Dalla Russia, nuovi libri da regalare a Natale (Foto: Shutter/Legion Media)
Raccolte poetiche, guide turistiche, scrittori emergenti e classici immortali. Chi volesse regalare (o regalarsi) per il prossimo Natale un libro dal sapore russo ha l’imbarazzo della scelta. Ce n’è per tutti i gusti.
Cercando tra le ultime novità editoriali, Guanda pubblica "La coda" (252 pagine, 13,50 euro) di Vladimir Sorokin. Ingegnere, illustratore e scrittore, Sorokin racconta la società tardo-sovietica attraverso una delle sue immagini più tipiche: le persone in fila per acquistare merci che scarseggiano. La coda diviene il pretesto letterario per narrare, in maniera leggera e ironica, chiacchiere, incontri, simpatie e schermaglie tra i personaggi in attesa. A tenere le fila delle molteplici trame di Sorokin è il giovane Vadim, che durante l’interminabile coda avrà il tempo di innamorarsi, ubriacarsi, fare a botte.
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"I capolavori" di Irene Némirovsky |
Passigli Editori presenta due novità russe. Gli amanti della poesia potranno leggere "Il Sesto cielo" (216 pagine, 18,50 euro), prima antologia in lingua italiana di Boris Sluckij: i componimenti del poeta russo-sovietico spaziano dalla Seconda Guerra Mondiale – evento che lo segnò profondamente – ad appassionati versi d’amore in memoria della moglie scomparsa. Per la narrativa Passigli sta curando, invece, la pubblicazione di tutti i racconti brevi di Irene Némirovsky. "Sortilegio" (176 pagine, 14,50) è il terzo e ultimo volume di inediti, scritti tra il 1940 e il 1942, dedicati ai temi dell’infanzia e dell’adolescenza.
Chi invece volesse farsi un’idea completa dell’opera della scrittrice franco-russa può scegliere "I capolavori" (Newton Compton, 1584 pagine, 9,90 euro), nella collana "I Mammuth", grandi volumi multilibro: nove dei suoi romanzi più famosi, tra cui "Suite francese" lasciato incompiuto per la morte dell’autrice, a soli trentanove anni, in un campo di concentramento tedesco. Gli altri titoli contenuti nel volume sono "Il malinteso", "Il ballo", "David Golder", "Come le mosche d’autunno", "Il vino della solitudine", "Jezabel", "La preda", "Il calore del sangue", "Il signore delle anime", "Due", "I cani e i lupi", "I fuochi dell’autunno" e "I doni della vita". Sempre nella stessa collana sono disponibili "I magnifici sette capolavori della letteratura russa" (1248 pagine, 9,90 euro), una summa degli autori e dei romanzi più rappresentativi della produzione narrativa russa con opere di Pushkin, Gogol, Turgenev, Dostoevskij, Tolstoj, Bulgakov e Salamov.
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"I diari 1862 – 1910" di Sofia Tolstaja |
Svelano un Tolstoj inedito, invece, "I diari 1862 – 1910", editi da Baldini&Castoldi (272 pagine, 8,99 euro). Qui l’autore di Anna Karenina e Guerra e pace rivive attraverso le parole della moglie Sofia Tolstaja, sposata giovanissima e dalla quale ebbe tredici figli. Sofia nei suoi scritti riversò emozioni, sensazioni e frustrazioni del vivere accanto ad un uomo tanto geniale quanto ingombrante.
Agli autori in lingua russa, sia classici che contemporanei, dedica particolare attenzione la casa editrice Voland. Tra le ultime novità, "Scimmia nera" (272 pagine, 15 euro) di Zachar Prilepin e "Morte di un autore" (240 pagine, 15 euro) di Marija Eliferova. Prilepin – giornalista, vincitore di numerosi premi letterari russi – è molto popolare tra i lettori del suo Paese. Con "Scimmia nera", il suo quinto romanzo pubblicato in Italia, imbastisce una storia ad alta tensione: in un laboratorio sotterraneo di Mosca vengono tenuti sotto osservazione alcuni bambini colpevoli di atroci delitti. Un giornalista lo scopre e avvia un’inchiesta difficile e ossessionante, che arriverà a inghiottire la sua vita privata.
Atmosfere inglesi invece, per l’esordiente Marija Eliferova, vincitrice del premio Voprosy literatury e grande conoscitrice di Londra. Nella capitale di inizio secolo si muove infatti Miroslav Eminovic, inquietante ed enigmatico personaggio dai tratti vampireschi.
Piacerà sicuramente alle giovanissime appassionate di danza "La ballerina dello Zar" (Neri Pozza, 416 pagine, 17,50 euro), basato sulle memorie di Mathilde Kschessinska, prima ballerina del teatro imperiale e amante dello zar Nicola II, morta a Parigi nel 1971. L’americana Adrienne Sharp racconta la più “russa” delle storie: gli sfarzi della corte dei Romanov, le scintillanti atmosfere pietroburghesi, la caduta dello zar, la rivoluzione d’Ottobre e la fuga precipitosa in Europa. Mathilde è l’emblema di una grandezza perduta che sopravvive solo nel ricordo dei protagonisti.
Infine, un suggerimento per chi ha in programma un visita nella Federazione: l’ultima guida del Touring dedicata a "Mosca e San Pietroburgo" (336 pagine, 26 euro) aggiornata al 2013. Oltre quaranta proposte di itinerari diversi, 450 foto a colori e suggerimenti utili per viaggiare, magari anche solo con la fantasia.
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