Vereshchagin mostra il vero volto della guerra. Il suo dipinto più celebre, “L’Apoteosi della Guerra” raffigura un ammasso di teschi. E la beffarda dedica dell’autore sulla cornice recita: “A tutti i grandi conquistatori: passati, presenti e futuri”.
Ma persino “L’apoteosi della guerra” non è così impressionante come questa tela. Raffigura una battaglia appena finita e un cappellano che celebra la messa funebre per i soldati appena morti… che sono tantissimi.
Vereshchagin viaggiò parecchio per l’Asia centrale e da lì portò un’intera serie dedicata al Turkestan. Le atrocità avvenute lì nel XIX secolo erano leggendarie. Ebbene, i tagliagole che guardano con indifferenza la loro “preda” parlano da soli.
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Il potere dell’arte è così forte che grazie a questa tela incredibilmente emotiva di Repin l’intero Paese credette che il mito storico sull’omicidio di suo figlio da parte di Ivan il Terribile fosse una pura verità.
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Questa è un’altra fantasia artistica sulle atrocità di Ivan il Terribile. È particolarmente sorprendente che un dipinto del genere sia stato realizzato di Mikhail Klodt, noto per i suoi paesaggi idilliaci.
Koshchej Bessmertnyj (Koshchej l’Immortale), un personaggio malvagio della mitologia slava, rapisce bellissime giovani fanciulle e le rinchiude nel suo regno oscuro. Questo protagonista delle fiabe russe appare a tutti i bambini nei loro incubi. E nell’interpretazione di Vasnetsov è particolarmente tremendo.
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Il realista Perov è noto per le sue scene piuttosto raccapriccianti e veriste della vita popolare. Uno dei suoi dipinti più famosi è “Troika”, dove i bambini, apprendisti-artigiani, trascinano un enorme barile d’acqua. “L’ultimo viaggio” è un dipinto pieno di dolore. La madre e suoi figli, soli nel loro lutto, stanno accompagnando al cimitero la bara del defunto.
Su questa tela gigantesca che misura 4 x 6 metri è riprodotto un vero orrore. La gente vede la città distruggersi e fugge dall’eruzione vulcanica. E lo spettatore, osservando la loro paura nei minimi dettagli, capisce che nessuno si salverà.
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È uno dei dipinti più impressionanti dedicati alla Seconda Guerra Mondiale. Sullo sfondo si vede allontanarsi un aereo che ha distrutto un paesaggio pacifico. Il pastorello morto e il suo cane che ulula accanto sono scioccanti.
Il pittore realizzò un’intera serie di dipinti dedicati a uno degli episodi più terribili della guerra: l’Assedio di Leningrado. Uno degli episodi più comuni e tristi erano le persone che nel periodo di freddo più terribile tiravano slitte con acqua, legna da ardere… o corpi di parenti morti.
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