Tramutare “un cane di strada in un uomo fallimentare, e l’uomo fallito in cane”. Proprio come “la rivoluzione vuol tramutare il proletario sfruttato in cittadino liberato e poi lo riprecipita nel fanatismo e nella soggezione”. È questa una delle tante critiche che si leggono su “Cuore di Cane”, il romanzo di Mikhail Bulgakov, conosciuto per la sua forte vena satirica. Un tratto che trova il proprio apice ne “Il Maestro e Margherita”. E sarà proprio “Cuore di Cane” del 1925 a essere portato sul palcoscenico del Teatro alla Scala di Milano dal 13 marzo al 3 aprile 2013, cantato in russo con videolibretti in italiano e in inglese.
Diretto da Martyn Brabbins per la regia di Simon McBurney, lo spettacolo porterà in scena Paulo Szot nei panni di Filip Filippovich, Ville Rusanen nei panni di Bormental e Peter Hoare nel ruolo di Sharikov.
Per maggiori informazioni:
www.teatroallascala.org
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