Gazprom allarga Nord Stream all'Olanda

Gazprom pronta a un'intesa con l'olandese Gasunie (Foto: Grigory Sysoev / RIA Novosti)

Gazprom pronta a un'intesa con l'olandese Gasunie (Foto: Grigory Sysoev / RIA Novosti)

L'8 aprile 2013 la firma tra le due società alla presenza del Presidente Putin in visita di Stato nei Paesi Bassi. Il partner per le nuove linee del gasdotto russo potrebbe essere Gasunie

Gazprom, la maggiore compagnia russa di estrazione del gas, si appresta a formare un nuovo consorzio per l'ampliamento del gasdotto Nord Stream. In occasione della visita in Olanda del Presidente Vladimir Putin, l'8 aprile 2013, Gazprom e l'olandese Gasunie sottoscriveranno un memorandum di cooperazione per la costruzione della terza e ultima linea del gasdotto.

Gasunie è già azionista delle prime due linee del Nord Stream, ma Gazprom vuole ampliare il progetto ripartendo da zero. Per il momento non è noto che cosa la compagnia russa riceverà in cambio da Gasunie; la Gazprom non ha realizzato l'opzione di partecipazione a uno dei gasdotti in Gran Bretagna ottenuta nel quadro della precedente alleanza.

Durante la visita del Presidente Vladimir Putin in Olanda, Gazprom e l'olandese Gasunie firmeranno una serie di documenti: lo ha dichiarato l'ambasciatore russo Roman Kolodkin, senza fornire ulteriori dettagli. Una fonte vicina a Gazprom ha reso noto che la compagnia firmerà un memorandum d'intenti con Gasunie per la partecipazione di quest'ultima al consorzio a cui verrà affidato il prolungamento del gasdotto Nord Stream dalla Russia fino in Germania, passando sul fondo del Mar Baltico. L'interlocutore di Kommersant non ha rivelato i dettagli del memorandum; secondo le sue dichiarazioni, il documento sarebbe ancora in fase di discussione. Gasunie per parte sua non ha rilasciato alcun commento.  

La società olandese detiene il 9 per cento delle azioni del consorzio Nord Stream AG (Gazprom ne possiede il 51 per cento, Wintershall e E.ON hanno il 15,5 per cento ciascuna, e GDF Suez come Gasunie ne possiede il 9 per cento), che ha realizzato la costruzione delle prime due linee del gasdotto.

La prima linea è entrata in funzione nel novembre 2011, la seconda nell'ottobre 2012. La loro portata complessiva è di 55 miliardi di metri cubi di gas all'anno. I lavori di costruzione sono costati 7,4 miliardi di dollari. Gasunie è entrata a far parte del consorzio nel luglio 2008. In cambio della quota ottenuta nel Nord Stream la compagnia olandese ha fornito a Gazprom un'opzione di acquisto del 9 per cento del gasdotto Balgzand Bacton Line (BBL) della portata di 20 miliardi di metri cubi di gas all'anno, che dall'Olanda convoglia il gas in Gran Bretagna. L'opzione però non è stata realizzata.

Gazprom non ha reso note le ragioni di questa scelta, anche se l'azienda ha accennato più volte al desiderio di svilupparsi attivamente sul mercato britannico. 

A metà gennaio 2013, l'amministratore delegato di Gazprom Alexei Miller ha dichiarato che la costruzione della terza e della quarta linea del Nord Stream sarà affidata a un nuovo consorzio, e che nelle diverse parti del percorso potrà esservi una diversa composizione degli azionisti. Alla fine del 2012 Gazprom aveva avviato una trattativa con British Petroleum BP per il prolungamento della quarta linea del gasdotto fino in Gran Bretagna, ma i risultati dei colloqui non sono stati resi noti.

Inizialmente Gazprom prevedeva di decidere con quale formazione ampliare il gasdotto entro la fine di gennaio 2013; poi la decisione è stata rimandata alla fine del primo trimestre dell'anno, ma ad oggi non è ancora stata presa. A metà marzo 2013 Mario Meren, membro del consiglio di amministrazione di Wintershall, ha dichiarato che la società "sta esaminando gli studi di fattibilità, dopo di che prenderà una decisione sulla convenienza di realizzare quest'opera" e sulla propria partecipazione al progetto. Alla British Petroleum dicono che "la compagnia continua a essere interessata al progetto, ma la decisione di partecipare o meno non è ancora stata presa".  

Per effetto della scarsità di gas naturale liquefatto e dei forti freddi registrati a marzo 2013, in Europa, e soprattutto in Gran Bretagna, i prezzi spot del gas hanno subito un'impennata, e si è venuta quindi a creare un'atmosfera favorevole per le trattative sull'ampliamento del Nord Stream, come osserva Valerij Nesterov di Sberbank Investment Research. Gazprom vuole aumentare le forniture di gas alla Gran Bretagna dagli attuali 8 miliardi di metri cubi l'anno (si tratta per lo più di contratti spot) a 40 miliardi di metri cubi (il 50 per cento del mercato britannico), aggiunge Vitalij Krjukov di IFD-Kapital. L'esperto ritiene che l'opzione di Gazprom sull'acquisto del 9 per cento del gasdotto BBL (Gasunie ne detiene il 60 per cento, E.ON e Fluxys ne posseggono il 20 per cento ciascuna) possa essere stata conservata, e in tal caso l'azienda monopolista potrà realizzarla in una forma o nell'altra qualora Gasunie entri a far parte del nuovo consorzio.  

Inoltre, Gazprom in Europa potrebbe essere interessata anche ad altre strutture di trasporto del gas. Gasunie (di proprietà statale) possiede una rete di gasdotti che si estende per 15,5 migliaia di chilometri e la cui portata raggiunge i 100 miliardi di metri cubi di gas all'anno. La società dispone anche di due impianti per il trattamento del gas naturale liquefatto e di una centrale di stoccaggio sotterranea.

La rete di trasporto controllata da Gasunie è collegata al Nord Stream per mezzo del gasdotto NEL, che attraversa la Germania (e la cui portata da progetto è pari a 20 miliardi di metri cubi all'anno); la compagnia olandese è uno dei maggiori fornitori anche di altri paesi dell'Unione Europea.

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