(Foto: Ufficio Stampa)
Chi avrebbe mai immaginato che le relazioni tra Italia e Russia potessero essere raccontate anche in una veste un po’ trash come una sorta di fidanzamento in cui l’uno idealizza l’altro? È quanto rivela la testimonianza di due scrittori emergenti: l’italiano Gianni Bandiera, 44 anni, tecnico in un laboratorio di analisi cliniche a Parma, che nel suo libro “Come sposare una donna russa... e vivere per sempre felici e contenti” (Aliberti Editore, 2010, 240 pp, 12 euro) descrive l’incontro tra il “maschio latino e la principessa sovietica”, e la scrittrice russa Tatiana Ogneva Salvoni, 34 anni, psicologa originaria del Kazakistan e ora residente nel Belpaese con il suo marito italiano, Roberto Salvoni, che nel testo “Italia, Il mare d’amore” (Exmo, 2014, 360 pp, 5,19 euro) descrive il suo “lieto fine”, le doti dell’uomo italiano e le istruzioni che le donne russe devono seguire per conquistarlo.
Noi di Russia Beyond The Headlines abbiamo provato a fare un esperimento: un’intervista doppia con le stesse domande e le risposte di ognuno dei due messe a confronto. Il risultato? Una visione idealizzata, a tratti divertente, condita qua e là da generalizzazioni a volte discordanti con la visione dell’altro intervistato. Di sicuro però il confronto ci offre uno spaccato molto “nazional-popolare” sui rapporti tra Italia e Russia attraverso l’immagine – fedele o meno che sia - dell’altro sesso che un tempo visse al di là della Cortina di ferro.
Quanto c’è di autobiografico nel suo libro?
Gianni: “Molto. Il libro parla dei miei viaggi nell’ex URSS ma anche poco
se ci atteniamo al titolo (il titolo originale è ‘Bella, Brava e ... Russa!’).
Nel libro parlo anche degli approcci verso le donne locali completamente
diverse da quelle italiane e non solo per la questione estetica (che ha la sua
importanza)”.
Tatiana: “Tantissimo! Il libro
inizia con la storia della nascita della mia famiglia. La Casa Editrice ha
inserito anche le nostre foto. E poi ci sono anche tanti aneddoti su noi e i nostri amici”.
Cos’ha in più un uomo italiano rispetto
ad uno russo?
Gianni: “Ovviamente le mie sono solo ipotesi di un viaggiatore estemporaneo...
ma sentendo le opinioni delle russe... forse l’eleganza, il fatto che i russi
hanno un tesoro sotto il naso (il numero delle belle ragazze supera - e questo
mi pare oggettivo- quello degli uomini interessanti) e questo ha fatto sì che
non abbiano la corretta percezione del potenziale che hanno fra le mani. Mi
dicono che i maschi non sono stati abituati ad affrontare i problemi dopo la
guerra mondiale, mentre che le donne hanno ricostruito tutto e anche dopo la
fine del comunismo quando le donne si sono rimboccate le maniche più degli
uomini”.
Tatiana: “Secondo me tutti gli uomini
del mondo sono simili: amano le belle donne, la carne al sangue e il calcio.
Però... un uomo italiano rispetto ad un uomo russo ha più stile, classe; è più
gentile, capace di parlare la lingua dell’amore, non ha paura delle sue
emozioni. Ma anche ogni uomo italiano ha dentro di sè un attore. Non sai mai
qual è la maschera e il suo vero volto”.
Cos’ha in più una donna russa rispetto ad una italiana?
Gianni: “Eleganza, femminilità, voglia di fare felice il proprio uomo. C'è
un concetto distorto di femminismo e cioè imitare l’uomo nei suoi aspetti più
deteriori... L’aggressività, ad esempio, l’essere arrabbiata... Il vero uomo
non vuole una geisha ma una donna matura e femminile che voglia sempre conquistare
il proprio uomo. Le russe, non tutte ovviamente, sembrano più centrate sul
tema...”.
Tatiana: “Uff! Che domanda! A me
piacciono molto le donne italiane! Sto imparando da loro tante cose utili e sto
pensando di scrivere anche un libro sui loro segreti: brave nel vestirsi,
cucinare, parlare... È difficile paragonarle: le donne russe, in generale, sono
meno libere mentalmente... forse... non hanno molta tanta autostima, cercano sempre
di essere più belle, più intelligenti... Le donne italiane, invece, conoscono
il loro valore, anche loro vogliono essere perfette ma non per coprire le proprie
paure o complessi.. Semplicemente perchè essere perfetta è normale nella
società italiana”.
Come si conquista un uomo italiano?
Gianni: “È facilissimo! Se sei carina e fai due smancerie è quasi fatta!
Siamo debolissimi di fronte a bellezza ed elegnanza. Se si diventa aggressive o
troppo geishe si rischia però di fallire, se si vuole una esperienza di lungo
corso”.
Tatiana: “Bisogna essere una ‘donna
di classe’. Non serve essere veramente bella o intelliggente o qualcos’altro. Occorre
avere un proprio stile, serietà, senso dell’umorismo, apprezzare cosa nella
vita è giusto e corretto. Però...secondo me gli uomini italiani riescono a
transformare qualsiasi donna del mondo in una ‘donna di classe’, perchè hanno
il buon esempio della madre”.
Come
si conquista una donna russa?
Gianni: “Ah, a saperlo! Nessuna, in nessuna latitudine, vuole essere
intrappolata da un uomo che ancora non conosce (colpo di fulmine a parte)”.
Tatiana: “Come tutte le donne del
mondo, anche a quelle russe piacciono gli uomini gentili, educati e ricchi che
non sanno solo dire belle parole ma anche fare imprese per amore. Questo
sarebbe l’ideale. Nella realtà per tante donne russe basterebbe che fosse
semplicimente un uomo normale e non sposato. E, ovviamente, innamorato di lei”.
Secondo
lei non potrebbe stressante per una donna, russa o italiana che sia, dover
rispondere a un modello di perfezione come quello che viene proposto nel libro
di Tatiana Ogneva Salvoni con tanto d’istruzioni su come ad esempio “tenere la
casa sempre perfetta”, su quale sia “la scienza della cucina italiana”
rigorosamente “sotto la guida della suocera”, farsi raccontare dalle amiche
italiane “i segreti del guardaroba” per “essere sempre vestita in modo chic”?
Gianni:“Certo! È stressante
essere una persona che dice di seguire dei dettami imposti. Ognuno deve essere
se stesso con il desiderio di crescere e migliorarsi sempre. Poi le ragazze femminili
ed educate attireranno e saranno attratte da un tipo di uomo che cerca questa
particolarità in una donna”.
Tatiana: “La vita di oggi e già un
grande stress. Perciò non penso che un libro possa stressare una donna
moderna”.
Non
si rischia di scadere in una serie di luoghi comuni descrivendo la donna tipica
russa o italiana o un modello maschile di questo o quel paese?
Gianni: “Non credo. La cultura di un
popolo forgia una popolazione in modo che non siamo tutti uguali. La frase 'tutto il mondo è paese' è
lontana da me. Così come ovviamente 'mogli e buoi dei paesi tuoi'. Le russe
sono diverse dalle italiane. É la tesi numero uno del mio libro”.
Tatiana: “Sì, io avevo questa paura.
Perchè, come psicologa, so che tutte le persone sono diverse. Però ci sono
elementi comuni che dipendono dalla mentalità e dalla storia e dall’educazione
di quel paese, dal sistema di valori della società
ecc.”.
In
una coppia italo-russa dove s’incontrano e su cosa si scontrano queste due
culture?
Gianni: “Secondo me sembrano fatti
l’uno per l’altro. È come in un match, da un lato la donna russa, dolce e
femminile, dall’altro il maschio latino”.
Tatiana: “Io dico scherzando che
dentro un italiano vive un russo e viceversa. Siamo diversi ma alla fine siamo
simili”.
Ma
alla fine... All’interno della coppia italo-russa chi conquista chi?
Gianni: “Ah secondo me siamo alla
pari, ci cerchiamo e poi ci troviamo a metà strada”.
Tatiana: “L’amore non è una guerra.
Per esempio dall’esterno la storia con mio marito è il classico caso in cui l’uomo
ha conquistato la donna. Però è vero che anche lui è piacuto a me e ha fatto i
passi giusti: è venuto in Russia a conoscere miei genitori e a chiedere la mia
mano, con dei brillanti. Lui in generale è sempre stato molto delicato, molto
fine e aperto. Mi ha detto sin dall’inizio parole importanti che hanno deciso
tutto per me. Io era molto preoccupata
per il fatto di dover cambiare vita, paese, lingua, su come sarebbe
stato il mio lavoro ecc. Ma lui mi diceva sempre di ‘stare tranquilla, serena e
felice’. E con queste parole passavano tutte le preoccupazioni. In Italia io ho
incontrato non solo marito e padre ideale di nostro figlio ma la mia anima gemella. E questo ha conquistato
entrambi”.
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