Tecnologia, a Mosca il centro italo-russo

I giovani scienziati hanno bisogno di lavorare duramente e fare sacrifici per finire i loro studi e contribuire al progresso scientifico, come ribadiscono alcuni accademici russi (Foto: PhotoXPress)

I giovani scienziati hanno bisogno di lavorare duramente e fare sacrifici per finire i loro studi e contribuire al progresso scientifico, come ribadiscono alcuni accademici russi (Foto: PhotoXPress)

Inaugurato all'Università Tecnologica Statale Stankin un polo di formazione e perfezionamento di operatori per le imprese metalmeccaniche della Federazione con l’utilizzo di strumentazioni Made in Italy

L’11 dicembre 2012 al polo tecnologico e di sperimentazione del Centro statale ingegneristico dell’Università Tecnologica Stankin di Mosca è stato ufficialmente aperto il Centro italo-russo di formazione e perfezionamento di operatori per le imprese metalmeccaniche russe con l’utilizzo delle strumentazioni e delle tecnologie dei produttori italiani leader nella tecnica di macchine utensili.

Il rettore dell’Università Tecnologica Stankin di Mosca, Sergei Grigorev, ha presieduto la cerimonia solenne: “Il Centro viene inaugurato nella cornice di un memorandum sulla collaborazione tra l’Ice, l'Istituto per il commercio estero d’Italia, e l’università Stankin, sottoscritto il 18 novembre 2010. Scopo dell’attività del Centro italo-russo è promuovere la crescita in un ambiente di collaborazione tecnologica innovativa tra Russia e Italia nel settore metalmeccanico e di lavorazione dei metalli. Bisogna sottolineare che, considerando l’autorevolezza e l’esperienza dell’ateneo russo in termini di apporto professionale e tecnologico per la modernizzazione e lo sviluppo dell’industria meccanica nazionale, la scelta della nostra università come base per la realizzazione di un Centro italo-russo non è casuale. Sono convinto che oggi il processo di preparazione di specialisti di alto livello sia impensabile senza l’acquisizione, nella pratica, delle tecnologie innovative del settore e delle strumentazioni adottate nei Paesi industrialmente sviluppati tra i quali l’Italia rientra di diritto”.

L’Italia occupa il quarto posto al mondo nella produzione metalmeccanica e il secondo nell’export. Antonio Zanardi Landi, ambasciatore straordinario e plenipotenziario d’Italia, ha affermato: “L’importanza strategica delle relazioni economiche con la Federazione Russa si manifesta nella produzione condivisa di conoscenze che possano rafforzare la crescita industriale dei nostri due Paesi. È uno scopo che richiede gli sforzi congiunti dell’università e di imprese altamente tecnologiche. Tale è il compito che deve essere svolto da questo importante progetto, dal quale ci attendiamo risultati significativi, soprattutto in prospettiva a medio e lungo termine”.

Il Centro italo-russo formerà gli studenti e promuoverà il perfezionamento degli specialisti dell’Università Tecnologica Stankin mediante l’utilizzo di strumentazioni e tecnologie italiane dei costruttori leader di macchine utensili. Nel contesto di crisi europea le parti si sono accordate su un co-finanziamento al 50 per cento per la costruzione del Centro a Mosca. L’Istituto per il Commercio Estero d’Italia, Ice, ha ricevuto i contributi dal Ministero dello Sviluppo italiano, mentre il Ministero della Formazione e della Scienza della Federazione ha provveduto a sostenere economicamente l’università Stankin. Il partner italiano ha fornito metà della somma di acquisto dei macchinari, mentre l’ateneo russo, oltre al 50 per cento del prezzo per le macchine utensili, ha dotato il progetto dell’infrastruttura e delle piattaforme necessarie.

A febbraio del 2012 era stata stilata una lista di macchinari indispensabili e al momento attuale tutti i lavori di aggiustaggio e di avviamento sono terminati; il Centro diventerà anche una piattaforma espositiva e dimostrativa per i contatti tra le imprese italiane e le aziende russe interessate alla modernizzazione delle produzioni di lavorazione meccanica. Tra le attività previste dal Centro rientra la raccolta, l’analisi e la diffusione di informazioni sulle necessità del mercato russo e le proposte delle società italiane nel settore delle tecnologie metalmeccaniche.

La collaborazione tra l’università tecnologica Stankin e l’Italia cresce anche secondo altri indirizzi. L’anno scorso infatti l’ateneo russo ha organizzato un concorso per i migliori studenti delle università della Federazione nel campo delle tecniche di lavorazione dei metalli. La competizione è diventata la tappa russa dell’Italian Technology Award 2011, che ha premiato i dieci migliori studenti del nostro Paese, compresi alcuni studenti di Stankin, mandandoli in Italia per uno stage di due settimane. I vincitori hanno potuto visitare il Politecnico di Milano e una serie di imprese costruttrici italiane leader nel mondo. L’università Stankin prevede di continuare a sviluppare con l’Italia collaborazioni di questo tipo.

La metalmeccanica richiede un’attenzione continuativa da parte della dirigenza del Paese e nei prossimi anni saranno spesi per la sua modernizzazione 3 trilioni di rubli. Secondo il parere di Vladimir Gutenev, deputato della Duma di Stato della Federazione Russa, primo vicepresidente della Commissione industria della Duma, primo vice presidente dell’Unione dell’industria metalmeccanica, la Russia è pronta a cedere il proprio mercato soltanto in cambio di tecnologie, che è proprio la proposta di collaborazione avanzata dall’Italia.

Per leggere l'articolo in versione originale cliccare qui

Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie