Il Mariinskij II, come la nuova costruzione è stata soprannominata, occupa un intero isolato nel centro di San Pietroburgo ed è in fase di costruzione nelle immediate vicinanze dello storico edificio del Mariinskij (Foto: Itar-Tass)
“Il nervosismo che è esploso attorno ai lavori di costruzione, ancora in corso, del Mariinskij II ricorda tristemente il trambusto sollevato da professionisti e semplici cittadini contro il bellissimo progetto di Dominique Perrault. È stata proprio quella ondata di proteste che ha letteralmente ucciso il suo progetto e ci ha costretti a ripiegare sulla soluzione rapida, semplice ed economica che abbiamo ora tra le mani. La gente dovrebbe farsi un bell’esame di coscienza prima di richiedere nuovamente misure radicali”, scrive Mikhail Piotrovskij, nella sua lettera.
Il fatto è che il nuovo edificio per il leggendario Teatro Mariinskij di San Pietroburgo è stato quasi completato. La nuova struttura ha fatto infuriare, in primo luogo, i cittadini di San Pietroburgo e, poi, anche gli intellettuali di Mosca, che stanno ora raccogliendo le firme per presentare una petizione al governatore di San Pietroburgo e chiedere che il nuovo teatro venga raso al suolo.
La storia del nuovo Mariinskij risale al 2003, quando l'architetto francese Dominique Perrault vinse la gara d’appalto internazionale per la progettazione del nuovo teatro con una proposta che prevedeva una struttura futuristica coronata da una grande cupola. Il progetto di Perrault non ricevette tuttavia l'approvazione tecnica. Nel 2006 venne annunciata una nuova gara d’appalto. Terminata la collaborazione con Perrault, si decise di progettare efficacemente un nuovo edificio, partendo nuovamente da zero. Lo studio canadese di architettura Diamond&Schmidt vinse la nuova gara e come risultato, il design canadese fu letteralmente “piantato” sopra le fondamenta costruite da Perrault.
Il Mariinskij II occupa un intero isolato nel centro di San Pietroburgo e sorge nelle immediate vicinanze dell’edificio storico del Teatro Mariinskij. Un ponte pedonale sul canale Krjukov collega le due strutture.
Nel corso delle opere di costruzione, il Mariinskij II è diventato uno degli edifici teatrali più costosi del mondo. Nel 2003, il budget iniziale era di 10 miliardi di rubli. All’inizio del 2012, le risorse stanziate avevano raggiunto i 16 miliardi di rubli e si prevede che in tutto verranno spesi circa 22 miliardi di rubli. Il teatro dovrebbe aprire le sue porte al pubblico a maggio.
La struttura moderatamente conservatrice e geometricamente regolare del Mariinskij II stride con il classicismo standard del centro di San Pietroburgo. I critici scrivono che l'edificio assomiglia più a un centro commerciale che a un teatro dell’opera.
Piotrovskij ha una risposta anche riguardo a ciò: “L'organizzazione interna e le attrezzature sono le caratteristiche più importanti di un teatro. In ogni caso, dovremmo aspettare fino a lavori conclusi prima di poter innalzare un coro di protesta”, recita la sua lettera. In ogni caso, il verdetto finale circa l’aspetto esteriore del nuovo edificio del Mariinskij spetta al responsabile del teatro, Valerij Gergiev.
E a Gergiev sembra piacere tutto. In una conferenza stampa indetta dal teatro, proprio su questo tema, il maestro si è detto soddisfatto dei risultati del primo test acustico che è stato condotto alla fine di dicembre del 2012. “Le mie prime impressioni sono molto buone -, ha detto Gergiev. - Il coro, i solisti e l'orchestra si sentivano chiaramente. Ho diretto personalmente i musicisti e poi mi sono seduto in platea, in ultima fila, per ascoltare il concerto. Penso sia un inizio promettente”.
Per quanto riguarda la facciata del nuovo teatro, Gergiev ritiene che sia troppo presto per esprimere un giudizio. “Non possiamo trarre ancora delle conclusioni; l'edificio deve essere visto nel suo complesso, e questo, per ora, non è possibile. Le scale di vetro non sono state ancora installate e non sono stati montati ancora i fari che faranno brillare il teatro di sera e illumineranno il centro della città, che risente molto della mancanza di giornate di sole e delle lunghe notti d'inverno”, ha dichiarato Gergiev.
Gli architetti di San Pietroburgo intervistati da Ria Novosti si sono un po’ trattenuti nelle loro valutazioni relative al nuovo edificio teatrale.
“Se dovessi dare un voto al nuovo teatro, gli darei una sufficienza abbondante. Non ha rovinato il tessuto architettonico in cui è inserito, ha una scala accettabile, e non ha l'aspetto di un elefante in un negozio di porcellane. Per quanto riguarda la sua facciata, sarebbe potuta essere più espressiva. Purtroppo, infatti, il nuovo edificio non ha nulla di eccezionale. Non ha niente a che vedere con lo status del Teatro Mariinskij sulla scena musicale mondiale. Mi piacerebbe che l’aspetto dell’edificio rispecchiasse anche la fama del teatro”, ha dichiarato Felix Bujanov, responsabile dello studio di architettura B2.
Bujanov ha aggiunto di essere stato uno dei sostenitori del progetto di Dominique Perrault. “Quel progetto sarebbe potuto essere epico per la città di San Pietroburgo e l'architettura russa in generale, ma non è stato così. Non possiamo che sentirci delusi per non avergli dato la possibilità di venire alla luce”, ha concluso Bujanov.
Rafael Dajanov, direttore dell’ufficio “Litejnaja Chast-91”, ritiene che il nuovo Mariinskij sia una struttura esclusivamente funzionale. “Si tratta di un edificio puramente funzionale, a livello architettonico non vi è nulla da mettere in evidenza -, ha riconosciuto Dajanov. - Avrà anche una buona acustica, un buon palco e una buona sala, ma per quanto riguarda l'architettura, se si fonderà con il tessuto architettonico circostante o diventerà a sua volta un gioiello architettonico, sono tutti parametri che non possono essere applicati al Mariinskij II”, ha concluso.
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