La magia delle bande militari incanta Mosca

Lo spettacolo in Piazza Rossa a Mosca (Foto: Sergei Mikheev / RG)

Lo spettacolo in Piazza Rossa a Mosca (Foto: Sergei Mikheev / RG)

In Piazza Rossa, la nuova edizione del Festival Spasskaya Bashnya. Sul palco, gruppi provenienti da ogni parte del mondo, anche dall’Italia

Quest’anno il Festival internazionale della musica militare “Spasskaya bashnia”, che si è svolto a Mosca sulla Piazza Rossa, arrivato alla sua settima edizione, era dedicato al centenario dell’inizio della Prima guerra mondiale e per ricrearne l’atmosfera sono state allestite ricostruzioni storico-musicali con divise militari dei primi anni del secolo scorso.

Un luogo magico

“Per me esibirmi sulla piazza più importante del nostro paese è stato come una scarica di adrenalina” ha detto a Rbth Evgeny Filatov, clarinettista dell’Orchestra della Marina militare. “Non era la prima volta che suonavo sulla Piazza rossa, ma ogni volta è come se provassi una felicità speciale”. L’Orchestra della Marina militare russa, diretta dal primo capitano Alexei Karabanov, è un’ospite fissa al festival “Russkaya bashnia”.

Si tratta di una delle migliori orchestre militari del paese, periodicamente in tournée sulle piazze più prestigiose. Gli orchestrali hanno eseguito brani da Sheherazade del compositore russo del XIX secolo Nikolay Rimsky-Korsakov a cui è intitolata l’orchestra.

 
Un pezzo d’Italia
al festival Spasskaya Bashnya
L'intervista ai protagonisti

L’orchestra di cornamuse irlandesi “Music united” si esibiva a Mosca per la prima volta e subito dopo essere atterrati all’aeroporto i suoi componenti sono corsi alle prove e sono stati folgorati dalla bellezza della Chiesa di San Basilio. Jim O’Hagan, direttore dell’orchestra, era molto in ansia per l’esibizione sulla Piazza Rossa. “Ho servito nell’esercito irlandese per 23 anni, e qualche anno dopo il congedo, ho deciso di mettere insieme l’orchestra. Oltretutto ho invitato a suonare sia musicisti irlandesi che dell’Irlanda del Nord”, ha detto a Rbth. L’orchestra è composta da 53 musicisti provenienti da entrambi i paesi. Sono stati tra i primi a esibirsi sulla piazza dove hanno eseguito anche “Katiusha”, uno dei canti più famosi della Seconda guerra mondiale”.  

La Piazza Rossa vestita a festa (Foto: Sergei Mikheev / RG)

“Tornare a Mosca è stata per noi un’occasione fantastica, quasi un sogno. Ci siamo esibiti in molte manifestazioni in diversi paesi, ma questa rassegna è qualcosa di unico nel suo genere, un vero festival di musica militare”, ha detto Leo Sorzia che dirige l’orchestra “Banda Monumental de México”. È ormai la seconda volta che questa orchestra partecipa al Festival. Insieme all’orchestra da ballo “Tenochtitlán” ha allestito un grandioso show di musica e danza. Al suono degli inebrianti ritmi latinoamericani, eseguiti dall’orchestra di fiati, i musicisti, che indossavano i costumi tradizionali, e gli artisti dell’ensemble “Tenochtitlán” hanno ripercorso la storia della danza messicana, dai tempi degli indigeni e dei primi conquistatori ai giorni nostri.

La ricostruzione storica

Uno dei più brillanti eventi del festival è stata l’esibizione dei monaci cinesi di Shaolin con il loro programma di Wudang wushu, con una coreografia degna dei migliori film di Bruce Lee e Jackie Chan. È già la quinta volta che il gruppo artistico “Chi-ho” di Shaanxi partecipa al festival e ogni volta il pubblico delle tribune esplode in applausi scroscianti. Si esibiscono in dimostrazioni di Kung Fu della scuola di Wudang della provincia di Hubei. “Il Wudang wushu si distingue dal Kung Fu di Shaolin per il fatto che s’indirizza da te, verso l’esterno. Tutti i movimenti sono semplici e tranquilli”, spiega il rappresentante della delegazione cinese Tao Khun Tzia sul canale televisivo “Mir 24”.

I rappresentanti della Cina sfilano prima dell'inizio del Festival (Foto: Sergei Mikheev / RG)

Il tema della ricostruzione storica non si esauriva con la Prima guerra mondiale. L’orchestra di granatieri svizzeri si è esibita al festival per la terza volta. I granatieri indossavano uniformi del XIX secolo completate da veri moschetti, sciabole e spade dell’epoca. Un’altra orchestra dello stesso genere, la turca “Mechter”, originaria della città di Iznik, è stata fondata nel XIII secolo ed è la più antica orchestra militare del mondo. Durante l’intera storia dell’Impero ottomano ha eseguito le musiche marziali dei giannizzeri e ha cessato di esistere all’inizio del XIX secolo quando è stato liquidato anche il corpo. Gli orchestrali di oggi hanno ricostruito l’antico ambiente dei giannizzeri ed eseguono marce militari ottomane, inscenando combattimenti con le sciabole.

Sfilata di uomini in uniforme lungo le strade di Mosca (Foto: Sergei Mikheev / RG)

L’arte equestre

Poco distante, dietro il Mausoleo di Lenin, si sono svolte le esibizioni equestri. È stato qui allestito uno speciale maneggio, dove durante tutte le giornate del festival hanno avuto luogo show e dimostrazioni delle varie discipline equestri. La parte centrale del programma era costituita dall’esibizione della cavalleria della Guardia d’onore del Reggimento presidenziale insieme alla Scuola di equitazione del Cremlino su cavalli di razza russa. Il programma comprendeva numeri con destrieri e dimostrazioni di esercizi equestri con virtuosismi acrobatici e combattimenti a cavallo con armi fredde. 

Lo show “Emotion” dell’acrobata equestre francese Lorenzo ha provocato quasi un collasso di nervi negli spettatori - l’acrobata volava letteralmente sopra i suoi cavalli - ed è  stato l’esibizione più sconvolgente di questa parte del programma. Si è trattato anche di uno degli show più costosi del festival: Lorenzo ha portato con sé 12 cavalli che si sono esibiti con lui nei numeri.

Il programma si è concluso con una libera esibizione di tutti i gruppi musicali. È difficile fornire il numero preciso di quanti si sono esibiti sulla Piazza Rossa. Ufficialmente al festival hanno preso parte 27 orchestre, ma contare tutti i musicisti era impossibile dato che l’intera superficie della piazza era letteralmente occupata. A dirigere questa gigantesca orchestra è stato il direttore musicale del festival,  il tenente generale russo Valery Khalilov. Alla fine della grande festa sopra la Chiesa di San Basilio sono stati sparati dei giganteschi fuochi d’artificio.

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