“In economia non bisogna costruire castelli in aria”

Il ministro delle Finanze Anton Siluanov: "C'è molto da fare in materia di assicurazioni; ogni anno vedo fino a  100 compagnie in fallimento e ciò mina la fiducia dei cittadini" (Foto: Kommersant)

Il ministro delle Finanze Anton Siluanov: "C'è molto da fare in materia di assicurazioni; ogni anno vedo fino a 100 compagnie in fallimento e ciò mina la fiducia dei cittadini" (Foto: Kommersant)

Il ministro russo delle Finanze, Anton Siluanov, parla delle prospettive del Paese per il 2013

In un’intervista al Kommersant, il ministro delle Finanze, Anton Siluanov, ha spiegato perché la Russia ha deciso di istituire un mega-regolatore per la gestione del settore finanziario, come funzionerà e quali saranno gli effetti sperati.

Un mega-regolatore: di che cosa si tratta? Perché il Ministero delle Finanze ha optato così attivamente per una ridistribuzione dei suoi poteri a favore della Banca Centrale?
Quando è sorta la questione dell'efficacia delle operazioni di capitalizzazione dei fondi pensione, uno dei problemi che è stato giustamente sollevato è stata la mancanza di un sistema di controllo e di gestione finanziaria valido. D’altro canto, però, vantiamo un sistema ben coordinato di supervisione bancaria, un quadro normativo ben stabilito e lo staff qualificato della Banca Centrale russa. Tutto ciò è assente sul mercato finanziario. Dal 2005 a oggi, il volume dei depositi della popolazione è aumentato di 11 trilioni di rubli, raggiungendo i 13 trilioni di rubli, mentre i depositi non bancari da parte della popolazione, durante lo stesso periodo, sono aumentati solo di 1,3 trilioni di rubli, fino a 1,56 trilioni di rubli. La differenza in termini di partecipazione della popolazione è di quasi dieci volte, in parte proprio perché la gestione e supervisione finanziaria non sono regolate come dovrebbero. In queste circostanze, a nostro avviso, è molto più saggio affidare questo settore alla Banca di Russia, piuttosto che cercare di riformare completamente l'attività del regolatore del governo. Dopo tutto, la Banca Centrale russa è un istituto finanziario e come dimostra la prassi internazionale, è molto più efficace affidare nelle mani di un’unica entità, la supervisione su base consolidata dell'intero mercato finanziario. Per questo motivo, il governo ha elaborato una serie di proposte per la creazione di un unico regolatore e riteniamo che la loro attuazione darà dei risultati positivi, nel momento in cui i cittadini andranno a scegliere gli strumenti per investire i loro risparmi.

E il mercato finanziario è pronto ad accogliere queste novità?
Certo, il mercato finanziario russo non si è sviluppato come volevamo. La quota della Russia nella capitalizzazione del mercato azionario globale sta gradualmente diminuendo: attualmente è pari solo all’1,5 per cento, che è inferiore alla quota del Paese sul Pil mondiale (2,7 per cento). Senza uno sviluppo adeguato del mercato finanziario sarà impossibile raggiungere l’obiettivo definito dal Presidente: un aumento della quota degli investimenti sul Pil dal 20 al 25 per cento entro il 2015, e al 27 per cento entro il 2018. Molto è già stato fatto. Ad esempio, tutto è pronto per far partire il Depositario centrale: le obbligazioni di prestito federale (Ofz) saranno liquidate attraverso Euroclear a partire dal 2013, mentre le quote di partecipazione a partire da luglio del 2014. I servizi forniti sui mercati valutari, dei titoli e delle materie prime sono finalmente esenti Iva. Si sta pensando di esentare anche il reddito da investimenti, dall'imposta sul reddito delle persone fisiche. Sono state determinate le basi per le operazioni con i fondi comuni di investimento e al fine di garantire un flusso di beni di investimento di qualità si sta valutando la possibilità di una privatizzazione solo sui mercati russi. Per il momento, il 30 per cento del turnover della Borsa di Londra è costituito dallo scambio di quote di partecipazione di società russe. Tuttavia, c’è ancora molto da fare. Il compito più importante è completare la capitalizzazione della controparte centrale, una volta fatto ciò saremo in grado di risolvere numerosi problemi, tra cui la liquidità dei mercati finanziari e lo sviluppo del commercio dei derivati. È essenziale lanciare il modello T+2 per le intermediazioni finanziarie così da rendere le operazioni in borsa più convenienti; dopodiché bisogna portare a termine i lavori per l'istituzione dell’istituto dei conti di investimento individuali, la cui tassazione sarà anche unificata con le altre forme di investimenti individuali. Una questione chiave che va risolta sono i problemi legati alla cosiddetta rivalutazione negativa del risparmio previdenziale, che calcola gli interessi non sul lungo termine, bensì su base annuale, garantendo comunque il pagamento del risparmio previdenziale una volta raggiunta l’età pensionabile. Va anche studiata la questione della successione dei risparmi previdenziali. Inoltre, bisogna prestare attenzione allo status dei fondi pensione non governativi che per il momento sono delle entità no-profit, il che limita il loro buon funzionamento. È importante introdurre una differenziazione dei prodotti di investimento in termini di grado di assunzione dei rischi per i futuri pensionati, ad esempio, in base all'età ed, eventualmente, al livello di propensione al rischio. Rimane molto da fare anche nel settore delle assicurazioni. Ogni anno si assiste al fallimento di un centinaio di compagnie assicurative, il che causa una riduzione del livello di fiducia da parte dei cittadini nei confronti di questo settore, soprattutto per quanto riguarda i prodotti di assicurazione sulla vita. Secondo gli esperti del settore, solo con la fiducia ritrovata della popolazione, l’ammontare dei risparmi in questo settore potrebbe raggiungere il trilione di rubli entro il 2020, rispetto ai 22 miliardi di rubli di adesso.

A che punto è il progetto per la creazione dell’Agenzia finanziaria russa (Rosfinagentstvo)?
In un messaggio all'Assemblea federale, il Presidente ha chiesto di creare tutte le condizioni affinché l’Agenzia finanziaria russa possa iniziare a essere operativa l'anno prossimo. A settembre 2013, il governo ha presentato in seno alla Duma di Stato alcuni emendamenti al Codice di bilancio, in modo da creare la base giuridica per l'istituzione dell’Agenzia finanziaria russa. Il dibattito alla Duma procede non senza difficoltà. Abbiamo presentato diversi materiali supplementari e ci aspettiamo che all'inizio del prossimo anno i deputati daranno luce verde alla creazione di questo ente.

Nel 2013, anche la gestione dei fondi sovrani passerà nelle mani dell’Agenzia finanziaria russa?
Sì. Solo in questo modo potremo realizzare l’aspirazione del Presidente di raggiungere, sul mercato finanziario nazionale, investimenti fino a 100 miliardi di rubli. 

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