L’orchestra nazionale da camera dei “Virtuosi di Mosca” (Foto: Itar Tass)
Il festival del film-documentario britannico, i concerti di Manowar, i “Virtuosi di Mosca” e i Cento zigani con i violini, ma anche l’esposizione al museo di arte popolare. Russia Oggi ha selezionato i cinque eventi culturali più importanti della settimana dal 17 al 23 marzo 2014.
18 marzo Da quando si è costituita, nel 1979, l’orchestra nazionale da camera dei “Virtuosi di Mosca” ha fatto il giro del mondo con le sue tournée. L’orchestra si esibirà in un concerto nella Sala Tchaikovskij insieme al talentuoso musicista italiano Mario Brunello. Il violoncellista italiano ha ricevuto il primo premio al concorso Tchaikovskij di Mosca: come direttore d’orchestra nel 1994 ha fondato l’Orchestra d’Archi italiana, con la quale ha effettuato un tour europeo. L’orchestra suonerà la Sinfonia N. 60 di Joseph Haydn e il Concerto per violoncello e orchestra di Nino Rota.
Una scena tratta dal film “The Big Melt” (Foto: ufficio stampa)
20 marzo Il festival del film-documentario britannico Shefield Doc/Fest si svolgerà a Mosca dal 20 al 23 marzo. Il festival, su invito del British Council, si terrà presso la Casa Centrale del Cinema. Si tratta di un evento molto prestigioso, equiparabile nel mondo del film-documentario al festival del cinema di Cannes. A Mosca saranno proiettati cinque film.
Secondo le intenzioni degli organizzatori, i cinque documentari dovranno rappresentare il festival nei suoi diversi aspetti, riflettendo i diversi orientamenti del suo lavoro. “The Big Melt” è un film su Sheffield, un tempo capitale dell’acciaio in Gran Bretagna. “Project Wild Thing” analizza i rapporti intergenerazionali: un padre mostra ai suoi figli la bellezza della sua isola natale. “Stuart Hall Project” è dedicato al grande sociologo britannico Stuart Hall e sarà il film di maggior richiamo nelle giornate di programmazione. Oltre ai film, si susseguiranno nell’ambito della cornice del festival seminari e tavole rotonde dedicate alla produzione di film-documentari.
L'orchestra sinfonica zigana di Budapest (Foto: ufficio stampa)
21 marzo L'orchestra sinfonica zigana di Budapest suonerà i “Cento violini” presso la Casa della Musica di Mosca. In realtà, i violini dell’orchestra sono soltanto cinquanta e quaranta musicisti suonano altri strumenti. Alla creazione dell’orchestra è collegata una bella leggenda, secondo la quale, quando nel 1985 morì il violinista zigano e direttore d’orchestra Sandor Jaroka, tutti gli zigani d’Europa presero parte alla sua sepoltura. Al funerale iniziarono a suonare improvvisando, comprendendo così che sarebbe stato bello formare un’orchestra. Oggi essa si compone di violini, viole, violoncelli, contrabbassi, clarinetti e cimbali e non esegue soltanto musica zigana, ma anche musica classica europea, senza seguire gli spartiti e senza direttore d’orchestra fisso. Di volta in volta, un musicista diverso suona in assolo e coordina il lavoro dell’intera orchestra.
I Manowar (Foto: DPA/Vostock-Photo)
21 marzo La band dei Manowar, uno dei gruppi heavy-metal più popolari, si esibirà nel Palazzo dello Sport Luzhniki a Mosca per la tournée Kings of Metal MMXIV. Sono trascorsi infatti 25 anni da quando la band incise il suo migliore album in assoluto, “Kings of Metal”, all’apice della loro forma e nell’anno di maggior successo riscosso in giro per il mondo.
Adesso, in occasione dell’anniversario, hanno programmato una nuova serie di concerti. Manowar è considerato uno dei gruppi più assordanti al mondo: nel 1987 a un concerto suonò con una potenza di 129,5 decibel, utilizzando un’attrezzatura musicale del peso complessivo di dieci tonnellate: le sole casse acustiche del concerto erano alte sei metri. Questo record è stato registrato nel Libro dei Guinness come il concerto più assordante nella storia dell’umanità, ma dopo di allora si è subito smesso di registrare altri record di questo tipo, nel timore di effetti negativi per la salute e per l’udito degli spettatori.
Alcuni pezzi esposti nella mostra “Design e tradizioni degli oggetti arcaici” (Foto: ufficio stampa)
23 marzo Presso il Museo russo delle arti decorative e applicate si inaugura l’esposizione “Design e tradizioni degli oggetti arcaici”. Gli organizzatori hanno cercato di instaurare un possibile collegamento tra il design sovietico e gli oggetti etnografici e l’arte popolare decorativa e applicata del secolo scorso, e di immaginare come questi o quegli elementi della creazione popolare si siano poi trasformati in elementi del design contemporaneo.
Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email