La società russa Alrosa ha stipulato un contratto di tre anni con la belga Laurelton Diamonds Inc. del marchio Tiffany (Foto: Ufficio stampa)
La Russia, uno dei leader sul mercato mondiale di diamati grezzi, non segue tuttavia la moda di sfoggiarli. Praticamente tutti i diamanti russi vengono esportati. Gli Stati Uniti rappresentano tradizionalmente il più grande mercato di consumo di diamanti russi. In America si usa regalare per la festa di fidanzamento anelli con diamanti e frequentare la società portando addosso sempre nuovi gioielli capaci di colpire l’immaginazione con il proprio scintillio. Tuttavia a causa della crisi finanziaria le vendite dell’oreficeria negli Usa sono calate.
In Cina e in India si registra, invece, una tendenza opposta e, cioè, una drastica crescita della richiesta di decorazioni con diamanti. "Questo fenomeno è dovuto all’aumento del benessere della popolazione e alla larga diffusione della cultura occidentale", dice Andrei Shenk, analista dell’agenzia Investcafe.
“Per quanto riguarda la Cina e l’India, i Paesi andranno crescendo effettivamente a ritmi superiori rispetto agli altri. Ciò è dovuto innanzitutto al fatto che le economie di questi due Stati crescono abbastanza velocemente. E, quel che più conta, aumentano i redditi reali della popolazione e la sua solvibilità. La popolazione può spendere questi soldi. Visto che in questi Paesi la domanda di gioielli è tradizionalmente più alta, è del tutto logico che nel 2020 supereranno gli Usa per l’acquisto di diamanti. Tant'è più che vi è la più numerosa popolazione in grado di comprare diamanti”.
La Russia fa parte del gruppo dei Paesi leader per il volume di estrazione di diamanti naturali. E non intende cedere in futuro le sue posizioni. Le compagnie russe che estraggono diamanti dispongono di notevoli riserve proprie. Così, la società russa Alrosa estrae annualmente diamanti grezzi da circa 35 milioni di carati. Le riserve esplorate superano 970 milioni di carati.
In altre parole, con l’attuale livello di estrazione, ad Alrosa è garantita la disponibilità di materie prime minerarie per i prossimi 25-30 anni. Al mercato interno la compagnia fornisce soltanto circa il 25 per cento dei diamanti. Il resto viene esportato. Diamanti russi sono incastonati nei gioielli Cartier, Tiffany e di altri brand mondiali del lusso.
La domanda sul mercato inteno russo si trova, invece, a un livello relativamente basso. "A differenza di Usa, India, Cina e Giappone, in Russia non esiste la tradizione di indossare gioielli con diamanti", afferma Yuri Shelementiev, capo della sezione di perizia del Centro gemmologico presso l’Università di Stato di Mosca.
“Nel XX secolo è diventato chiaro da dove arrivano queste mode. Sono nate non da sole ma in seguito agli sforzi delle compagnie dei diamanti, come De Beers, che, in sostanza, mediante campagne pubblicitarie, hanno radicato tradizioni stabili per il consumo di diamanti”.
La domanda relativamente bassa di oggetti con diamanti in Russia si spiega anche con l’attaccamento delle donne alla cultura europea. In Europa i gioielli vengono indossati soltanto in occasione di serate solenni. In Russia sono più popolari gioielli semplici in oro o argento. "Le donne russe preferiscono ai diamanti pietre preziose e semipreziose e a volte la bigiotteria", dice la stilista Natalja Melnikova.
“Proprio la bigiotteria abbellisce molto la donna. Se è selezionata e realizzata con molto gusto, è a volte più adatta in certe occasioni rispetto ai tradizionali gioielli. Vedo più spesso sulle donne zaffiri, o perché sono adesso più numerosi in vendita o perché piacciono a molti. Vedo frequentemente i topazi. Il topazio azzurro s’incontra, probabimente, più spesso degli altri”.
Malgrado tutto questo, oltre il 90 per cento delle donne russe possiede gioielli con diamanti. Il più delle volte sono regali per il compleanno, per l’anniversario di matrimonio o per un altro evento memorabile.
Per leggere l'articolo in versione originale cliccare qui
Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email