Se un trailer risveglia la letteratura

Foto: Shutterstock / Legion-Media

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Nella Federazione si diffonde il fenomeno dei booktrailer: piccoli video che presentano romanzi, saggi e bestseller. E che ridanno nuova linfa anche all'interesse per i classici

I booktrailer si differenziano poco dai trailer delle novità cinematografiche. Un video compatto dovrebbe catturare il potenziale lettore e dare un'idea della trama del libro e del suo autore. In gioco ci sono i temi collaudati: amore, morte, magia e la capacità di mentire un poco. Così compariranno spot dove “Le anime morte” di Gogol' sono un “thriller, che non farà dormire nessuno”. Il booktrailer a questo poema è un soggetto amatoriale girato per il Concorso Nazionale russo dei booktrailer. Secondo le regole del concorso, il videoracconto sul libro preferito deve essere della durata di due minuti e mezzo. “La tecnica può essere qualsiasi, il libro, pure”, dice la portavoce del concorso, Nina Suslina.

Un partecipante ha contato, nel romanzo “ll Maestro e Margherita” il numero dei vetri rotti, dei litri di olio versato e degli invitati al ballo di Margherita per farne un'infograficaUn altro ha scelto “Pietroburgo” di Andrej Belyj e ha dipinto le quinte storiche di quel tempoUn terzo concorrente ha ritagliato le figure dei personaggi di “Alice nel paese delle meraviglie”. Al concorso di quest'anno sono pervenuti più di 500 lavori. Il vincitore del grand-prix ha ottenuto il diritto di filmare il booktrailer per la maggiore casa editrice russa “Eksmo”, dove è pratica ormai comune girare spot per libri. Nonostante tutto, il genere del booktrailer rimane abbastanza nuovo per la Russia e i canoni sono tuttora poco delineati. Gli editori sono dunque aperti agli esperimenti.

Un'idea che viene dagli USA

Per la prima volta di booktrailer ne avevano parlato negli Stati Uniti, alla fine degli anni Ottanta, quando era uscito il trailer per il romanzo di John Farris “Wildwood”. In esso viene proposta la copertina del libro mentre una voce di campo recita i commenti lusinghieri dei critici. In seguito, furono i creatori dello spot sulla saga vampirica di Christine Feehan a soffermarsi piuttosto sulle linee del soggetto. Il trailer, della durata di quattro minuti, venne mostrato per la prima volta alla fiera del libro in Louisiana, nel 2003, e da allora il metodo è stato spesso utilizzato sostituendosi alle presentazioni dei libri. Dopo cinque anni la casa editrice russa “Ad Marginem” ha presentato la pubblicità del “primo horror russo”, il romanzo di Igor' Lesev “23”. 

Case di cinque piani, un vecchio autobus, la strada lungo il cimitero: nel trailer, ai fotogrammi della vita del comune abitante russo si mescolano scene porno. Se questo spot abbia contribuito o meno alle vendite, non è notoA quel tempo i booktrailer non lo avevano considerato come una variante di promozione del libro e dunque non avevano fatto ricerche di mercato.

Statistiche alla mano

Da allora è cambiato poco. “I nostri booktrailer si possono vedere principalmente su internet. A volte li mostrano nei negozi di libri - dice il direttore editoriale di narrativa della casa editrice “Eksmo”, Sergej Rubis -. In che modo influenzino le vendite non lo sappiamo. Non siamo in possesso di simili dati”. Secondo le sue parole, è difficile anche identificare il pubblico dei booktrailers. In questo caso, gli ideatori degli spot si basano sul coefficiente medio statistico dei frequentatori dei negozi di libri: 75% donne, 25% uomini. Sul sito di “Eksmo”, come sul sito di altri grandi editori russi, vi è comunque una rubrica speciale per i booktrailer. Secondo le parole di Rubis, gli spot vengono girati per lo più per le ultime novità, quando occorre cioè raccontare di più dell'autore o del soggetto, o ancora porre l'accento su determinate qualità del prodotto. Ad esempio, se il libro non è nel formato verticale tradizionale, ma in quello album orizzontale, tipo Flipbook.

Per gli amanti del genere

Chi gira la pubblicità per i libri? “Il primo professionale booktrailer in Russia è stato girato nel 2012 per il libro di Aleksej Marvin “Psoglavcy” (“Cinocefali”). Alla sua realizzazione ha lavorato una squadra di scenaristi professionisti, attori e operatori. Come risultato, se non si conosce il contenuto del libro, il video potrebbe venir confuso con un episodio tratto da un film di fantascienza sui cacciatori di una rara icona e le conseguenze del suo furto. Il booktrailer di “Psoglavcy” è stato il video più caro nella storia della pubblicità del libro russo fino ad oggi: per le riprese sono stati spesi dalla casa editrice Azbuka-Attikus, più di 10.000 dollari.

Gli altri spot del medesimo editore sono invece decisamente più modesti, così come del resto i trailer delle case concorrenti. Ad “Eksmo” di questi video non sono operatori professionisti o scenaristi ad occuparsene, bensì i collaboratori stessi dell'edizione, ricorrendo semplicemente ai mezzi di cui dispongono. L'aspetto di simili filmati, normalmente, si limita ad una presentazione Power Point o ad un estratto dal film, se dal libro è stato girato il film. Nonostante la frase sensazionale dal gusto cinematografico “Presto in tutte le librerie del paese!” la stampino su tutti i cartelloni pubblicitari, questo genere resta comunque amatoriale.

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