“Masha i Medvedi” e il disco delle stagioni

Il gruppo russo ha presentato la seconda parte del suo lavoro in coincidenza con l'equinozio di primavera. In attesa dei prossimi due appuntamenti

Il gruppo “Masha i Medvedi” (“Masha e gli orsi”) ha presentato la seconda parte del suo nuovo album che si intitola “Bruchi” sul palco del club moscovita Gogol. L’uscita completa si compone di quattro parti interrelate, ognuna delle quali include quattro canzoni. La presentazione di ogni parte è stata fatta coincidere con una data cruciale dell’anno legata all’alternarsi delle stagioni e il disco segna di per sé il passaggio simbolico del gruppo a una nuova era. Le quattro parti di questo singolare puzzle musicale compongono un disegno unico, mentre i titoli si dispongono a formare una frase intera.

La prima parte del polittico, dall’intrigante titolo di “Fine”, è uscita su Yandex. Musica il 21 dicembre 2012, nel giorno del solstizio d’inverno con il quale si è interrotto bruscamente il calendario degli antichi Maya; il concerto di presentazione del disco si è tenuto il giorno seguente.

La seconda parte “Bruchi” è stata presentata nel giorno dell’equinozio di primavera. Le presentazioni delle altre due parti sono in programma per il solstizio d’estate, il 21 giugno 2013 – noto anche come il giorno di Ivan Kupala – e il giorno dell’equinozio di autunno, il 22 settembre 2013.

Gli estimatori dei supporti fisici potranno riunire nel corso dell’anno le quattro parti dell’album, mentre ai fan del formato digitale basterà acquistare la prima parte del disco per avere a disposizione un’intera applicazione che più avanti si aggiornerà automaticamente.

Il gruppo “Masha e gli orsi” si è formato nel 1997. Punto di partenza della band può essere considerato il 1996, quando Marija Makarova ha dato un demo delle sue canzoni a Oleg Nesterov, musicista e proprietario della società “Snegiri-musyka” (Fringuelli-musica), in quel momento in tournée a Krasnodar.

Nel 1997 la Makarova ha firmato un contratto con Nesterov, che è diventato il suo produttore. Nello stesso anno la ragazza ha riunito i musicisti.

L’album di debutto, “Solnceklesh” (Soleclash) è del 1998. La canzone “Ljubochka” tratta da quest’album, una versione lievemente modificata dell’omonima poesia della poetessa sovietica per l’infanzia Agnija Barto, ha dato in un attimo la celebrità al gruppo.

Nel 1999 durante la registrazione del nuovo album “Kuda?” (Dove?) la Makarova e Nesterov hanno inciso il brano “Tsvety” (Fiori), un altro successo apprezzato da critica e ascoltatori.

Il gruppo si sciolse nel 2000 per un contrasto tra la Makarova e gli altri componenti della band, avvenuto appena prima l’esibizione al Festival Maxidrom, che infatti non si tenne. Nel 2004 i musicisti si sono riuniti un’altra volta per registrare l’album “Bez jasyka” (Senza lingua).

Un altro disco, dove compaiono duetti della Makarova con Nesterov, con i gruppi “Konec Filma” (Fine del film), “Borby” (Lotte) e altri, è uscito nel 2008.

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