Siria, piano di evacuazione dei russi

Le flotte navali russe del Baltico e del Mar Nero sono state allertate per evacuare i cittadini russi dalla Siria (Foto: Ria Novosti / Igor Zarembo)

Le flotte navali russe del Baltico e del Mar Nero sono state allertate per evacuare i cittadini russi dalla Siria (Foto: Ria Novosti / Igor Zarembo)

I soccorsi prevedono di rimpatriare via aerea e via mare almeno 30mila cittadini della Federazione

Il Ministero russo per le Situazioni di Emergenza, il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero della Difesa hanno preparato un piano per una vasta operazione per evacuare i cittadini russi dalla Siria.

Secondo il documento, i soccorritori sono pronti a portare circa 30.000 russi fuori dalla regione. In caso di evacuazione d'urgenza, gli aerei del Ministero delle Situazioni di Emergenza, il Ministero della Difesa e Aeroflot, nonché traghetti passeggeri e quattro grandi navi militari da sbarco della flotta del Mar Baltico e del Mar Nero parteciperanno all'operazione.

Stando a una fonte del Ministero delle Situazioni di Emergenza, i russi attualmente in Siria possono essere suddivisi in tre gruppi: "Ci sono dipendenti di istituzioni ufficiali russe, persone che lavorano in Siria in base a contratti privati ​​o in proprio e cittadini in visita privata o sposati con gente del posto".

Così, in caso di aggravamento della situazione in Siria, 30.000 persone dovrebbero essere evacuate in Russia immediatamente. Solo 9.000 di loro sono registrate presso l'Ambasciata Russa e i consolati. Tuttavia, soltanto 402 persone nella zona consolare di Damasco e 615 ad Aleppo hanno ufficialmente espresso il desiderio di lasciare il Paese.

I servizi di soccorso hanno lavorato su diversi piani di evacuazione possibili. Il primo unisce terra, mare e via aerea: chi vuole lasciare il Paese verrà dapprima trasportato su strada verso i porti siriani di Tartus e Latakia e poi traghettato a Larnaca a Cipro. Aerei del Ministero e quelli regolarmente programmati da Aeroflot e Cyprus Airways provvederanno ai rimpatri.

Il governo russo ha anche in programma di utilizzare quattro navi passeggeri per l'evacuazione: la Apollonia (che può trasportare 250 passeggeri), l'Ant-1 (90 passeggeri), la Formica-2 (68 passeggeri) e la Nikolai Konarev (75 passeggeri). Queste imbarcazioni si trovano attualmente nei mari Rosso, Mediterraneo e Nero.

L'operazione coinvolgerà anche motovedette e mezzi da sbarco di grandi dimensioni della flotta del Baltico e del Mar Nero. Secondo i piani del Ministero delle Situazioni di Emergenza in accordo con Aeroflot e Transaero, i russi saranno evacuati dagli aeroporti di Damasco e Latakia.

"La nostra compagnia sarà impegnata solo dopo un ordine da parte del Presidente o del primo ministro", riferiscono da Aeroflot. Transaero ha dichiarato che i suoi Boeing 747 non sarebbero entrati nello spazio aereo siriano, ma avrebbero imbarcato persone a Cipro.

L'esperto Konstantin Zatulin ritiene che il piano di evacuazione non sarà molto probabilmente utilizzato. "Tali operazioni sono normalmente previste per le emergenze vere e proprie", ha detto Zatulin. Inoltre, la Russia ha poca esperienza nell'effettuare tali operazioni su vasta scala.

Secondo una fonte del Ministero delle Situazioni di Emergenza, una commissione governativa speciale incaricata delle attività di coordinamento interdipartimentale è stata comunque istituita per gestire l'evacuazione dalla Siria. Il numero totale del personale del Ministero delle Situazioni di Emergenza sul territorio saranno 173. Lo Stato Maggiore delle Forze Armate ha deciso questo numero.

L'ambasciata russa in Siria ha riferito che solo due vie di evacuazione sono rimaste relativamente sicure: l'autostrada Damasco-Beirut e da Tartus e Latakia via mare. I diplomatici avevano osservato che l'aeroporto di Damasco non era più sicuro ed era praticamente impossibile evacuare chiunque da Aleppo.

Più di 15.000 persone sono state uccise in Siria da quando sono scoppiati i combattimenti tra le truppe governative e gli oppositori del regime di Assad nel marzo 2011. Due cittadini russi sono stati rapiti in Siria ed è stata avanzata una richiesta di riscatto.

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