Chuck Berry, ritorno a Mosca

Foto: ufficio stampa

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Dal rock 'n' roll al jazz con influenze yiddish. Ecco gli eventi che animano le serate della capitale

Le stelle di Hollywood e i paesaggi del National Geographic in foto, 1.000 capolavori dell’avanguardia russa interpretati da Peter Greenaway, le sculture di Vera Mukhina, il rock and roll di Chuck Berry e la musica ebraica nel progetto di Andrey Makarevich. Ecco il nostro calendario culturale per la prossima settimana.

14 aprile (lunedì)

La mostra fotografica "I 125 anni del National Geographic" sarà inaugurata a Mosca nel complesso ARTPLAY. Le foto del National Geographic già da tempo sono considerate delle icone della cultura di massa contemporanea. Nella mostra verranno esibiti 125 lavori, tanti quanti gli anni dell’anniversario. Ogni fotografia sarà accompagnata dalla storia della creazione, del personaggio, pietre miliari della storia del giornale e della storia dell’epoca.

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Nello stesso giorno il complesso espositivo Crocus City Holle ospiterà il concerto di Chuck Berry. All’inizio ero previsto che fosse un concerto in cui si sarebbero esibiti insieme Chuck Berry e Jerry Lee Lewis. Hanno vociferato anche che all’ultimo momento Chuck Berry non si sarebbe esibito a causa delle condizioni di salute, come già successo in passato. Il "nonno" del rock & roll ha sempre 87 anni. Però il concerto si farà e Chuck Berry si esibirà. È vero, non si esibirà Jerry Lee Lewis, un altro veterano del rock and roll che ha 78 anni. Come c'è scritto nel sito del complesso espositivo le sue condizioni di salute si sono seriamente aggravate e i medici gli hanno vietato di sorvolare l’oceano. Tuttavia la partecipazione del solo Chuck Berry sarà sufficiente a far rivivere la leggenda.


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15 aprile (martedì)

Quando nel 1990 il regista britannico Peter Greenway si occupò dell’elaborazione e realizzazione dei progetti multimediali, i fans perplessi alzavano le spalle. Sono passati gli anni ed è diventato evidente che la multimedialità è la condizione necessaria per la realizzazione di ogni grande progetto. Nel “Manezh” moscovita è messa in mostra l’istallazione di Greenaway e della moglie, la regista olandese Saskia Boddeke “I secoli d’oro dell’avanguardia russa”. Il progetto si svolge nell’ambito dell’anno della cultura Russia – Gran Bretagna. Con l’aiuto di tecnologie ultramoderne gli autori dell’istallazione danno vita e nuova luce a più di mille capolavori dell’avanguardia russa. Dal punto di vista tecnologico il progetto sarà strutturato così: 18 schermi in un’area espositiva di 5.000 metri quadrati. Ci saranno la teconologia 3D, le ricostruzioni cinematografiche, le animazioni. Greenaway e la moglie rappresenteranno la pittura e la scultura dei musei russi più importanti in maniera più completa che se fossero visti con i propri occhi. La mostra si svolgerà durante l’anno con alcune interruzioni.

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16 aprile (mercoledì)

Nella galleria Tretjakovskaja verrà inaugurata la mostra di uno degli scultori più importanti dell’epoca stalinista – Vera Mukhina. Al pubblico mondiale Mukhina è nota prima di tutto per il monumento “L’operaio e la Kolkhoznitsa” istallato nel padiglione sovietico della mostra internazionale nel 1937 a Parigi. Alla fine della mostra l’enorme monumento è stato accuratamente smontato e istallato a Mosca davanti ad uno degli ingressi della Fiera dei prodotti dell’economia nazionale. Inoltre “L’operaio e la Kolkhoznitsa” è diventato il simbolo del cinestudio “Mosfilm” e tutti i film sovietici di questo studio cinematografico iniziano con la raffigurazione iniziale dell’uomo e della donna voltati che sollevano la falce e il martello con le mani. Nella Tretjakovskaja verranno anche esposte opere dello scultore non realizzate.

Invece nel ponte Kuznetskij, con il supporto del giornale The Hollywood Reporter, avrà luogo la mostra a cielo aperto “Leggende del cinema”.

Fotografie rare dagli archivi del giornale faranno rivivere i miti di Hollywood degli anni ’20 e ’40. Questo è stato un periodo unico per l’industria cinematografica; proprio allora è nato il meccanismo di creazione delle star. Tuttavia nella mostra sarà rappresentato non solo Hollywood (Greta Garbo, Marlene Dietrich, Vivien Leigh, Fred Astaire, Clark Gable), ma anche le star moscovite di quegli anni (Ljubov Orlova, Lyudmila Tselikovskaya, Marina Ladynina). È sorprendente come nonostante siano paesi così diversi tuttavia il trucco, le acconciature, l’illuminazione e le riprese siano molto simili.

Foto: Itar Tass

19 aprile (sabato)

Nalla casa moscovita della musica si svolgerà il concerto “Yiddish-jazz” di Andrey Makarevich. Il fondatore del leggendario gruppo “Mashina vremeni” canterà per l’ultima volta con la “Orchestra di tango creolo”. Questa volta Makharevich è rimasto fedele a sé stesso, perché la lingua yiddish è chiamata da alcuni il creolo tedesco. Le canzoni saranno eseguite sia in russo che in yiddish: da Irina Rodiles, Diana Polenova, Polina Kasyanova insieme da altri partecipanti al progetto.

Testo preparato da Dmitri Romendik

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