Video tratto da www.ntv.ru
È stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo plurimo Azat Yagafarov, il guidatore della motoslitta caduta in un burrone nelle Alpi italiane. La notizia è stata riportata a Ria Novosti dal console generale della Federazione Russa a Milano, Alexei Paramonov.
Secondo quanto dichiarato dal console, l’arresto sarebbe stato richiesto dalla procura di Trento, che sta portando avanti le indagini per far luce sulla tragedia. L’uomo, attualmente ricoverato in un ospedale italiano, è stato collocato in un reparto speciale riservato alla detenzione. Il console Paramonov ha inoltre aggiunto che all’accusato è già stato assegnato un avvocato.
La tragedia è avvenuta nella serata del 4 gennaio 2013 a duemila metri di altitudine, tra le località Alberghi del Cermis e il Doss dei Laresi, in Trentino Alto Adige.
La motoslitta con rimorchio, a bordo della quale viaggiavano otto persone, è caduta da un’altezza di cento metri. Nell’incidente hanno perso la vita sei cittadini della Federazione, fra cui cinque turisti di Krasnodar e la direttrice di un rifugio, Rafilya Pshenichnaya. Il marito di quest’ultima, Azat Yagafarov e il turista Boris Yudin sono stati ricoverati con molteplici fratture all’ospedale di Trento.
Secondo i mezzi di comunicazione italiani, che per primi hanno diffuso la notizia, l’incidente sarebbe stato causato dall’imprudenza del guidatore, e non da un eccesso di alcool. Secondo quanto dichiarato dal procuratore capo di Trento, Giuseppe Amato, il tasso alcolemico nel sangue di Yagafarov al momento dell’incidente “non era di tanto superiore al limite previsto dalla legge”.
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