La giuria della sezione CinemaXXI ha premiato i due film russi in concorso: "Nepal Forever" di Aliona Polunina e "Birmingemskij Ornament" di Andrey Silvestrov e Yuri Leyderman (Foto: ufficio stampa)
Un successo imprevisto. Ma meritato. Russia protagonista al Festival del Cinema di Roma 2013: dopo il premio postumo alla carriera al regista Aleksej Jurevič German con la proiezione del suo “È difficile essere un Dio” e la presentazione del film in profumo di Oscar "Stalingrad" di Fedor Bondarchuk, la giuria della sezione CinemaXXI ha premiato i due film russi in concorso: "Nepal Forever" di Aliona Polunina e "Birmingemskij Ornament" di Andrey Silvestrov e Yuri Leyderman, rispettivamente come “Miglior Film” e “Premio Speciale della Giuria”.
Due riconoscimenti assolutamente inaspettati che hanno premiato il lavoro di tre artisti che hanno presentato i propri film in una vetrina internazionale come quella del Festival del Cinema di Roma. A trionfare come “Miglior Film” nella sezione lungometraggi di CinemaXXI è "Nepal Forever" di Aliona Polunina, giovane regista russa classe 1977.
Emozionata e incredula per la vittoria, la Polunina ha dichiarato subito dopo la premiazione: “È uno dei premi più importanti della mia vita, perché del tutto inatteso. È una doppia gioia perché la realizzazione del film ha occupato una parte importante della mia vita: è ancora più bello che l’abbiano apprezzato così tanto. Non credevo che il mio film sarebbe stato compreso: è stata un’autentica sorpresa”.
"Nepal Forever" affronta sotto forma di documentario il tema della politica e in particolare del comunismo e dei suoi rappresentanti: due politici membri del partito comunista devono recarsi in Nepal in missione e per preparare il terreno per la vittoria del comunismo nel mondo; il tutto è rappresentato con una buona di ironia e sarcasmo.
A "Birmingemskij Ornament 2", pellicola sperimentale che tratta il rapporto dell’artista con il potere, va il Premio Speciale della Giuria. Anche in questo caso, i due registi, Andrey Silvestrov e Yuri Leyderman non si aspettavano di vincere, nonostante avessero dalla loro il successo della prima parte del film presentata a Venezia nel 2011.
“Per ogni artista è molto importante ricevere un apprezzamento come un premio, ti dà sicurezza e ti convince che quello che stai facendo ha veramente senso, che è un buon lavoro; questo è essenziale per la sicurezza in se stessi”, spiega Yuri Leyderman. Gli fa eco Andrey Silvestrov: “Proviamo una grande gratitudine nei confronti del Festival di Roma, ma soprattutto in quelli di Marco Müller che riesce a dare spazio al cinema che spesso non lo trova altrove, come i film che facciamo noi".
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