Fisco e hi-tech, la Russia nel mercato globale

I giovani dell'Y20 Russia 2013 in prima fila per presentare le proprie proposte in materia di fiscalità (Foto: Ufficio Stampa)

I giovani dell'Y20 Russia 2013 in prima fila per presentare le proprie proposte in materia di fiscalità (Foto: Ufficio Stampa)

In occasione del Forum Economico internazionale di San Pietroburgo, la Federazione si interroga sui capitali off-shore e sulle nuove realtà emergenti del Paese

Sistema fiscale e hi-tech. Si è aperto il Forum Economico di San Pietroburgo, e con esso la comunità economica internazionale ha dato il via ai lavori per consolidare il mercato globale, con un occhio attento alle piccole realtà di successo che stanno emergendo nella Federazione Russa.

Guardando alla fuga di capitali, i giovani del summit Y20 (Y20 Russia 2013 è l'evento giovanile ufficiale del G20 sotto la presidenza russa del G20, ndr) hanno presentato le proprie proposte in materia di fiscalità.

“L’introduzione di tasse sulle operazioni off-shore richiederebbe la creazione di un regime fiscale internazionale”, ha affermato Ksenia Yudaeva, numero uno della direzione degli esperti presidenziali e del G20 russo, in occasione del meeting Y20, ai margini del Forum Economico di San Pietroburgo.

“Nel caso in cui anche un solo Paese introducesse un regime fiscale speciale - ha spiegato la Yudaeva -, esso si troverebbe svantaggiato. Dovrebbe essere istituito un regime internazionale per la tassazione delle transazioni finalizzate allo spostamento di capitali off-shore”.

In precedenza i rappresentanti del summit Y20 avevano presentato alcune proposte per il G20, compresa una tassa sulle transazioni dei capitali off-shore, nel quadro della riforma del sistema finanziario internazionale.

La legislazione fiscale e la lotta alla fuga di capitali, infatti, saranno tra gli argomenti principali fissati in agenda in occasione del vertice del G20, che si terrà a San Pietroburgo a settembre 2013.

Dalla fiscalità, uno sguardo anche agli affari delle realtà russe di successo legate all’hi-tech: “Gli investitori hanno finalmente iniziato a dare fiducia alle aziende russe di IT”, ha affermato Sergei Belousov, il numero uno della compagnia moscovita Runa Capital, valutata 135 milioni di dollari. “Credo che le compagnie russe, come Kaspersky e Yandex, abbiano addirittura superato progetti simili per livello di capitalizzazione”, ha aggiunto.

Tuttavia Runa Capital, così come altri investitori globali, ha puntato gli occhi su compagnie russe di IT come Ecwid (una piattaforma commerciale per le reti sociali).

“Tra gli investitori del nostro B2B-Center c’è anche la statunitense Inside Partners, che ha investito anche su Twitter – ha detto il direttore generale Alexei Degtyarev -. Loro sarebbero interessati anche alla nostra tecnologia”. La B2B Center è una piattaforma elettronica russa per il commercio elettronico, di recente formazione, che ha conquistato RusHydro e Power Machines, per un totale di oltre 2,6 miliardi di rubli di transazioni.

Runa Capital ha inoltre portato a termine investimenti di successo in alcune aziende russe di tecnologia, come LinguaLeo, che produce software per l’insegnamento dell’inglese, presenti anche in Brasile, Indonesia, e in altri Paesi in via di sviluppo.

Alcuni investitori come Runa Capital, ha sottolineato Belousov, vedono nei Paesi in via di sviluppo una grossa opportunità. “Allo stesso modo – ha concluso -, in Russia non sono ancora molte le aziende di successo e i prodotti di qualità”.

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