Cinque film russi in sei giorni, dal 17 al 22 giugno 2013. Film inusuali, lontani dai circuiti dei festival o delle sale italiane. Cinque titoli per il Focus Russia del Taormina Film Fest, che si apre il 15 giugno con l’anteprima italiana di Man of Steel, L’uomo d’acciaio, e il suo cast hollywoodiano capitanato da Russell Crowe, ma che farà brillare anche la stella di Renata Litvinova, attrice e regista icona della Russia dei nostri giorni.
"Un anno fa il Focus Russia ha avuto un grande successo, così abbiamo deciso di riproporlo anche in questa edizione – afferma la direttrice generale del Taormina Film Fest, Tiziana Rocca. -. È molto importante che un festival internazionale dedichi spazio alle cinematografie di tutti i Paesi. In particolare, dalla Russia arrivano tanti bei film, anche di registi emergenti, che altrimenti rimarrebbero invisibili. Noi offriamo loro la possibilità di farsi conoscere a un vasto pubblico. Inoltre, quest'anno ci sarà un panel organizzato in collaborazione con l’Anica in cui si potranno incontrare produttori italiani e russi. È un piccolo mercato che può offrire la possibilità di future sinergie produttive, che possono utili a entrambi i Paesi per creare anche nuove opportunità lavorative oltre che culturali" (M.C.)
Per l’organizzazione del Focus Russia, Tiziana Rocca, direttrice generale del festival, si è avvalsa della consulenza di Elena Romanova. "Per la selezione dei film, però, abbiamo richiesto la consulenza di una professionista, Alena Shumakova – afferma Elena Romanova -. Diversamente dal passato, quando a Taormina sono passati dei film che ora sono sulle pagine di enciclopedie del cinema, il direttore editoriale Mario Sesti ci ha chiesto di presentare pellicole che raccontano la Russia di oggi, in modo che lo spettatore possa rendersi conto della ricchezza del cinema russo moderno. E ovviamente, la cornice splendida di Taormina ci è sembrata giusta per presentare la diva assoluta del cinema odierno in Russia, Renata Litvinova".
Quali sono gli obiettivi della collaborazione con il Festival del cinema di Taormina?
L’interesse per la cinematografia russa oggi si avverte non solo dalla parte dei cinefili fedeli, ma anche dalla parte dei protagonisti del settore. Serve un luogo dove possano incontrarsi e confrontarsi tutti per capire meglio come collaborare con la Russia. Che siano co-produzioni, partecipazioni o, eventualmente, la distribuzione per arrivare a un risultato concreto: un film coprodotto, un altro film uscito in sala in Italia e magari dei film italiani nelle sale russe, bisogna prima svolgere un lavoro veramente certosino, studiandosi a vicenda, delineare le differenze oppure le somiglianze tra i due Paesi.
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A questo potrà essere utile la tavola rotonda tra produttori russi e produttori italiani?
La co-produzione è lo scopo di questa tavola rotonda. Abbiamo organizzato un incontro simile in Toscana e ci rendiamo conto della necessità di continuare e approfondire. In Italia è stato elaborato un eccellente sistema fiscale e finanziario per avvantaggiare le co-produzioni da girare sul territorio italiano. Dopo il Festival di Taormina, una numerosa e competente delegazione dell’Anica (l’Associazione nazionale industrie cinematografiche e audiovisive, ndr) sarà al Festival del Cinema di Mosca per raccontare questo sistema a un pubblico maggiore. A Taormina si parlerà di "Esperienze dirette", con testimonianze di produttori italiani e russi. Il coproduttore del film Italian Moovies, in sala in Italia da luglio 2013, ha inoltre l’intenzione di ambientare un film proprio in Sicilia. Inoltre ci sarà modo di conoscere meglio la Sicilia, cominciando da Taormina.
La presenza di Renata Litvinova è la punta di diamante del Focus Russia. Pensa che in questo modo possiate catalizzare l'attenzione delle presenze russe a Taormina?
Nastroyshchik (The Tuner) di Kira Muratova, produzione Russia/Ucraina, 2004
Poslednyaya skazka Rity (Rita’s Last Fairy Tale), 2012
Boginya: kak ya polyubila (Goddess: how I Fell in Love) di Renata Litvinova, 2012
Progulka(La passeggiata) di Alexei Ucitel, 2005
Doch(The Daughter) di Natalia Nazarova e Aleksandr Kasatkin, 2012
Indubbiamente, è un fattore importante. Ma l’idea di presentare i film della Litvinova nasce anche da un’attenta riflessione sulle possibilità di un festival cinematografico, il quale da una parte serve da trampolino di lancio per i grandi film americani o italiani. Anche in Russia si comincia usare questo modello. Dall’altra parte solo una manifestazione così, un festival del cinema può proporre al pubblico vasto le perle rare del cinema russo, che, altrimenti, rimarrebbero poco note. Più questi film sono preziosi, più acquista valore anche il Festival. Inoltre, come ha notato il direttore Sesti, nel caso della Litvinova, è un’occasione veramente rara di presentare un’artista-modello. Quest’affascinante attrice è anche regista, sceneggiatrice e produttrice: per questo si presentano i due film che ha girato e uno, scelto insieme con lei tra numerose possibilità, nel quale è protagonista, L’accordatore di Kira Muratova. Questo fatto è un po’ simbolico: anni fa Renata Litvinova era stata a Taormina con la Muratova, è ora ne torna protagonista. Nel frattempo, anche la città di Taormina è diventata molto ambita dai russi. È un bel segnale.
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