Un nuovo spazio espositivo a due piani è stato inaugurato a Mosca a due passi dalla Piazza Rossa, nel Gostinyj Dvor, sede di diverse mostre-mercato d’arte. Il creatore di “Starinnye podarki” (ossia: “Antichi regali”), Mikhail Suslov, antiquario e collezionista di San Pietroburgo noto a livello internazionale e vicepresidente della Confederazione internazionale dei collezionisti, antiquari e mercanti d’arte, è un partecipante abituale a quelle mostre. I suoi stand alle fiere sono la quintessenza del gusto russo: mobili antichi russi ed europei in mogano, porcellane e vetri imperiali, dipinti di artisti classici russi, da Orest Kiprenskij e Ilja Repin a Ivan Shishkin e Ivan Aivazovskij. Pezzi simili occupano ora le stanze della nuova galleria antiquaria. Ecco i più interessanti.
Alla fine del regno degli Asburgo in Austria-Ungheria, all’inizio del XX secolo, questi scacchi in stile rinascimentale erano un regalo incredibilmente gettonato e assai costoso. La scacchiera rivestita di lastre d’argento dorato e ossidate, sbalzate, incise e intarsiate con turchesi e perle, i pezzi in argento e smalto, il lussuoso velluto di conservazione all’interno della scatola e il design unico rendevano la scatola con le figure un’opera d’arte di alta gioielleria.
Due vasi dorati su piedistalli di bronzo furono creati come regalo di Natale 1826 per lo zar Nicola I presso la Fabbrica Imperiale di Porcellana di San Pietroburgo. Sono decorati con pitture ornamentali e maniglie a forma di amorini musicali. Simili vasi accoppiati in stile Impero si trovano oggi in tutte le ex residenze zariste in Russia.
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Ciò che conferisce rarità a questa commode è che alla metà del XVIII secolo la Russia, a differenza dell’Europa, non aveva quasi nessuna produzione nazionale di mobili pregiati realizzati con legnami pregiati. Questo comò fu realizzato da artigiani di San Pietroburgo in mogano, palissandro, ebano e amaranto su commissione del grande industriale Nikita Demidov. L’ornamento a intarsio comprende anche osso di tricheco, e tutti gli elementi decorativi sono in argento. Il piano reca il monogramma di Caterina la Grande. La coppia di cassettiere (la seconda si trova oggi al Museo dell’Ermitage) era infatti destinata a essere regalata all’imperatrice.
L’interesse della nobiltà nella seconda metà del XIX secolo per le proprie radici nazionali regalò al mondo lo “Stile russo”, basato su motivi e ornamenti nazionali ricavati dai lubok (stampe popolari). Anche l’arte orafa non fu da meno: i fornitori della corte dello zar si rifecero agli stilemi dello stile russo sia per la creazione di gioielli che per l’arte decorativa e applicata. Questo enorme servizio d’argento con smalto a rilievo, realizzato dalla bottega di Carl Albrecht, ne è un ottimo esempio.
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Un altro capolavoro di provenienza regale si deve alle mani dei gioiellieri del leggendario laboratorio di Carl Fabergé. Questo piatto da portata in legno, argento, oro e smalto apparteneva probabilmente a Nicola II; l’iscrizione “Al Padre Sovrano della Terra Russa dalla popolazione fedele di Kherson” è indirizzata a lui. Il piatto è stato creato nella fabbrica Fabergé di Odessa, città che all’epoca faceva parte del governatorato di Kherson.
Questo elegante mobile con scaffali per carte e schizzi faceva parte del Salotto blu negli appartamenti privati dell’imperatrice Maria Fjodorovna, moglie di Alessandro III. Il mobile è stato realizzato in mogano e bronzo dorato nei laboratori di Friedrich Meltzer, fornitore della corte imperiale di San Pietroburgo. Realizzò anche mobili per arredare il Palazzo d’Inverno, il Peterhof e altre residenze reali.
La coppia di vasi fu acquistata dall’imperatrice Maria Aleksandrovna, moglie di Alessandro II, in occasione di una mostra prenatalizia al Palazzo d’Inverno. I due capolavori con smalto dipinto e bronzo dorato sono stati realizzati dalla Manifattura Imperiale di Porcellana di San Pietroburgo.
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