I dirigenti di più di 500 aziende hanno confermato la loro partecipazione al Forum Economico internazionale 2013 di San Pietroburgo (Foto: Kommersant)
Il Forum Economico internazionale che si tiene ogni anno a San Pietroburgo è spesso paragonato per la sua importanza a quello di Davos: a coordinarlo è lo stesso Presidente della Federazione Russa. Vi intervengono autorevoli delegazioni provenienti da vari Paesi, mentre le società leader internazionali lanciano qui le loro campagne Seo globali.
Il Forum Economico internazionale di San Pietroburgo esiste dal 1997 e dal 2005 si svolge sotto il patrocinio della Presidenza russa. In previsione dell’edizione vera e propria del 2013 che avrà luogo nella Capitale del Nord alcune sessioni del Forum economico si sono già svolte in altri paesi. Il 21 marzo a Istanbul più di 200 delegati provenienti dalla Russia e dalla Turchia hanno preso parte ai lavori della sessione congiunta del forum e dell’Associazione industriali e imprenditori turchi (Tusiad) dal titolo: “Russia e Turchia: l’integrazione economica come fattore di sviluppo regionale”. Il 3 aprile, nella Repubblica di Corea, a Seul, si è svolta, con il sostegno della Federazione dell’industria coreana, una sessione espositiva del Forum economico di San Pietroburgo sul tema: “Futures nel mercato energetico e tecnologico: una nuova era di cooperazione tra Russia e Asia”
Di norma al Forum Economico di San Pietroburgo si firmano contratti prestigiosi. “Nel 2011 al Forum Economico di San Pietroburgo sono stati siglati almeno 50 accordi per un valore complessivo di 6 miliardi di dollari, mentre per le spese organizzative si sono investiti 28 milioni di dollari. Nel 2012 sono stati siglati 84 accordi, di cui 9 accordi contratto del valore di 11 miliardi di dollari. Il contratto più prestigioso, stimato pari a 1,7 miliardi di dollari, è stato quello concluso con la Transaero Airlines per l’acquisto del gigante dei cieli Airbus A380 e anche per la fornitura di 6 aerei Sukhoi Superjet 100 per un valore di 212,4 miliardi di dollari”, spiega Andrei Shenk, capo analista economico di Investcafe per i settori metalmeccanico, chimico, metallurgico e dei trasporti.
Secondo il comitato organizzatore del forum sarebbe assicurata la presenza di almeno 200 supermanager di società leader straniere e di 374 di società russe di cui 55 superdirigenti di imprese straniere e 23 di imprese russe già inclusi nelle classifiche di Forbes e Fortune.
“Oltre a influenti dirigenti di società russe e straniere, all’edizione di quest’anno del forum, interverranno anche eminenti esperti di vari stati come Robert Dudley, direttore generale della Bp, Paul Polman di Unilever, Peter Löscher, direttore generale di Siemens Ag, Michael Dell, fondatore nonché amministratore delegato della Dell, e altri ancora”, come è stato confermato al comitato organizzatore del forum.
A incontrare i colleghi stranieri sarà una delegazione altrettanto prestigiosa di supermanager russi costituita da German Gref, presidente di Sberbank, Alexei Miller, amministratore delegato di Gazprom, Igor Sechin, amministratore delegato di Rosneft, e Alexei Mordashov, capo del gruppo siderurgico Severstal. Non stupisce che da questo forum gli esperti si attendano dunque risultati non inferiori a quelli delle passate edizioni.
Oltre a siglare accordi e contratti, la comunità economica dovrà dibattere una serie di importanti questioni. La sessione plenaria del forum sarà dedicata all’analisi dei problemi più eterogenei, dalla crisi finanziaria globale alle infrastrutture nei paesi africani.
Quest’anno la Russia presiederà il G20 e il Forum economico internazionale di San Pietroburgo accoglierà i partecipanti dei “Business 20” (B20). Il 18 e il 19 giugno 2013, nell’ambito del forum, avranno luogo gli eventi giovanili di “Y20” e il 20 giugno 2013 quelli legati al “B20”. L’ultimo giorno – il 22 giugno 2013 – si svolgerà il Forum economico Russia-Asean.
Il principale tema di discussione dei Venti riguarderà le modalità per stimolare gli investimenti e accelerare la crescita economica. Al tempo stesso gli economisti si prefiggono di trovare nuovi strumenti per ridurre la crisi finanziaria, obiettivo a loro avviso del tutto realizzabile. A tale proposito a infondere ottimismo è, per esempio, il ripristino della stabilità economica negli Stati Uniti e in Cina, sebbene le prospettive dell’economia mondiale continuino a suscitare timori.
Tuttavia, oltre alle questioni globali, manager e politici intendono concentrarsi sui problemi delle singole nazioni, quali, per esempio, quelle africane, la cui crescita economica è impressionante, ma ha bisogno di essere sostenuta. Oltre alle regioni del Sud-Est asiatico esiste anche il problema del Medio Oriente, dove, malgrado l’instabilità politica, è forte il bisogno di investire nel settore finanziario e commerciale e di diversificare l’economia.
Quanto alle ultime tendenze dell’economia mondiale, gli esperti rilevano il ruolo dinamico di Paesi emergenti come Indonesia, Vietnam, Turchia e Nigeria nel progressivo sviluppo economico. Il conduttore televisivo della Cnn John Defterios, in qualità di moderatore alla sessione del Forum Economico di San Pietroburgo dedicata ai Paesi Brics, spiegherà quali misure adottare per sostenere la loro crescente influenza e quali prospettive questo nuovo scenario potrebbe aprire per la comunità imprenditoriale mondiale.
Oltre alle prospettive riguardanti il futuro dell’economia mondiale i Venti si prefiggono di affrontare altre questioni di importanza nodale quali il crescente consumo di risorse energetiche. La crescita intensa della popolazione e dell’inurbamento, l’aumento dell’indebitamento della classe media e la trasformazione dei modelli di consumo sono soltanto alcuni dei fattori responsabili dell’aumento in prospettiva della domanda energetica.
Ma mentre i politici seguitano a parlare dell’aumento della domanda e i petrolieri a valutare le possibili trasformazioni del meccanismo di offerta del mercato energetico mondiale, gli Stati Uniti, con la rivoluzione dello shale gas, e il Giappone, con la recente scoperta sul fondo dell’oceano di immensi giacimenti di gas naturale, potrebbero trasformare in modo profondo in tempi brevi lo scenario generale.
Tuttavia, come rilevano gli esperti, una risposta a tali quesiti potrà essere data solo attraverso la cooperazione mondiale. “Per esempio, in merito a un intenso sviluppo della piattaforma dell’Artico da parte di compagnie russe, è lecito aspettarsi la firma di accordi per uno sfruttamento congiunto dei giacimenti di idrocarburi locali”, è questa la previsione di Andrei Shenk.
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