Poste Italiane sul mercato dell'e-commerce russo

Un ufficio di smistamento postale in Russia (Foto: Kirill Kuzmin)

Un ufficio di smistamento postale in Russia (Foto: Kirill Kuzmin)

Dall'estate 2013 le società che si occupano di corrispondenza nei due Paesi apriranno insieme un portale dedicato alla vendita online di prodotti Made in Italy

“Le poste russe e le poste italiane stanno valutando la possibilità  di creare un portale per lo shopping online, dove saranno offerti articoli di produttori italiani”, ha anticipato a Kommersant Marina Goncharova, direttore generale dei servizi postali russi.

“A metà aprile 2013, esperti italiani e russi dovrebbero definire il business project, dopo un attento monitoraggio del mercato dell'e-commerce russo, e creare un indentikit del cliente medio russo - ha aggiunto la Goncharova. - Dopo di che si procederà alla  fase di realizzazione e promozione del portale. È importante attivare fin da ora il processo digitale, distribuendo i settori di responsabilità”.

Il lancio del servizio è previsto per l’estate 2013. Sulle modalità con cui verrano divisi i ricavi del progetto tra le poste russe e le poste italiane, la parte russa per ora tace.

Della realizzazione del portale si occuperà Poste Italiane che vanta un’adeguata esperienza nel mercato interno. Poste Italiane ha già siglato accordi con 260 fornitori che operano in Italia e/o si dichiarano pronti a entrare nel mercato russo.

“Si tratta di piccoli produttori e imprenditori privati che non dispongono di un sito Web”, ha spiegato a Kommersant la Goncharova. L’assortimento base di articoli comprenderà abbigliamento, calzature, prodotti alimentari e accessori per automobili.

Per comodità dei clienti la consegna degli ordini verrà effettuata in contrassegno entro un massimo di dieci giorni. Inoltre, i clienti potranno seguire l’andamento degli ordini e restituire gli articoli nell’arco di pochi giorni.

Tutte le transazioni saranno eseguite secondo le modalità degli scambi postali internazionali, trattandosi per le poste russe di consegne di oggetti internazionali, hanno sottolineato alla compagnia russa.

Secondo i dati di Poste Russe, oltre  il 70 per cento delle consegne postali internazionali in Russia è costituito da articoli ordinati su portali stranieri di vendita online. Tra i Paesi esportatori in Russia, l’Italia occupa il sesto posto, dopo Stati Uniti, Germania, Cina, Ucraina e Regno Unito.

In una recente indagine di mercato - "Russian Digital Consumer” - McKinsey & Company ha rilevato che il volume di vendite online nel segmento calzature e abbigliamento nel 2011 ha raggiunto 1,04 miliardi di dollari (l’8 per cento di tutto il volume del mercato dell’e-commerce russo, pari a 13 miliardi di dollari).

“Chi è interessato ad acquistare nei siti di e-commerce stranieri, dove si trova un buon assortimento di articoli a prezzi interessanti, non ha paura di dover aspettare a lungo le merci ordinate dall’estero”, commenta il direttore marketing di Ozon.ru, Mikhail Gritsenko. “Neppure se l’iter di rimborso di un articolo sbagliato è complesso”, aggiunge.

Stando a Gritsenko, la possibilità di pagare gli ordini al ricevimento delle merci in contrassegno (attualmente il mezzo più popolare di pagamento nei negozi online russi), i termini di consegna rapidi e la procedura semplificata di rimborso degli articoli potrebbero essere determinanti per il futuro successo del progetto.

Dello stesso avviso è anche Sergei Rumyantsev, presidente dell’Associazione delle compagnie di e-commerce, che dichiara: “Storicamente i russi si sono sempre fidati più dei prodotti Made in Italy che di qualunque altra provenienza. Se le due compagnie postali riusciranno ad attuare insieme il progetto, rispondendo alle esigenze del mercato, avranno delle possibilità di successo. Tuttavia, si tratta di un mercato  estremamente competitivo e le due parti dovranno investire molti sforzi per sviluppare servizi digitali adeguati”.

“Il mercato online nel segmento abbigliamento e calzature prevede un grande flusso di rimborsi, corrispondente quasi a un quarto o addirittura a un terzo del fatturato - avverte Mikhail Gritsenko. - Un iter di rimborso ben organizzato e friendly verso il cliente può giocare un ruolo cruciale nella vendita online. Se questo iter è costruito in modo inadeguato il progetto è destinato a fallire”.

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