Stando a Shashi Martynova, cofondatore dei negozi Magic Bookroom, lo spazio Dodo è "un centro culturale dove le persone possono discutere di tutto ciò che riguarda i libri" (Foto: Ufficio Stampa)
Pochi metri quadrati di spazio, idee innovative, una profusione di eventi culturali a ripetizione: le nuove librerie non sono più un luogo nel quale fare acquisti, ma ambienti ideali che si prestano a fare conversazione. Sono club, sale da conferenza, luoghi di incontro. L’atmosfera e la selezione dei libri riflettono i gusti del proprietario e diventano protagoniste della libreria.
Questi negozi per lo più si astengono dal vendere i best-seller, preferendo ciò che è meno redditizio ma più prezioso dal punto di vista estetico o accademico. Molte librerie di questo tipo lavorano con piccoli editori, i cui prodotti non sono neppure messi sugli scaffali delle librerie più grandi.
Non più tardi di dieci anni fa, a frequentare questo tipo di negozi erano i bohémien e gli appartenenti all’élite intellettuale. Oggi, invece, i normali cittadini hanno acquisito l’abitudine di frequentare questo tipo di libreria.
Le librerie di culto di Mosca, Progetto O.G.I (1999-2019) e Falanster (aperto nel 2002 e tuttora in attività), hanno fissato le regole del settore e la loro influenza si avverte nelle librerie dell’ultima generazione, che nascono dal presupposto di concetto di spazio sociale e condividono un medesimo criterio di fondo, nella direzione che le più famose librerie stanno imboccando.
Mosca: l’attenzione ai nuovi servizi
Il design della catena di librerie Magic Bookroom (Dodo, Jabberwocky, Dodo-ZIL, i negozi Omnibus e dodospace.ru), piccola ma degna di nota, fondata nel 2009, evoca senza possibilità di smentita le opere di Lewis Carroll. “Credo che siamo riusciti a realizzare proprio quello che volevamo: uno spazio informale per i libri, privo di snobismo gratuito, un centro culturale dove la gente può parlare tranquillamente di tutto ciò che i libri dicono di noi, della scienza, dell’arte, dell’artigianato artistico e così via”, dice Shashi Martynova, cofondatore del gruppo e famoso editore moscovita.
Magic Bookroom sfrutta la propria gaia natura con cordialità e oltre a serate con scrittori, conferenze e corsi avanzati propone “costruzione di dodo” ispirati alle pagine di Carroll, e sessioni nelle quali si raccontano storie.
Servizi innovativi sono disponibili nel piccolo bookstore Khodasevich (aperto nel 2012), dove i visitatori possono trovare volumi di seconda mano, passare in rassegna scaffali contenenti libri offerti gratuitamente o che costano pochi spicci, e perfino utilizzare il negozio come una specie di biblioteca: gli abbonamenti durano due mesi, sei mesi o un anno e consentono a chi li sottoscrive di prendere in prestito qualsiasi libro anche per dieci giorni consecutivi per appena 250 rubli (più o meno 8,30 dollari) al mese.
Alla libreria Khodasevich si può attivare un abbonamento per prendere i libri in prestito (Foto: Ivan Mitin / Live journal)
“Un libro nuovo in media costa 400 rubli (circa 10 euro) e se si tiene conto che c’è chi legge tranquillamente cinque libri al mese, il vantaggio è evidente”, dice il proprietario, Stas Gaivoronsky. Questo negozio di libri offre anche un servizio denominato “Book detective”, che si occupa di reperire le edizioni più rare presenti sul mercato. Gaivoronsky dice che se un libro è particolarmente difficile da reperire, il servizio costa tra i 1.000 e i 1.500 rubli.
Se si mettono insieme un locale allegro e la ricerca di un libro, e si aggiunge una confortevole caffetteria, ci si ritrova con qualcosa di simile al negozio/club Hyperion, che ha un gemello nel centro culturale russo Gorod di Monaco. Con il prossimo anno scolastico, Hyperion e Gorod vorrebbero lanciare un progetto relativo al turismo per motivi di studio.
San Pietroburgo: l’atmosfera prima di tutto
A Pietroburgo, Word Order è stata la prima libreria di questo nuovo tipo, e ha aperto nel gennaio 2010. I suoi scaffali sono pieni di libri di saggistica di qualità e tra i servizi offerti al pubblico vi sono conferenze e proiezioni di film. Tra gli ospiti più illustri vi sono scrittori, intellettuali e registi.
Per i fondatori, la libreria Vse Svobodny ha l'intenzione di creare l'atmosfera di una biblioteca casalinga (Foto: Ufficio Stampa)
Nel 2011, Vse Svobodny ha aperto nel cortile accanto a Piazza Palazzo. La sua atmosfera evoca la “biblioteca di una tipica casa pietroburghese”: così amano descriverla i suoi fondatori, Artem Faustov e Lyubov Belyatskaya. A Russia Oggi Faustov ha detto: “Ci siamo ispirati a quello che ha fatto Falanster. Avevamo poche linee guida, ma simili: primo, i nostri libri dovevano essere economici; secondo, niente libri destinati al consumo di massa; terzo, una specializzazione in libri umanistici, perché ci sono particolarmente cari; quarto, indipendenza totale”. Alla libreria si sono poi aggiunti un negozio di dischi e una sala da tè.
Nel 2013 i due hanno aperto una seconda libreria, My, nella ex Casa dei libri di guerra, una delle più antiche librerie di Pietroburgo. Come dice Faustov “questa libreria è più mainstream, ed è specializzata in scienza popolare e letteratura per bambini”.
Mentre la Casa dei libri di guerra non è riuscita ad adeguarsi ai tempi nuovi e ha lasciato la sua sede per nuovi progetti, una libreria di una catena sovietica, Podpisnye Izdaniya, è rinata come una fenice dalle proprie ceneri nel 2012 e adesso è tra i locali più interessanti di San Pietroburgo.
“Abbiamo cambiato radicalmente gli interni e triplicato la selezione - dice il comproprietario Mikhail Ivanov. - Abbiamo deciso di dare particolare rilievo a testi accademici e letteratura per bambini, e ci siamo procurati libri in altre lingue e pubblicazioni importanti nei settori dell’arte, del design e dello stile”. Il negozio ospita una caffetteria e il sottofondo musicale si deve ai dischi che i clienti possono scegliere e mettere di persona.
All'interno della libreria Podpisnye Izdaniya (Foto: Ufficio Stampa)
Da poco, Podpisnye Izdaniya ha lanciato un’iniziativa meritevole: dona libri su studi urbanistici e questioni d’affari ai funzionari del governo pietroburghese. “Vogliamo attirare la loro attenzione sulle buone prassi”, spiega Ivan.
Punti brillanti sulla cartina
Naturalmente, non mancano altre librerie eccezionali, come Chitalka, Lavochka Detskikh Knig e Tsiolkovsky a Mosca, e Svoi Knigi e Books & More a San Pietroburgo.
Ma è un vero peccato che molte librerie chiudano dopo aver avuto appena il tempo di sfavillare, seppur per poco: in realtà è molto difficile reggere alla concorrenza delle grandi catene di negozi di libri. Tuttavia, come dice Shashi Martynova, “si spera che le piccole librerie indipendenti continuino a esistere nelle aree di lingua russa come spazi esclusivi di socialità”.
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