Presentato InArt 2016, il primo rapporto sul mercato dell’arte

Il primo rapporto sul mercato dell’arte russo.

Il primo rapporto sul mercato dell’arte russo.

: ufficio stampa
L’indagine è stata realizzata fra mille artisti contemporanei e 240 case d’aste. Nella top dei maestri, Georgij Guryanov, Timur Novikov e Leonid Purygin

Lo scopo di InArt 2016 è quello di “mostrare la dinamica di sviluppo del mercato russo dell’arte contemporanea negli ultimi 10 anni e fornire un quadro il più possibile obiettivo del suo stato attuale”. Il rapporto, curato dalla gallerista moscovita Ksenya Podoinitsyna, è stato pubblicato in russo e in inglese. Sotheby’s Russia, Ey Russia, l’Agenzia russa per le iniziative strategiche e l’Agenzia di rating nazionale hanno patrocinato il prodotto insieme a collezionisti e investitori.

Nella stesura di InArt 2016 sono state privilegiate due modalità di approccio: l’analisi delle vendite all’asta degli ultimi 10 anni e l’analisi dell’attività degli ultimi 2 anni (dal luglio 2014 al giugno 2016) delle gallerie professionali che vendono opere di autori russi contemporanei.

“Il rapporto è così costruito su dati puramente statistici, liberamente accessibili, e sui risultati di un’indagine svolta tra gli attori del mercato”, spiega Ksenya Podoinitsyna.

Nella relazione sono stati inclusi 1.000 artisti russi (i pittori non conformisti non sono compresi), 240 case d’aste e 50 gallerie. Ksenya Podoinitsyna rileva che “un progressivo ampliamento della base analitica dei prossimi rapporti potrebbe servire a valutare il volume del mercato e a elaborare delle previsioni sul suo sviluppo”.

Ksenya Podoinitsyna. Fonte: ufficio stampaKsenya Podoinitsyna. Fonte: ufficio stampa

“Dal rapporto sono stati esclusi sia gli artisti giovanissimi, che hanno un valore di mercato ancora incerto, che classici dell’arte russa contemporanea come Ilya Kabakov e Semen Faibisovich e anche i pittori non conformisti, le cui quotazioni si sono attestate già da un pezzo e sono ben note”, precisa Irina Stepanova.

Il rapporto contiene due top-15 distinte per gli artisti affermati e per i giovani. Ai primi tre posti della classifica dei maestri ci sono Georgij Guryanov, Timur Novikov e Leonid Purygin. In testa alla classifica dei giovani troviamo Evgenij Antufev, che ha partecipato a Manifesta, la Biennale d’arte contemporanea, che si è conclusa in autunno a Zurigo. Lo seguono Timofej Radya e Egor Koshelev.

“Oggi, purtroppo, l’arte russa contemporanea è poco conosciuta e ciò dipende da una serie di fattori, anche di ordine storico: la scarsa possibilità di accedere in epoca sovietica all’eredità culturale mondiale, la censura, il tipo di fruizione sociale. Per invertire questa tendenza occorre lavorare in varie direzioni. Bisogna formare un’opinione pubblica, resuscitare la tradizione del mecenatismo, creare fondazioni artistiche, istituire premi, aprire nuove gallerie, e naturalmente, monitorare costantemente il settore. Per tale ragione questo rapporto appare eccezionale perché è il primo ad analizzare il mercato”, sostiene Aleksandr Ivlev, managing partner di Ey Russia.

L’obiettivo è quello di far uscire il rapporto due volte l’anno, la prima edizione è arrivata in libreria alla fine di ottobre. Ma gli editori sono in procinto di “compiere un ulteriore passo” con la pubblicazione del rating degli artisti russi, che dovrebbe essere pronto a febbraio del 2017.

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