Il progetto di ricerca voluto dal Ministero delle Risorse naturali vuole verificare quali effetti sul clima e sulla salute umana apportano anche le attività agricole (Foto: Itar-Tass)
Nel 2013, su commissione del Ministero delle Risorse Naturali russo, verrà elaborato un nuovo modello climatico globale, che consentirà di coprire un numero senza precedenti di fattori climatici per ciascuna regione e di calcolare il loro impatto su tutte le sfere della vita dell’uomo, dai terreni coltivati all’uso dell’aria condizionata durante il periodo estivo.
Mediante questo modello, il Ministero vuole calcolare gli effetti originati dal riscaldamento globale e dai disastri naturali e, pertanto, chiarire quale sia l'impatto del clima sul tasso di mortalità della popolazione e sull’economia delle varie regioni.
Una fonte del quotidiano Izvestia presso il Ministero delle Risorse Naturali sostiene che la necessità di una “digitalizzazione” del clima sia legata in parte all’imprevedibilità crescente dei fenomeni naturali. “In sostanza, riceveremo le condizioni limite di sicurezza nel caso di un cambiamento improvviso a livello climatico. Il discorso, naturalmente, non riguarda solo il riscaldamento globale, ma anche la possibilità di ottimizzare l'economia e di dare una base scientifica ai costi legati alla prevenzione di eventuali catastrofi. Sarà possibile, ad esempio, calcolare esattamente la quantità di denaro da destinare alle regioni per la lotta alle piante infestanti. Il modello terrà in considerazione ogni singolo fattore: la morbilità, la mortalità, la siccità, gli incendi, o eventuali alterazioni dell’equilibrio ecologico”, ha spiegato il funzionario.
I ricercatori dovranno analizzare i principali parametri climatici dell’intero Paese negli ultimi 10-20 anni: la temperatura, la pressione atmosferica, la velocità del vento, l’umidità relativa e le precipitazioni. Dopodiché sarà necessario valutare l'impatto di tutte le principali emergenze naturali e capire come il clima influisca sugli “oggetti” naturali (come, ad esempio, le foreste), la salute della popolazione, le infrastrutture (edifici, strade, oleodotti, ecc.), i sistemi energetici e i terreni agricoli.
Una parte fondamentale del lavoro sarà poi la realizzazione di un modello climatico, sulla base dell'analisi svolta, in grado di monitorare il livello di vulnerabilità di una serie di “oggetti” a seguito dei cambiamenti climatici. Sarà così possibile, ad esempio, capire come il tasso di mortalità di determinate fasce sociali aumenti in rapporto alla siccità, oppure come il clima influisca sulla diffusione di determinate malattie infettive e parassitarie, o di quanto aumentino, su un territorio concreto, i costi dell'energia elettrica per via dell’uso dell’aria condizionata durante il periodo estivo.
“Ritengo che questa ricerca climatologica globale sia un'impresa impossibile. Va considerata una quantità enorme di fattori, che sono difficili da correlare gli uni con gli altri. Ovviamente, è possibile realizzare alcuni modelli e calcolare teoricamente l'impatto del clima su indicatori separati. Tuttavia, introdurre così tanti parametri mi sembra irrealistico”, critica l'iniziativa Olga Shmeleva, dipendente dell'Istituto per i problemi di ecologia ed evoluzione A.N. Severcov.
Il Ministero delle Risorse Naturali si augura comunque di elaborare al più presto un modello funzionante ed efficace, che, nella pratica, poi, possa servire a diversi dicasteri, dal Ministero dello Sviluppo Economico ai singoli Ministeri regionali della Sanità. Secondo il funzionario intervistato da Izvestia, i ricercatori avrebbero già sviluppato le basi teoriche per la realizzazione del modello e starebbero ora cercando i programmatori. Una volta scelti, questi avranno circa 10 mesi di tempo per portare a termine i lavori e il compenso potrebbe essere pari a quattro milioni e mezzo di rubli.
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