Nel 1969 presso il Ministero dell’Interno dell’Urss venne aperto un nuovo dipartimento assolutamente unico: un ufficio di pittori intitolato al grande Vasilij Vereshchagin. I quadri dipinti da quel corpo di artisti raffiguravano il lavoro quotidiano della polizia (allora si chiamava “milizia”) e venivano usati per l’addestramento e l’istruzione del personale del ministero.
Iljas Araslanov, “Decorazione militare a Khankala”, 2007
Fondazione di pittori di Vasilij Vereshchagin presso il Ministero dell’InternoOltre a scene di servizio, come l’arresto di pericolosi malviventi, giuramenti e congedi, i pittori realizzavano anche ritratti dei funzionari più importanti, dei generali e dei giovani eroi.
Jurij Orlov, “Vicolo cieco”, 1993
Fondazione di pittori di Vasilij Vereshchagin presso il Ministero dell’InternoQuesto particolare studio pittorico è attivo ormai da quasi cinquant’anni, e le opere prodotte stanno diventando di importanza storica, e molte non sono più appese solo nei locali ministeriali, ma anche nei musei.
Vjacheslav Zhelvakov, “Competizione”, 1990
Fondazione di pittori di Vasilij Vereshchagin presso il Ministero dell’InternoPer esempio, nel 2014 si è tenuta una mostra di questi lavori in uno dei principali musei della capitale russa: il Museo di Arte contemporanea di Mosca. È stata una vera e propria scoperta per il vasto pubblico e ha suscitato un grande entusiasmo tra gli addetti ai lavori.
Anton Shumejko, “Congedo”, 2012
Fondazione di pittori di Vasilij Vereshchagin presso il Ministero dell’InternoLa nuova storia di questo studio artistico della polizia è iniziata nel 1991, quando ha iniziato a lavorarvi il giovane pittore Oleg Leonov, che in seguito è divenuto anche il direttore della struttura. Leonov aveva studiato all’Istituto artistico statale di Mosca “Vasilij Surikov” e si era poi perfezionato alla bottega di Ilija Glazunov (1930-2017), che, all’inizio degli anni Novanta, era uno dei principali pittori e ritrattisti della sua epoca.
Aleksandr Teslik, “In agguato”, 2005
Fondazione di pittori di Vasilij Vereshchagin presso il Ministero dell’Interno“Oggi proseguiamo il lavoro di documentazione del nostro tempo”, ha detto Leonov a Russia Beyond. “Alle nostre mostre le persone possono e piangere e portare fiori sotto i ritratti dei generali, e discutere se fossero brave persone”.
Oleg Leonov, “Tra le battaglie”, 2004
Fondazione di pittori di Vasilij Vereshchagin presso il Ministero dell’InternoI pittori dello studio spesso vanno in trasferta, anche in zone pericolose, dove vengono dislocati i reparti militari del ministero dell’Interno: nel Nagorno Karabakh nel 1990, a Groznyj, Argun e Gudermes, in Cecenia, nel 1999, 2000, 2006 e 2008, nell’Ossezia Settentrionale-Alania nel 1993, a Mozdok nel 1994 e 1995, a Budjonnovsk nel 1995, quando la cittadina fu attaccata dalle bande di Shamil Basaev, a Beslan, la città del massacro nella scuola Numero 1, nel 2004. I quadri dipinti dopo questi viaggi spesso hanno soggetti eroici o tragici.
Anton Shumejko, “L’ordine di fondazione della polizia. Lettura dell’ukase di Pietro I che nomina Anton de Vieira generale a capo della polizia di San Pietroburgo”, 2015
Fondazione di pittori di Vasilij Vereshchagin presso il Ministero dell’InternoCosì, per esempio, protagonista del dipinto di Leonov “Tra le battaglie” è diventato un giovane che era stato richiamato nell’esercito e aveva servito per un anno come cuoco. Alla fine dei dodici mesi di leva avrebbe potuto tornarsene a casa dalla famiglia, ma voleva qualcosa di più, e riteneva di dover mettere la sua forza e la sua energia al servizio del Paese. Scelse così di rimanere in servizio sotto contratto, fu mandato in una zona di combattimenti e due anni dopo morì. La tragedia avvenne poco dopo che il quadro era stato dipinto.
Quest’anno il Ministero dell’Interno festeggia i 300 anni dalla fondazione della polizia russa, voluta da Pietro il Grande nel 1718. Fino ad allora, l’ordine pubblico era garantito da funzionari statali e podestà locali. Negli ultimi cinque anni, lo studio ha lavorato attivamente alla realizzazione di quadri sulla storia della polizia russa. Con l’aiuto di un pool di storici, i pittori hanno potuto riprodurre, fin nel minimo dettaglio, le divise, le armi e l’araldica dei poliziotti del XVIII e XIX secolo.
Oggi le opere possono essere ammirate in molti spazi museali di varie città della Russia e alle pareti dei dipartimenti del ministero.
Che la “Forza” sia con voi: come la polizia russa è cambiata nei secoli: le foto
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