Il console generale a Palermo Vladimir Korotkov (Foto: Francesco Malavolta)
Villa Niscemi assomiglia a una miniatura dei sontuosi palazzi russi. Specchi, affreschi, divani e poltrone in stile. È in questa sede che il console generale della Federazione russa a Palermo, Vladimir Korotkov, ha presentato alla stampa, il 18 aprile 2013, insieme al sindaco Leoluca Orlando e altri membri della giunta comunale, la “Primavera Russa a Palermo”, un’iniziativa che abbraccia economia, cultura e storia.
Quando racconta di queste terre apparentemente così diverse, il console usa spesso due parole: cuore e anima. “Perché – spiega - abbiamo lo stesso modo di concepire la vita. Siamo popoli con un cuore grande e un’anima propensa al perdono, abbiamo insita la disponibilità ad aiutare”.
Vladimir Korotkov ha 63 anni e, grazie alla sua lunga carriera diplomatica, da un anno e mezzo è nel capoluogo siciliano. Di quest’iniziativa dice che “è stato possibile organizzarla solo grazie alla collaborazione di tutti: dal sindaco della città Leoluca Orlando all’impiegato del vivaio che ha consegnato i fiori e le piante”.
Simili sì, siciliani e russi, ed ora più uniti. Come sono cambiati i rapporti tra l'Isola e la Russia negli ultimi 40 anni?
Prima per noi non era possibile accedere a quest’Isola se non dopo richieste e autorizzazioni. La Sicilia apparteneva alla cosiddetta “zona rossa” per la presenza delle basi americane. Adesso, per fortuna, l’interesse verso questi siti si solleva solo se ci invitano. Ora gli studenti, gli uomini d’affari, possono viaggiare in Russia tranquillamente e anche io come diplomatico posso andare in tutte le città senza bisogno di alcun permesso. Questa è una grande conquista di libertà. Il mondo è cambiato e non è possibile fare un vero confronto tra le condizioni degli anni scorsi ed oggi. Dieci anni fa quando il nostro governo ha preso la decisione di inaugurare qui il Consolato generale ha analizzato tutti gli aspetti politici ed economici e ha preso la decisione giusta. Del resto 200 anni, nel 1813 fa il primo viceconsole era qui a Palermo.
Il console generale a Palermo Vladimir Korotkov, in piedi. Alla sua destra il sindaco della città Leoluca Orlando (Foto: Francesco Malavolta)
È possibile tracciare un bilancio dei visitatori che vanno in Russia e dei russi che visitano la Sicilia?
In 10 anni il consolato ha rilasciato 60mila visti. Di questi almeno tremila sono business. Ciò significa che ci sono reali possibilità che l’economia si sviluppi grazie a una sinergia.
Cosa si può fare per incrementare questi rapporti?
Sicuramente lavorare ancora di più e meglio con le agenzie turistiche. Attraverso riduzioni dei biglietto d’aereo e del costo del soggiorno si può potenziare il flusso turistico. Questa è una terra bellissima che i russi sanno apprezzare e anche in questo ci sono paragoni. Così come in ogni città dell’Isola ci sono differenze e bacini culturali immensi, anche in Russia vivono moltissime differenze a seconda dell’area geografica.
Quali sono i programmi per il futuro?
Far diventare un appuntamento annuale la “primavera”. Deve trasformarsi in una tradizione perché le belle tradizioni vanno rispettate e ripetute. L’arricchiremo sempre con nuove sfumature e contenuti.
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