Politici e funzionari statali russi dovranno rendere conto non solo delle loro spese personali, ma anche di quelle di coniugi e figli (Foto: Itar-Tass)
Il Presidente Vladimir Putin ha firmato un pacchetto di leggi che mira a controllare le spese dei funzionari statali. Secondo le nuove regole, verranno sottoposte a controllo le spese “legate all'acquisto di terreni e di altri beni immobili, vetture, titoli e azioni, se il loro importo supera il reddito complessivo dell’acquirente e del coniuge nei tre anni precedenti l’acquisto”.
I funzionari dovranno fornire informazioni non solo circa le loro spese, ma anche quelle dei propri coniugi e figli minorenni e dovranno essere in grado di giustificare ogni singolo acquisto. Qualora non siano in grado di farlo, saranno soggetti a licenziamento e le loro proprietà confiscate dallo Stato. Saranno inoltre tenuti a pagare una multa.
Qualora si rifiutino di farlo, secondo la nuova normativa, potranno essere sottoposti agli arresti domiciliari o ad attività correttive. La prigione rimane in ogni caso esclusa.
Le nuove regole entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2013 e i requisiti riguarderanno le operazioni effettuate nel 2012. In questo modo, ad aprile 2013, quando i funzionari presenteranno come sempre la loro dichiarazione dei redditi, dovranno esibire non solo i redditi accumulati nel 2012, ma anche le spese sostenute in tale periodo.
La nuova legge riguarderà deputati, senatori, membri del governo, funzionari dei soggetti della Federazione, autorità comunali, nonché il personale della Banca Centrale russa e del Fondo Pensione. Secondo il vice presidente della Duma, rappresentante di Russia Unita, Vladimir Vasilev, le novità interesseranno quasi 10 milioni di persone.
Secondo le stime di Mikhail Barshchevskij, rappresentante plenipotenziario del governo della Federazione Russa nelle giurisdizioni superiori, al fine di garantire un controllo efficace sulle spese di 10 milioni di funzionari sarà necessario creare un servizio speciale composto almeno da 300mila persone. “Dobbiamo ridurre il numero delle figure subalterne ad almeno 100mila, ciò significa che dobbiamo lasciare solo le alte sfere: ministri, governatori, capi di polizia, alti rappresentanti della corte e procuratori regionali”, ha affermato Barshchevskij in un’intervista alla stazione radio Eco di Mosca.
“Se i governatori non rubano e i vice governatori nemmeno, allora saranno loro stessi a preoccuparsi di fare in modo che anche i direttori dei dipartimenti non lo facciano. Perché sarebbe seccante, ad esempio, se io non rubo che qualcuno sotto di me invece lo facesse e vivesse meglio di me”. Barshchevskij ha osservato, inoltre, che è ormai già da un po’ di tempo che i funzionari presentano la dichiarazione dei redditi e delle proprietà.
“Confrontando la dichiarazione dell’anno scorso con quella di quest’anno, salterà subito agli occhi quali nuove proprietà abbia acquisito il funzionario in questione”, ha sottolineato Barshchevskij.
Secondo Anton Ivanov, rappresentante della Corte Suprema di Arbitrato, il sistema di controllo delle spese sarà efficace solo se è il funzionario in persona a spendere il denaro. “Un altro discorso è se le spese saranno effettuate non dal funzionario, bensì dai suoi parenti o dagli amici, per non parlare del fatto che nel nostro Paese vi è un giro di denaro contante enorme e una parte significativa di esso sfugge ai controlli”, ha osservato Ivanov in un'intervista con la rivista Forbes.
Il presidente della Corte Suprema di Arbitrato ritiene che la Russia dovrà passare prima o poi a un sistema di controllo delle spese che riguardi tutti i cittadini. “Allora sì che sarà praticamente impossibile nascondere il denaro e le proprietà. Se i funzionari saranno ritenuti responsabili a livello penale, anche i cittadini dovranno esserlo o incorreremo in una violazione del principio di uguaglianza della Costituzione, il che sarebbe inaccettabile”, ha detto Ivanov.
Il pacchetto di leggi sul controllo delle spese dei funzionari era stato presentato alla Duma di Stato da Dmitri Medvedev nel marzo del 2012. Medvedev aveva ammesso che il vecchio metodo di lotta alla corruzione - mediante la pubblicazione dei dati sul reddito - non era sufficientemente efficace e che la prima campagna per la pubblicazione dei redditi dei funzionari non avevo sortito gli effetti desiderati.
Come dimostrano i risultati degli ultimi studi sociologici condotti dal Centro Levada, più di un terzo dei cittadini russi (il 35 per cento) ritiene che la lotta alla corruzione attuata dal Cremlino si concluderà con un fallimento, dal momento che questo fenomeno in Russia è “inestirpabile”.
Fonti: Lenta.ru, il portale del Consiglio della Federazione Russa, “Vek”, “Rossiyskaya Gazeta”, l’agenzia di stampa “Federalnye Novosti”, la stazione radio “Eco di Mosca”, la rivista “Forbes” e RBC
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