Il circo dei ragazzi soli

Lo spettacolo "Priekhali" (Arrivati).

Lo spettacolo "Priekhali" (Arrivati).

: ufficio stampa del circo Upsala
Nato come progetto sociale per il recupero dell’infanzia, da quindici anni il circo “Upsala” toglie i bambini dalla strada, donando loro un futuro grazie ad acrobazie e giocoleria. Da poco ha aperto le porte anche ai minori affetti da disabilità

La première del nuovo spettacolo "Il custode dei sogni" del circo “Upsala” inizierà tra poche ore. Intanto si svolgono i preparativi, le prove generali di alcune scene chiave e qualche correzione. I ragazzi decollano da dietro le quinte saltando con capriole sotto la cupola del tendone. La direttrice del circo, Larisa Afanasyeva, li rimprovera con fervore, spiegando quando è necessario trattenere l'energia e quando è ora di sprigionarla.

Il circo Upsala è nato a San Pietroburgo nel 2000. Non si tratta del solito circo con elefanti e clown, ma di un progetto di carattere sociale: i professionisti del circo, infatti, lavorano con gruppi di bambini a rischio e disabili. L'idea alla base del progetto è creare un'alternativa decente alla vita di strada da teppisti.

Dopo le prove generali i bambini si ritirano tutti insieme negli spogliatoi. Mentre fissa le trecce di una piccola attrice, il giovane allenatore di acrobazie Nikolaj Grudino racconta la propria storia.

“Ho visto il circo per la prima volta all'inizio degli anni Duemila, quando avevo 10 anni - racconta Nikolaj -. A casa avevamo dei problemi, spesso me ne stavo fuori a lungo. Vidi Larisa e Astrid (Astrid Schorn, un'allieva tedesca), che pedalavano sul lungofiume con un monociclo. A quel tempo non esisteva ancora nessun circo, solo Larisa, Astrid, e qualche giochetto. Stavano in strada e invitavano al gioco i bambini che vagavano per le strade senza far niente. Io e mio fratello siamo stati tra le prime reclute. Abbiamo cominciato ad allenarci in stanze orribili, con pavimenti scassati e così via, ma eravamo molto interessati. Abbiamo imparato le acrobazie, la giocoleria”.

Uno spettacolo del circo Upsala. Fonte: ufficio stampa del circo Upsala

Lo spettacolo "Il custode dei sogni" parla di bambini irrequieti che non riescono a prendere sonno finché il "nonno" non li mette a letto. Si salta sui materassi, si fa la lotta con i cuscini, si cade sottosopra, si raccontano storie dell'orrore sotto le coperte, si fa finta di dormire... La sala è piena di famiglie con bambini che ridono sonoramente.

"Non so cosa sarei diventato senza questo circo. Ero furbo, arrogante. Dopo la scuola ero capace di andare a fare casini da qualche parte, a fumare. Ora sono un insegnante", dice Nikolaj.

"Non è una terapia, facciamo circo"

Il circo esiste in città da 15 anni, ma solo di recente ha ottenuto un suo tendone. Mentre era ancora itinerante, al suo interno è nato il progetto "Un bambino speciale", che coinvolge bimbi con disabilità. Anche loro mettono in scena i propri spettacoli e vanno in tournée. Nel maggio 2015 un gruppo di artisti, la maggior parte dei quali affetti da sindrome di Down, ha presentato lo spettacolo "Bonifacio", entrato nel repertorio del circo Upsala.

Uno spettacolo del circo Upsala. Fonte: ufficio stampa del circo Upsala

“I bambini sono venuti da noi di propria iniziativa, hanno preso gli oggetti colorati di scena e hanno cominciato a giocarci – racconta la direttrice del circo Larisa Afanasyeva –. Non potevamo fare altro che assecondarli e supportare il loro interesse. Quando abbiamo ottenuto il tendone, abbiamo unito i ragazzi in un gruppo e deciso di non lasciare che la loro attività rimanesse uno svago facoltativo, ma di svilupparla. Questa non è una terapia, facciamo circo, prepariamo spettacoli”.

I bambini con disabilità giocano nel circo insieme agli altri ragazzi. “In Russia spesso i bambini con disabilità vengono percepiti con il pensiero 'sto male a guardarli, mi fanno pena, mi dispiace troppo per loro' o con la convinzione che siano discesi dal cielo e siano angeli, alieni – continua la direttrice –. Sono entrambi degli eccessi. Ognuno di loro ha la propria vita, la propria energia”.

"Continueremo, fosse anche gratis"

Per il progetto "Un bambino speciale" si è riusciti a trovare uno sponsor, ma con quelli imminenti è più complicato. Al momento si sta lavorando al progetto "Il circo dietro al recinto", un progetto congiunto con la scuola chiusa №1, un istituto in cui vivono ragazzi che hanno commesso dei crimini. Gli insegnanti del circo praticano con loro il parkour (una disciplina che consiste nell'eseguire un percorso superando qualsiasi genere di ostacolo con la maggior efficienza di movimento possibile, ndr). Larisa sta progettando di coinvolgere questi ragazzi in uno spettacolo in cui una piazzola con giochi per bambini diventa il punto di partenza per un mondo parallelo.

“La ricerca dei finanziamenti per il progetto è dura, ma noi continueremo, fosse anche gratis”, dice Larisa.

Uno spettacolo del circo Upsala. Fonte: ufficio stampa del circo Upsala

In tempo di crisi, il circo fa ricorso a metodi di guadagno e crescita singolari. Ad esempio, i "volontari d'argento" – attivisti in età pensionabile – cuciono a maglia allegre maschere per il circo, come berretti con pompon sul naso per non fargli prendere freddo in inverno. Le maschere sono vendute nei bar e ristoranti della città. Al circo pensano che in futuro potrebbero diventare un brand della Russia, come le matrioshke.

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