A Venezia, per la 70ma edizione della Mostra Internazionale d'arte cinematografica, nonostante una tradizione pluriennale, questa volta non ci saranno nuovi film russi. L’unica pellicola russa a essere presente al festival è il film recentemente restaurato “Il mio amico Ivan Lapshin”, del regista Alexei German senior, presentato nell’ambito del programma “Il classico di Venezia”.
Tuttavia, la Russia si è presa una rivincita: due rappresentanti del nostro Paese fanno parte delle giurie del festival. Sono l’attrice russa Ksenia Rappoport, ben conosciuta in Italia, e il regista Alexei German junior.
German junior, che si impegnerà a scegliere il migliore debutto cinematografico, ha rilasciato un’intervista esclusiva a La Voce della Russia, nel giorno dell’inaugurazione della prestigiosa rassegna.
C’è da scegliere quest’anno? Crede che ci saranno delle nuove rivelazioni?
Sarebbe bello trovare un film segnato da un vero talento. In sostanza, il festival ha il compito di individuare tra numerosi film quelli cui spetta il futuro.
Nel 2008, alla 65ma edizione della Mostra del Cinema di Venezia, Lei si era aggiudicato il “Leone d’argento” per la miglior regia e tre anni dopo la Sua pellicola “Garpastum” era stata nominata per il Premio principale della manifestazione. Per Lei, regista legato da antica amicizia e ammirazione a Venezia, che cosa rappresenta questo festival? Come è noto, per Venezia molti profetizzano la sua fine imminente per via del fatto che a Roma è comparso un Festival cinematografico più giovane.
Penso che nonostante tutto i festival storici resteranno ugualmente festival storici.
Come spiega quest’anno l'assenza di film russi? Forse lo si deve all’arrivo dei nuovi dirigenti che, probabilmente, sono meno favorevoli nei confronti della Russia?
No, non credo. Negli ultimi tempi la carenza di film russi si registra praticamente a tutte le manifestazioni del genere. Lo si deve al fatto che negli anni 2008-2009 è stata effettuata una riforma del cinema russo. Effettuata male, in modo non competente. Di conseguenza è stato compromesso il prestigio del cinema russo nel mondo, si è ridotta la sua quota nel sistema di distribuzione.
A giudicare il film di Alexei German senior, che già da tempo è considerato un classico, sarà non la giuria ufficiale, ma un gruppo di studenti delle università italiane. Come ha accolto questa notizia? Sapranno valutare questa pellicola?
Non lo so. Penso che sia una cosa normale. È bello che il film abbia avuto una nuova vita!
Nell’ambito dell’attuale Mostra del Cinema di Venezia, quest’anno può essere definito con certezza l'Anno di German. Alexei German junior presenterà in questa sede anche il suo cortometraggio “Cinquemila giorni avanti” che sarà proiettato nel quadro del progetto “Future Reloaded”. Di cosa parla?
Non mi piace raccontare il contenuto del film. Tanto più che è alla portata di tutti su Internet. Posso dire solo che il lavoro è stato assai lungo e molto impegnativo.
Per leggere l'articolo in versione originale cliccare qui
Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta