Bolshoj, il ritorno di Filin

Il direttore artistico del Corpo di Ballo del Teatro Bolshoj, Sergei Filin, a destra, torna al lavoro il 17 settembre 2013 dopo l'attentato con l'acido che ha subito a gennaio 2013 (Foto: AFP / East News)

Il direttore artistico del Corpo di Ballo del Teatro Bolshoj, Sergei Filin, a destra, torna al lavoro il 17 settembre 2013 dopo l'attentato con l'acido che ha subito a gennaio 2013 (Foto: AFP / East News)

Il direttore artistico, sfregiato dall'acido a gennaio 2013, è di nuovo al lavoro, mentre il corpo di ballo cerca di riprendersi da un anno di scandali

Il direttore artistico del Teatro Bolshoj di Mosca, Sergei Filin, fa il suo commosso ritorno sulle scene nel mese di settembre 2013, mentre il suo corpo di ballo, oppresso dagli scandali, cerca di riprendersi da un anno intero di complicazioni che non hanno precedenti.

Dopo aver subito gravi ustioni nel corso di un terribile attentato con l'acido perpetrato di prima mattina il 17 gennaio 2013, a Mosca, Filin è stato sottoposto a 22 interventi chirurgici agli occhi e a trapianti di pelle presso una clinica di Aachen, in Germania. L’attentato ha messo in piena luce le lotte interne al Bolshoj, e ha portato ad accuse penali, licenziamenti in tronco, dimissioni, petizioni di protesta e, infine, alla destituzione del direttore generale, mentre il ministro della Cultura faceva il possibile per proteggere il corpo di ballo russo più famoso al mondo.

Si dice che il ballerino Pavel Dmitrichenko, che ha interpretato varie parti da cattivo, compreso quella di Ivan il Terribile, abbia confessato di aver assoldato due criminali per colpire Filin, e tutti e tre ora dovranno rispondere delle loro azioni in tribunale, rischiando pene di detenzione molto lunghe.

In ogni caso, i 300 ballerini e lo staff guidato dal celebre ballerino Nikolai Tsiskaridze hanno firmato una petizione sostenendo che Dmitrichenko è stato costretto dalla polizia ad accusarsi.

Il coreografo britannico Wayne Mc Gregor ha addotto l’assenza di Filin per rimandare la produzione de “Il rito della primavera” che avrebbe dovuto inaugurare la stagione teatrale a marzo 2013, lasciando alla  sua sostituta – la coreografa d’avanguardia Tatiana Baganova – appena un mese di tempo per mettere in scena una nuova produzione.

A giugno 2013, Tsiskaridze è stato licenziato in tronco dopo una lotta di potere ingaggiata con il direttore generale Anatoly Iksanov e poche settimane dopo il ministro ha sconvolto gli ambienti della danza moscovita destituendo lo stesso Iksanov, da 13 anni in carica. Nel corso di una conferenza stampa nella quale ha annunciato la nomina del nuovo direttore Vladimir Urin, un amministratore molto rispettato che è risaputo usare una mano molto ferma, il ministro della Cultura ha detto che “si è venuta a creare una situazione molto difficile, ma la forza e le capacità degli esseri umani, anche dei professionisti più eccelsi, hanno i loro limiti”. Dal canto suo, Urin ha detto di non avere in mente alcuna rivoluzione e che “soltanto insieme potremo risolvere i problemi”.

“I recenti scandali hanno nuociuto all’immagine della compagnia di ballo perché è difficile capire come una simile crudeltà possa verificarsi nel magico mondo della danza” - ha detto a Russia Oggi la portavoce del Bolshoj, Katerina Novikova. - E i ballerini hanno dovuto stringersi, aiutarsi a vicenda davanti alle pressanti attenzioni della stampa, e ora sono più uniti che mai. In termini di qualità artistica, questo è uno dei corpi di danza classica migliori al mondo. Tutti hanno potuto rendersene conto all’inizio dell’anno in Australia, e così pure nella stagione della Royal Opera House di Londra andata esaurita”.

Nella serata inaugurale dei balletti a Londra, dopo che Urin era andato a trovarlo ad Aachen per valutare i progressi nella sua guarigione, Filin ha fatto una visita a sorpresa e ha ricevuto applausi scroscianti dal pubblico. Urin dice che Filin sarebbe il benvenuto nella compagnia, ma invita alla prudenza: “Dal punto di vista psicologico è pronto a tornare a lavorare e adorerei riaverlo con noi, ma deve continuare le cure”.

Filin è ottimista e ha detto all’emittente pubblica russa Rossiya 1 che la sua apparizione a Londra gli è stata di enorme incoraggiamento e che i dottori stanno facendo tutto ciò che possono, ma “dall’occhio destro non vedo e con il sinistro vedo al 10 per cento. Se l’occhio sinistro continuerà a guarire con lo stesso ritmo è possibile che io possa tornare a lavorare ed essere presente all’inaugurazione della nuova stagione a Mosca”.

La 238ma stagione del teatro Bolshoj comprende tre nuovi balletti: “Marco Spada” di Pierre Lacotte; “La signora delle camelie” di John Neumeier e “La bisbetica domata” di Jean-Christophe Maillot. Le tournée internazionali per il 2013-14 toccheranno Singapore, Francia, Norvegia, Stati Uniti e Giappone.

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