Franceschini: "I russi sono i turisti ideali"

Il ministro italiano Dario Franceschini, a sinistra, stringe la mano al collega russo Vladimir Medinsky (Foto: ufficio stampa)

Il ministro italiano Dario Franceschini, a sinistra, stringe la mano al collega russo Vladimir Medinsky (Foto: ufficio stampa)

Il ministro italiano della Cultura in visita a Mosca. Dai nuovi progetti di cooperazione alla difesa del patrimonio comune che lega i due Paesi

Il ministro italiano Dario Franceschini ha visitato la Russia dove ha incontrato il suo "collega", il ministro alla Cultura Vladimir Medinsky, con cui ha valutato un programma di progetti congiunti che mira a rafforzare i rapporti tra i due paesi in ambito culturale e turistico. Il ministro ha concesso un’intervista esclusiva all'agenzia Tass dove ha parlato delle strategie culturali dell’Italia, del suo potenziale turistico e della tutela del suo patrimonio storico. 

 
Expo, la Russia ai nastri di partenza

Signor ministro è la prima volta che viene in Russia? Qual è lo scopo della sua visita?

Ero già stato a Pietroburgo, ma questa è la prima volta che visito Mosca. Tra la Russia e l’Italia esiste da sempre un profondo legame culturale le cui radici affondano nell’antichità e che risale ai tempi di Fioravanti, che realizzò la Cattedrale dell’Ascensione e contribuì alla ricostruzione delle strutture fortificate del Cremlino, e prosegue con le opere di Rastrelli, Quarenghi e Rossi a San Pietroburgo. Occorre partire da questi fondamenti per intensificare il dialogo bilaterale e costituire un patrimonio di risorse comuni che miri a rafforzare la pace e favorire il il progresso e il benessere non solo nei nostri stati, ma nell’interesse delle società civili e per il bene dell’intera Europa.

Lei ha osservato che la Russia e l’Italia sono legate da un rapporto privilegiato, in particolare in ambito culturale. Ha citato i luminosi esempi del passato, ma, se ne può accennare: quali  sono i progetti congiunti per il futuro?

Ho offerto il sostegno dell’Italia nel recupero della biblioteca dell’Istituto dell’Informazione scientifica sulle Scienze sociali (Inion) dell’Accademia delle Scienze russa di Mosca andata distrutta nel recente incendio. Gli esperti del nostro Istituto centrale per la conservazione e il restauro del patrimonio archivistico vantano un’esperienza ormai riconosciuta in tutto il mondo in questo settore. Ritengo che il loro bagaglio di competenze potrebbe risultare utile nel recupero di questo tesoro documentario che appartiene non solo alla Russia, ma all’umanità intera.

La Russia è il primo paese con cui l’Italia ha inaugurato l’Anno “incrociato” della Cultura nel 2011 e quindi l’Anno del Turismo. Quali sono le prerogative di simili inizative e quali altri progetti di cooperazione intende sviluppare l’Italia?

Queste iniziative hanno prodotto un rilevante incremento dei flussi turistici e un rilancio del Made in Italy e sono state inoltre un’occasione per approfondire la conoscenza della cultura dei nostri due paesi, favorendo un arricchimento sia sul piano civile che sociale ed economico. È nostra intenzione proseguire in questa direzione ed già stato annunciato un nuovo programma di scambi culturali tra Italia e Russia per il biennio 2015-2016.

Nel programma culturale dell’Expo sono previsti concerti di artisti stranieri e mostre provenienti da altri paesi, Russia inclusa?

La maggior parte delle iniziative programmate nell’ambito dell’Expo avranno un carattere russo. Sono previste due mostre sulle avanguardie russe che verranno ospitate a Villa Manin in Friuli Venezia Giulia e al Forte di Bard in Val d’Aosta e, a Venezia, una personale di Grisha Bruskin alla Fondazione Querini Stampaglia e una mostra sull’Impressionismo russo a Palazzo Franchetti; saranno inoltre in cartellone un concerto di Grigory Sokolov al Teatro Comunale di Ferrara, la mia città, e un’esibizione di Arkady Volodos all’Accademia nazionale di Santa Cecilia a Roma, per tacere poi dell’ormai consueta partecipazione russa ai festival del Cinema di Venezia e Roma.

Qual è l’andamento degli scambi turistici tra i nostri due paesi? Negli ultimi mesi si è rilevata una lieve diminuzione del costante flusso di turisti russi in Italia a causa delle difficoltà dell’economia russa. 

In Italia i turisti russi sono molto apprezzati per la loro curiosità e il loro amore e interesse per il patrimonio culturale italiano. Potrei affermare che proprio queste qualità rendono i russi degli ospiti ideali per il nostro paese. 

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