La Rivoluzione nell’arte: la mostra a Gorizia

Ufficio stampa
Si apre il 21 dicembre 2017 a Palazzo Attems Petzenstein un’interessante esposizione per raccontare l’altro volto di questi eventi che hanno segnato il corso della storia

La Rivoluzione Russa. L'arte da Djagilev all'Astrattismo 1898-1922. È questo il titolo della nuova esposizione organizzata dallo Csar (Centro Studi sulle Arti della Russia) dell’Università Ca' Foscari di Venezia in occasione del centenario della Rivoluzione d’Ottobre: un evento che ha profondamente marcato la storia mondiale del XX sec. Ma per quanto riguarda la cultura e le arti esiste un’altra, più ampia, Rivoluzione Russa: quella che ha stabilmente mutato i canoni espressivi precedenti, dal teatro (Cekhov, Mejerchold, Stanislavskij) alla musica (Musorskij, Skrjabin, Stravinskij...), dal balletto (Djagilev) alla fotografia (Rodchenko), alle arti figurative, dove, tra molti altri, basterà ricordare alcuni nomi: Benois, Bakst, Kandinskij, Malevich, Konchalovskij, Larionov, Tatlin, Goncharova, Stepanova, Ekster.

Mostrare questa “esplosione culturale” è l’ambizione del progetto di Silvia Burini e Giuseppe Barbieri, che dirigono il Centro Studi sulle Arti della Russia (CSAR), affiancati da Faina Balachovskaja, della Galleria Tretyakov di Mosca che l’ERPAC - l’Ente Regionale Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia – ha accolto per la sua sede museale di Gorizia.

La mostra si terrà dal 21 dicembre 2017 al 25 marzo 2018 a Gorizia (Palazzo Attems Petzenstein).

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