La Russia diventa la seconda produttrice mondiale di vodka

La società del miliardario russo Rustam Tariko (nella foto), la Russian Standard Corporation, è diventata la seconda produttrice mondiale di vodka (Foto: Itar-Tass)

La società del miliardario russo Rustam Tariko (nella foto), la Russian Standard Corporation, è diventata la seconda produttrice mondiale di vodka (Foto: Itar-Tass)

La società polacca Central European Distribution Corporation ha dichiarato bancarotta e ora il gruppo "Russkij Standard" guadagna una posizione, dietro Diageo

L'azienda Russkij Standard di Rustam Tariko è diventata il secondo produttore mondiale di vodka dopo il gruppo industriale britannico Diageo. La società polacca Central European Distribution Corporation (Cedc) ha appena reso noto che i suoi creditori hanno approvato un piano di ristrutturazione del debito che prevede il passaggio del 100 per cento del colosso della vodka al signor Tariko. Il gruppo bancario Alfa Group di Mikhail Fridman, che era stato suo rivale per il controllo della Cedc, ha concesso un credito di 100 milioni di dollari alla rinnovata società.  

Dopo che la schiacciante maggioranza dei detentori delle obbligazioni di Cedc con scadenza nel 2013 e nel 2016 hanno accettato l'offerta congiunta dell'azienda produttrice di vodka e di Rustam Tariko per la ristrutturazione del debito, all'imprenditore russo non è rimasto che attendere l'approvazione formale del piano da parte del tribunale americano.

Secondo la procedura, la messa a punto del piano può durare da un mese a un mese e mezzo. Dopo di che, il signor Tariko in cambio di un investimento di 200 milioni di dollari otterrà il 100 per cento di Cedc, il più grande produttore di vodka nell'Europa centrale e orientale e il secondo sul mercato mondiale dopo l'azienda britannica Diageo, proprietaria del famoso marchio russo Smirnoff.

Secondo i dati di Impact Databank, il volume complessivo della vodka prodotta nelle fabbriche di Cedc (con i brand Zelenaja marka e Parliament) nel 2012 è stato di 22,2 milioni di decalitri (di cui 14,9 milioni di decalitri sono stati prodotti nelle tre fabbriche di Cedc in Russia). L'azienda Russkij Standard di Rustam Tariko, che ha inghiottito il colosso polacco, secondo i dati del Rosstat nel 2012 ha prodotto altri 2,3 milioni di decalitri di vodka di produzione propria. Diageo invece l'anno scorso ha prodotto 27,5 milioni di decalitri di vodka (oltre 23,5 milioni di decalitri solo del marchio Smirnoff).

La decisione presa dai detentori delle obbligazioni di Cedc di approvare il piano di ristrutturazione di Rustam Tariko non è stata una sorpresa per nessuno. Il suo unico concorrente - un consorzio di investitori che comprende il settore investimenti di Alfa Group, A1, l'SPI Group di Yuri Shefler, produttore della vodka Stolichnaya, e un importante azionista di CEDC, Mark Kaufman - ha annunciato di voler ritirare la propria proposta.

In sostanza, i detentori dei bond della Cedc per una somma pari a oltre 1,2 miliardi di dollari sono stati messi di fronte a una scelta: accettare la proposta del signor Tariko perdendo una parte degli investimenti già fatti, oppure dichiarare la bancarotta dell'azienda produttrice di vodka, con conseguenze per loro meno prevedibili. Alla fine, hanno votato a favore del "piano di salvataggio" il 97,26 per cento dei detentori di obbligazioni con scadenza nel 2016 e il 99,13 per cento dei detentori di obbligazioni con scadenza nel 2013. Alla votazione ha partecipato il 95 per cento dei detentori di bond della Cedc.

La società A1, pur essendo fuoriuscita dal consorzio alternativo, parteciperà comunque al salvataggio dell'azienda produttrice di vodka. In un comunicato Cedc ha definito A1 come "un partner finanziario cruciale" e ha annunciato l'accordo raggiunto con Alfa Group per la concessione di un credito da 100 milioni di dollari. Il prestito andrà alla sezione russa dell'azienda polacca, la Russkij alkogol (Rusalco), per sostenere l'attività operativa. Il credito verrà concesso per un periodo di un anno, dietro garanzia delle aziende di Rustam Tariko, ma potrà essere prorogato per tre anni.

Le parti non hanno rivelato le condizioni del credito, che peraltro Rustam Tariko ha definito vantaggiose. Il presidente di A1 Mikhail Kabarov, per parte sua, ha espresso la speranza che "gli sforzi congiunti per il risanamento finanziario di Cedc permetteranno di superare gli attuali problemi di liquidità". Secondo Khabarov, tutte le parti interessate sono soddisfatte del piano di ristrutturazione.

Una fonte informata sui dettagli dell'affare ha raccontato a RBC Daily che l'accordo firmato prevede la partecipazione delle strutture di Alfa Group al risanamento di Cedc esclusivamente sul piano finanziario. "Il coinvolgimento delle strutture di Alfa Group nelle attività operative di Cedc non è previsto dal contratto", ha sottolineato l'informatore.

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