Il meraviglioso mondo di Ekat Bork

La cantante russa Ekat Bork (Foto: Ufficio stampa)

La cantante russa Ekat Bork (Foto: Ufficio stampa)

La cantante russa presenta in Italia il suo primo album "Veramellious" (storpiatura di "meraviglioso") e il tour che seguirà: "Undici brani che raccontano la mia vita e i miei sogni e affrontano temi sociali"

Veramellious è una parola senza significato. Ne ha, invece, uno fondamentale per Ekat Bork, cantautrice russa che ad aprile 2013 pubblicherà in Italia il suo primo album tutto in inglese, che s’intitolerà Veramellious. 

Cresciuta musicalmente al Cpm (Centro Professione Musica) di Milano, Ekat Bork, comincerà il suo tour per la presentazione del suo lavoro venerdì 15 marzo 2013 dal Millenote di Busto Arsizio (Varese) e lo concluderà allo Spazio47 di Aprilia (Latina) il 24 maggio 2013.

"Quest’album è la realizzazione del mio più grande sogno – confessa Ekat -. Immaginavo questo momento sin da piccola, ho aspettato tanto prima di poterlo realizzare e, adesso, tutto è veramiglioso".

Sì, “veramiglioso”. "Il titolo dell’album – sorride Ekat - nasce da questo mio errore d’italiano. Storpio sempre la parola meraviglioso. Così, mettendoci un tocco di creatività e uno di latino per renderlo più fiabesco, ecco arrivare la parola Veramellious che rispecchia perfettamente il tema del mio lavoro".

Undici brani che raccontano "la mia vita e i miei sogni, dove ogni ascoltatore può rispecchiarsi – continua Bork -. Affronto senza timori temi seri come la fame e la povertà, il bisogno d’affetto, il desiderio di libertà, il sogno e l’evasione dalla realtà, la passione e l’amore, la rabbia e la ribellione, la speranza, l’accettazione di noi stessi e delle nostre debolezze".

Ekat Bork agli esordi al Cpm (Centro Professione Musica) di Milano si esibiva con il nome di Ekaterina (Fonte: Youtube)

Ma chi è Ekat Bork? "Sono nata in Ussuriisk, a tre ore di treno da Vladivostok – si presenta -.  Però non mi piace parlare del passato e cerco sempre di guardare avanti. Ho vissuto un dolore fortissimo quel maledetto giorno in cui mio fratello fu ucciso. Mia madre era completamente distrutta. Quel dolore così grande invece di unirci ci allontanò, e fu così che decisi di partire".

Ekat si trasferì a San Pietroburgo. Poi, nel 2007, in Svizzera. "Lì ho trovato la pace, insieme con la ritrovata voglia di scrivere e di cantare – continua -. Fu allora che un ragazzo mi consigliò il Cpm di Milano dove ho conosciuto Sandro Mussida, Francesco Fabris e poi il mio produttore Silvio Cattaneo".

Oggi Ekat vive a Milano. "Anche se metà del mio tempo lo trascorro in Svizzera perché non riesco a vivere senza la libertà che mi danno la natura e le mie montagne – confessa -. In Italia amo i paesini piccoli, specialmente quelli del Sud. Ma adoro anche le grandi città come Roma e Firenze e mi piace la gente di cuore, quella semplice, buona, ospitale, aperta e disponibile".

Gente che si trova sia in Italia, sia in Russia, "ma sono Paesi molto diversi, anche se con una certa somiglianza nel caos. Forse per questo andiamo molto d’accordo", osserva Ekat Bork, che porta la Russia nel cuore. "La mia terra non l’ho lasciata per sempre, sono solo partita per un lungo viaggio, forse senza ritorno. Col tempo ho cominciato ad apprezzare di più la cultura russa – ammette con un po’ di nostalgia -. Le canzoni tradizionali che ti toccano l’anima, i nostri balli. Mi mancano le betulle, quando le vedo sono invasa da pensieri nostalgici. Ricordo mia nonna che abbracciava le betulle e che parlava con loro, dicendo che l’ascoltavano. Poi a San Pietroburgo abita la mia migliore amica, che mi piacerebbe, un giorno, portare in Italia, perché mi manca davvero tanto".

A questo link si trova il sito di Ekat Bork, che però è ancora in allestimento

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