Il 2012 della politica estera russa

La sede del Ministero degli Esteri russo (Foto: PhotoXpress)

La sede del Ministero degli Esteri russo (Foto: PhotoXpress)

I successi del vertice Apec e il disgelo con la Georgia, l'impegno dalla presidenza del G20, ma anche le tensioni con Usa e Germania

Nel 2012 la Russia ha ottenuto successi in politica estera, ma ha anche vissuto momenti di crisi. Mosca ha guidato il summit dell’Apec, ha assunto la presidenza del G20, ha avviato trattative dirette con la Georgia, con cui aveva interrotto i rapporti  diplomatici dall’“agosto caldo” del 2008. Ma intanto le relazioni diplomatiche tra la Russia e l’Occidente hanno registrato un peggioramento sui temi nodali della Siria e della tutela dei diritti umani.

1. La Russia ha elaborato una nuova concezione di politica estera
Il Ministero degli Affari esteri ha sviluppato una nuova strategia di politica estera su incarico di Vladimir Putin, che nel 2012 è tornato alla guida del Cremlino, e della nuova piattaforma di politica estera elaborata per il suo terzo mandato presidenziale. Dal progetto sulla politica estera si evince  che la Russia punta a essere una “forza morbida” e a proporsi come un’isola di stabilità in un “mondo sempre più difficilmente prevedibile”. La principale priorità della sua politica estera riguarderà lo spazio post-sovietico.

2. Il summit dell’Apec ha rappresentato un’occasione per rivendicare la leadership russa nella regione dell'Asia e del Pacifico


I partecipanti al Summit Apec 2012 a Vladivostok (Foto: Itar-Tass)
Il summit dell’Apec ha rappresentato per la Russia un’occasione estremamente importante per rivendicare la sua leadership nella regione del Pacifico-asiatico. Grazie all’agenda intensa e  costruttiva, la capitale del summit, Vladivostok, ha avuto un grande rilancio.

3. L’attuale regime di visti con l’Ue per ora non verrà annullato


Il regime senza visti resta un argomento spinoso nelle relazioni Russia-Ue (Foto: Itar-Tass)
Le trattative per annullare il regime di visti tra Russia e Unione Europea sono in corso già da parecchi anni e nel 2012 ci si attendeva l’annullamento dell’obbligo di visto per alcune categorie particolari di cittadini. Tuttavia, non è stato compiuto nessun passo avanti. Oggetto del contendere nelle trattative i cosiddetti passaporti di servizio. Il rifiuto da parte dell’Ue di un ammorbidimento del regime dei visti  è stato accolto dalla Russia con sconcerto. A detta del Ministero degli Affari Esteri le misure dell’Ue sarebbero pretestuose e prive di fondamento.

4. Tensioni nei rapporti con la Germania


Il Presidente russo Vladimir Putin e la cancelliera tedesca Angela Merkel durante un recente incontro (Foto: AP)
Il 2012 che si chiude è stato funestato da tensioni nei rapporti tra la Russia e il suo partner essenziale nell’Ue, la Germania. La causa è un documento di protesta in 17 punti contro la Russia, redatto sotto la supervisione ideologica  del deputato Andreas Schockenhoff, che coordina per parte tedesca i rapporti tra Russia e Germania. I legislatori tedeschi  avevano approvato una risoluzione che invitava la cancelliera Angela Merkel a sollevare la questione della tutela dei diritti umani in Russia; cosa che puntualmente è avvenuta durante l’incontro di novembre 2012 con il Presidente Putin. Dopo l’incontro numerosi commentatori hanno cominciato a parlare di una fine dei “rapporti esclusivi” tra i due Paesi. 

5. La presidenza della Russia al G20


Gli esperti ritengono che la presidenza della Russia del G20 possa consentire di rafforzare il ruolo dei Brics (Foto: Getty Images / Fotobank)
Dal 1° dicembre 2012 la Russia ha assunto per la prima volta la presidenza del G20, il club di cui fanno parte le economie più avanzate del mondo. I Venti producono il 90 oer cento del prodotto interno lordo mondiale e rappresentano l'80 per cento dell’intero commercio mondiale; sul territorio dei Paesi dei Venti risiedono i due, tre terzi dell’intera popolazione del nostro pianeta. Per la Russia non è solo un’occasione per dar prova di talento organizzativo, ma anche una concreta opportunità per esercitare un peso effettivo sulla politica economica internazionale.

6. La “Legge Magnitsky” ha prodotto risultati inattesi


In risposta alla legge Magnitsky, i legislatori russi hanno approvato una legge che blocca le adozioni agli americani (Foto: RIA Novosti/Igor Rustak)
Agli inizi di dicembre 2012 il Senato degli Usa ha approvato una legge che vieta il visto d’ingresso a cittadini russi sospettati di essere coinvolti nella morte dell’avvocato Sergey Magnitsky, avvenuta in una prigione di Mosca. La Russia ha giudicato tale provvedimento un’interferenza negli affari interni del Paese. In risposta all’adozione della “lista Magnitsky” i deputati del Parlamento russo hanno attuato una legge che vieta l’adozione di bambini russi da parte di cittadini americani. I politologi nei loro commenti hanno parlato di “venti di guerra fredda”. 

7. Iniziato il transito di merci Nato attraverso Ulyanovsk


L'aeroporto Vostochny di Ulyanovsk (Foto: Itar-Tass)
Il governo russo a giugno 2012 ha autorizzato l’utilizzo della terra, insieme al transito aereo, per il trasferimento di merci attraverso Ulyanovsk dall'Afghanistan e ritorno. Per la Nato, che nel 2012 ha avviato il ritiro delle truppe dall’Afghanistan, questo riveste una grande importanza. In Russia la notizia è stata accolta tra grandi polemiche dagli strati conservatori della popolazione. Molti hanno temuto il rischio di apertura di vere “basi Nato” nella regione tanto che il Presidente Vladimir Putin è dovuto intervenire a un incontro organizzato nel mese di agosto 2012 per rassicurare i militari che prestano servizio in loco.

8. La Siria accresce la tensione politica


Il rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, Vitaly Churkin, ha condannato "gli sforzi da parte di alcuni governi per giustificare il loro supporto finanziario, materiale, tecnologico e logistico ai gruppi armati illegali, attivi in Siria" (Foto: Reuters)
Sullo sfondo dell’intensa pressione esercitata dall’Occidente sulla Siria la Russia è diventata il principale oppositore della linea di un intervento armato nella guerra civile in atto nel Paese mediorientale. Secondo le autorità russe, il sostegno dell’Occidente agli insorti siriani non servirà a democratizzare il Paese, ma solo a destabilizzare la regione, dando il via libera al terrorismo e vanificando per sempre il ricorso al diritto internazionale nella risoluzione dei conflitti politici.

9. Nuove normative per la regolamentazione di Internet

Banditi i siti dai "contenuti pericolosi”, quali pornografia, droga e istigazione al suicidio (Foto:Gettyimages/Fotobank)
La Russia e la Cina si sono espresse a favore di una riforma radicale delle strategie per garantire la sicurezza informatica. Per i due Paesi il sistema vigente di regolamentazione della Rete da parte di società americane private è ormai invecchiato e non risponde ai bisogni attuali del Web. La delegazione russa ha proposto di trasmettere pieni poteri di regolamentazione a un organismo dell’Onu, l’Itu (l'Unione internazionale delle telecomunicazioni), concedendo ai singoli Stati la sovranità digitale in materia di infrastrutture informatiche.

10. Espulsione dell’Usaid dalla Russia


L'organizzazione Usaid ha lasciato la Russia (Foto: AP)
In seguito alle eccessive richieste di finanziamento da parte delle Ong presenti sul territorio russo l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (Usaid) ha abbandonato il Paese. Le Ong russe ricevevano mediamente finanziamenti per 100 milioni di dollari l’anno. L’espulsione dell’Usaid è una delle ennesime tappe dell’escalation della tensione tra Russia e Usa.

11. Segnali di avvicinamento con la Georgia


Segnali di disgelo nelle relazioni tra Russia e Georgia (Foto: Kommersant)
Sul finire dell’anno 2012 la Russia ha avviato le prime trattative dirette con la Georgia, Paese con cui confina a Sud, dopo la rottura dei rapporti diplomatici verificatasi in seguito al conflitto scoppiato nell’agosto 2008. Il riavvio dei rapporti diplomatici si è reso possibile grazie alla vittoria dell’opposizione alle elezioni parlamentari georgiane e al forte indebolimento della posizione del presidente Mikhail Saakashvili.

12. La Russia sta diventando una meta turistica sempre più attraente

Ksenia Zemskova, direttrice del portale d'informazione sulla capitale, Wow Moscow, presenta la carta turistica della città (Foto: Itar-Tass)
Il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin ha comunicato che la capitale russa è stata visitata nel 2012 da più di cinque milioni di turisti stranieri. A detta del sindaco si tratta di una cifra record, mai registrata prima nella storia della città. Le stime sulla presenza turistica nell’intero Paese non sono state ancora pubblicate, ma si calcola che supereranno del 15-20 per cento gli indicatori del 2011.

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