questo, sarebbe bene rifletterci. Per questo ci siamo impegnati per dare una risposta a questa questione, a partire da alcuni decreti del Presidente, fino a iniziative locali. Ad esempio, offriamo gratuitamente il terreno per la costruzione di immobili alle giovani famiglie con meno di 35 anni, e ai nuclei familiari con molti figli. Ciò può comportare effetti a lunga durata: costruendo una casa, una persona automaticamente affonda su quel terreno le proprie radici”.

Secondo il governatore, è necessario reindirizzare l’economia locale da un consumo interno all’export: in questa regione vivono solamente sei milioni e mezzo di persone. In poche ore di volo da Vladivostok, invece, ci sono circa 400 milioni di cinesi che potrebbero essere potenziali clienti.

Gli stessi uomini d’affari non rifiuterebbero di investire in progetti che si prospettano promettenti. Ciò che li spaventa è la legislazione inadeguata.

“Nell’Estremo Oriente russo c’è una grandissima quantità di progetti legati alle infrastrutture, e gli investitori sono disposti a investire soldi in queste iniziative”, ha concluso il direttore generale del fondo per lo sviluppo dell’Estremo Oriente russo e della regione del Bajkal, Pavel Grachev.

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