I russi consumano mediamente 7 litri di vino pro capite all'anno (Foto: Ufficio Stampa Vinitaly)
Amante della qualità e disposto a spendere per una buona bottiglia da stappare durante i pasti. È questo l’identikit del consumatore tipo di vino italiano in Russia tratteggiato da Confagricoltura, che, con la collaborazione di Unicredit, ha dedicato al Paese che si estende tra Europa e Asia il programma di internazionalizzazione per le proprie imprese al Vinitaly 2013, che si conclude il 10 aprile a Verona, dopo quattro giorni di kermesse.
Non è un caso che il prezzo medio del vino italiano esportato in Russia sia cresciuto nel periodo 2009-2012 del 75 per cento. Tutto ciò nonostante il calo del 10 per cento dell’esportazione di vino dal Belpaese verso la Federazione, che, nel 2010, ha prodotto un fatturato di 133 milioni di euro.
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Undici aziende russe importatrici hanno partecipato al Vinitaly (Foto: Ufficio Stampa Confagricoltura) |
Questo panorama economico s’innesta in un periodo nel quale i flussi turistici dalla Russia verso l’Italia si incrementano sempre più (+30 per cento nel 2012), con i vacanzieri della Federazione che affollano, per esempio, le spiagge dell’Adriatico come negli anni '60 e '70 avevano fatto i tedeschi.
Per i russi, il cui consumo medio pro capite di vino è di 7 litri all’anno, bere italiano significa sposare quello stile italiano che perseguono anche nella moda e a tavola, con il successo dei ristoranti italiani a Mosca e San Pietroburgo.
A comporre la delegazione dei buyers russi al Vinitaly sono undici aziende importatrici, rappresentate da un gruppo di una ventina di persone. La visita è stata organizzata dalla Camera di Commercio italo-russa con il coordinamento di Luana Gentile, vero e proprio angelo custode dei buyers, che hanno incontrato produttori di Trentino, Piemonte, Sicilia e Veneto in meeting B2B, resi possibili dalla stessa direzione della fiera scaligera.
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"Il perché del successo |
"Naturalmente, al di là degli incontri collettivi già fissati nell’agenda dei buyers, con i tre più importanti che hanno avuto accesso a Opera Wine, appuntamento esclusivo con i migliori produttori italiani, ci sono stati giorni liberi a loro disposizione – sottolinea Luana Gentile -, per permettere di esplorare autonomamente Vinitaly".
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