Il Forum di San Pietroburgo per importanza viene equiparato all'appuntamento di Davos (Foto: Itar-Tass)
La diciassettesima edizione del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo si svolgerà dal 20 al 22 giugno 2013. Oggetto principale di discussione del “Davos russo” 2013 (per dimensioni il Forum pietroburghese è paragonabile a quello di Davos) sarà un tema di grande attualità: “Prospettive di economia globale: tempo di azioni risolutive”.
“Il Forum economico internazionale di San Pietroburgo è una delle piattaforme strategiche per discutere l’agenda economica, russa e internazionale. Ci siamo impegnati perché questo si riflettesse nel programma”, ha dichiarato Igor Koval, direttore del Dipartimento della politica di investimento e sviluppo del partenariato pubblico-privato presso il Ministero dello Sviluppo economico della Federazione Russa.
Il fatto che tocchi alla Russia la presidenza nel G20 del 2013 dà al tema una rilevanza particolare. “Nel programma del Forum di quest’anno rientrerà anche la riflessione sull’agenda del G20”, spiega Koval.
In particolare si tratta di come stimolare gli investimenti per accelerare la crescita economica, come gestire il debito pubblico, la riforma del sistema finanziario internazionale, la crescita stabile dei mercati energetici e il consolidamento del commercio mondiale. Al forum è prevista la partecipazione della cancelliera tedesca Angela Merkel e del primo ministro olandese Mark Rutte. Alla vigilia del Davos russo negli spazi destinati al forum si svolgeranno le iniziative dello Y20 (Young 20) e il vertice del B20 (Business 20).
Oggetto principale di dibattito al diciassettesimo forum pietroburghese sarà l’uscita dalla stagnazione e i percorsi per raggiungere una crescita economica stabile, una questione oggi di assoluta attualità per molti Paesi. Durante le sessioni raggruppate all’insegna del tema “L’agenda globale di una crescita economica stabile” saranno portati al tavolo delle discussioni i fattori principali che determinano lo sviluppo dell’economia mondiale, oltre alla riflessione sulle misure che dovranno essere necessariamente adottate per risanare l’economia e stimolare una crescita stabile.
Il forum riunirà i rappresentanti più illustri del business internazionale e le élite politiche ed economiche del mondo che saranno i protagonisti dell’ormai tradizionale e valido ciclo di incontri “Conversazioni che cambiano il mondo”. L’anno scorso, per esempio, in questa cornice si sono svolti alcuni dibattiti con il capo della “Goldman Sachs”, Lloyd Blankfein, con il fondatore di “Mangrove Capital Partners” Gerard Lopez e con il premio Nobel per la pace Henry Kissinger.
Altre due tematiche di altrettanta rilevanza saranno “La Russia nell’agenda globale” (indirizzi di sviluppo dell’economia russa e il ruolo della Russia nel mondo globale, con la partecipazione di alcuni rappresentanti del governo della Federazione) e “Nuovi catalizzatori di cambiamenti”, dedicata alle possibilità di utilizzo di tecnologie all’avanguardia e di approcci innovativi nella risoluzione delle sfide economiche e sociali. Oltre a ciò, nello spazio del Forum avrà luogo il tradizionale summit delle compagnie energetiche, nell’ambito del quale l’anno scorso Rosneft ha firmato subito una serie di accordi, tra cui quello con Eni e Statoil sull’Artico, ottenendo il mutuo accesso alla lavorazione del petrolio in Europa, ai giacimenti del Nord Africa e ad altri beni attivi.
È da segnalare che nel corso degli anni il forum ha fatto molta strada. Se fino alla metà degli anni Duemila aveva una connotazione solamente locale e il numero di partecipanti raramente superava le 2.000 persone, dal 2005 l’ex Ministro dello sviluppo economico German Gref e oggi dirigente della Sberbank, ha fortemente promosso lo sviluppo dell’evento come piattaforma internazionale. Di conseguenza, con il sostegno di Igor Shuvalov, il Forum ha vissuto un’autentica rinascita, diventando il modello di Forum economico della Federazione Russa.
È da questa iniziativa che i funzionari russi prendono spunto per preparare gli eventi internazionali. “Il Forum Economico di San Pietroburgo è diventato un esempio per i forum che organizziamo in Russia”, ammette il viceministro dello Sviluppo economico Oleg Fomichev. In effetti qualche confronto lo si può fare: nel 2012 hanno partecipato al forum più di 5.347 rappresentanti del mondo degli affari, tra cui 157 dirigenti delle maggiori aziende straniere, 55 dei quali rientrano nelle classifiche di Forbes e Fortune. Durante il forum sono stati firmati 84 accordi, tra cui 9 contratti per un totale di oltre 360 miliardi di rubli, inclusi 4 accordi di credito pari a 164,4 miliardi di rubli; 1.139 giornalisti provenienti da 30 diversi Paesi sono arrivati per raccontare l’evento.
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